sabato 26 ottobre 2013

Dei o alieni? L'ipotesi di Mauro Biglino

cosa conoscevano veramente gli antichi popoli?
Quasi tutte le religioni hanno il loro testo sacro (o i loro testi sacri), cioè libri scritti o tradizioni orali che tramandano storie o insegnamenti ritenuti di origine divina. Per semplificare potremmo dire che attraverso quei testi si pensa che sia la divinità stessa che parla al credente, spesse volte si indica una cosmogonia (un racconto sulla creazione dell'universo), si narrano le vicende degli antichi popoli legati da quella fede. Naturalmente sono presenti insegnamenti per una retta vita secondo la volontà di dio (o degli dei) e le promesse fatte a coloro che seguiranno questi comandi.
Ho sintetizzato di molto, col pericolo di essere impreciso; ma sull'argomento spero di ritornare con un articolo a parte, se la cosa potrà interessare qualcuno.
L'argomento di oggi riguarda in modo particolare il testo sacro dei cristiani, quel complesso di 72 libri che noi chiamiamo Sacra Bibbia, e che viene comunemente diviso in Antico e Nuovo Testamento. Anche di questo spero di parlare, ma in un post apposito.
Qui voglio, invece, riportare un intervista a Mauro Biglino, studioso che ha tradotto dai testi originali, per le Edizioni San Paolo, diciannove libri della Bibbia e che poi, nel momento in cui ha iniziato a pubblicare volumi di sue interpretazioni (basati sulla traduzione letterale degli stessi testi), è stato allontanato dall 'incarico.
Biglino accosta ciò che viene fuori dalla traduzione letterale dei testi antichi con i miti sumerici delle origini e trova corrispondenze clamorose (per noi) e sorprendenti, in linea anche con gli studi di Zecharia Sitchin e di moltissimi cosiddetti ufologi. I suoi libri danno, se così possiamo dire, una plausibilità anche scritturistica alle teorie che finora sono venute fuori dal campo dell'archeologia e della storia delle culture.
Scoprirete nell'intervista un mondo completamente nuovo, diversissimo dall'interpreatzione che siamo usi dare, o sentir dare, di quei testi che noi consideriamo sacri.
Il testo è ripreso da questo sito, in cui troverete anche un video con una lunga intervista allo stesso Biglino, dove lo studioso racconta anche qualcosa di lui e della sua storia.
Per completezza vi lascio anche un link che analizza in maniera abbastanza chiara e obbiettiva le critiche che i detrattori fanno al suo lavoro.
Per chi volesse approfondire, su Youtube ci sono moltissimi video con interviste a quest'autore.
 Per ora vi lascio alla lettura dell'intervista.


La Terra colonia di “divinità” aliene provenienti da altri mondi; Navicelle spaziali scambiate per angeli, genere umano frutto di incroci tra ominidi e alieni. Questa la tesi dissacrante sposata da Mauro Biglino nel suo libro Il Dio Alieno della Bibbia. Una tesi che nasce da un suo approfondito studio di traduzione testuale dall’ebraico antico della Bibbia.
“Per molti anni – racconta lo scrittore torinese – ho lavorato nel mondo dell’editoria e da 30 anni mi interesso di storia delle religioni; ho studiato l’ebraico per avvicinarmi la testo originale della più importante religione dell’occidente e poi ho iniziato a tradurre per le Ed San Paolo che hanno pubblicato 17 libri dell’Antico Testamento da me tradotti letteralmente per la collana delle Bibbia Ebraica Interlineare. Il rapporto si è interrotto quando ho iniziato a pubblicare i saggi in cui analizzo le traduzioni letterali e presento le ipotesi conseguenti, che sono in contrasto con la tradizione religiosa dogmatica. Ho volutamente usato il termine ipotesi perché non sono un possessore di verità e per questo motivo riporto sempre nei libri i versetti ebraici con la relativa traduzione: ciascuno potrà così verificare o fare verificare ciò che dico e scrivo”.
Religione e extraterrestri, che cosa hanno in comune? Quindi qual è la sua tesi in proposito
“Nell’ultimo lavoro IL DIO ALIENO DELLA BIBBIA ho analizzato il culto dei cargo, un magnifico esempio che si è sviluppato sotto gli occhi degli antropologi. La mia ipotesi è che il pensiero religioso sia nato nell’umanità a seguito del contatto avvenuto con civiltà superiori che hanno “formato” l’Homo sapiens da ogni punto vista: da quello strettamente fisico a quello più ampiamente culturale. La perdita del contatto e del rapporto diretto con questi individui ha reso poi necessaria tutta quella elaborazione di ordine teologico spirituale e/o magico religioso che conosciamo. Di questo fatto danno conto tutti i racconti di tutti i popoli di tutti i continenti del pianeta: ho ripetuti il vocabolo “tutti” perché è un elemento fondamentale per cominciare a pensare che si tratta di una cronaca vera e non di miti o favole. La Bibbia non fa eccezione: ci racconta la stessa successione di eventi, facendo però riferimento specifico a “quello” tra i vari individui che ha stabilito il suo patto di alleanza e collaborazione con il popolo ebraico. Insomma sono convito che la storia dell’umanità vada riscritta ed alcuni progetti interdisciplinari che sono in avvio cominceranno a farlo nel prossimo futuro: finalmente”.
Come è arrivato a questo convincimento?
“Con molta semplicità dallo studio dei testi antichi condotto senza pregiudizi teologici o dogmatici. E’ sufficiente analizzare con mente aperta ciò che i popoli hanno narrato, scritto, disegnato e costruito, per capire che la storia che la terra è stata oggetto di colonizzazione da parte di individui provenuti da altri mondi. Sumeri e zulu, maori e hopi, maya e celti, indù e cinesi, egizi e babilonesi, greci e inca… tutti testimoniano che in origine l’umanità ha conosciuto individui provenuti da altri mondi. La Bibbia letta con serenità, come un normalissimo testo di storia, ci narra lo stesso evento. Non dobbiamo stupirci ma prendere atto. Mons. Corrado Balducci, incaricato dal Vaticano di studiare il fenomeno della vita aliena, disse con grande onestà: “Gli UFO esistono e la Bibbia li conosceva”. Moltissimi sono coloro che conoscono il famoso autore Z. Sitchin ma pochi sanno che ciò che ha scritto lui negli ultimi decenni era già stato anticipato nei lavori di gesuiti tedeschi di fine ottocento inizi novecento. Il direttore della specola vaticano, padre Jorge Funes, ripete da tempo che dobbiamo prepararci all’incontro con in nostri fratelli provenienti da altri mondi. Insomma, chi vuole sapere ha modo di capire che la verità storica è diversa da quella che ci è stata raccontata”.
Sono in antitesi i due argomenti (Religione – extraterrestri), cioè uno sconfessa l’altro?
“Direi di no, almeno non necessariamente. Per una persona di fede solida in realtà potrebbe non cambiare nulla: per lui Dio rimane Dio e gli eventuali alieni non altro che suoi “figli”; in quanto tali essi rientrano pienamente nel suo disegno provvidenziale e sono intervenuti sul nostro pianeta per dare come un colpo di acceleratore alla evoluzione umana. Ma questo attiene alla fede che è una scelta assolutamente personale e di questa non mi occupo perché mi limito a narrare ciò che leggo nella Bibbia e l’Antico Testamento non parla di Dio o di mondi spirituali”.
Chi erano Adamo ed Eva, Mosè, Gesù. Cosa accadde 2012 anni fa a Betlemme e 33 anni dopo su monte Golgota.
“Adamo ed Eva erano i progenitori di un gruppo specifico che gli Elohim (EL al singolare…così la Bibbia definisce quegli esseri) hanno creato per inserire nel cosiddetto paradiso terrestre allo scopo di utilizzarli come loro lavoranti. Nel IL DIO ALIENO DELLA BIBBIA analizzo nei particolari tutta la vicenda che non può essere riassunta negli spazi di una intervista, mi limito qui a dire che, contrariamente a ciò che si pensa, non sono i progenitori dell’umanità: questo lo si evince chiaramente anche dalla lettura attenta delle bibbie che tutti abbiamo in casa. Il problema è che si legge poco, troppo poco.
Mosè era il rappresentate che l’Elohìm conosciuto col nome di Yahwèh si era scelto per fare da intermediario tra lui e il popolo che aveva la necessità di costruirsi per affermare e consolidare il suo potere su quella parte dio territorio che gli era stata assegnata. Devo dire che da ciò che si evince dalla Bibbia era anche uno dei meno importanti nel gruppo dei colonizzatori: in Deuteronomio 32 si comprende bene come a lui sia stato assegnato un territorio desertico ed un popolo ancora tutto da costruire.
Di Gesù e del Nuovo testamento vorrei non parlare per ora mi limito a raccontare una curiosità. Nel capitolo 6 della Genesi si narra che i figli degli Elohìm si unirono con le donne terrestri e ne nacque una razza definita dei “Ghibblorìm” (uomini, forti, potenti, famosi); il singolare del termine Ghibborìm è Ghevèr e “uomo forte di El” in ebraico si dice Ghevrìel cioè Gabriele che era dunque un nome funzionale e non un nome proprio. Un Ghevrìel visita Maria e lei rimane incinta… ma qui mi fermo”.
Se un tempo c’erano contatti tra il nostro mondo e altri nell’universo, perché oggi non accade più?
“Questa sarebbe una domanda specifica per gli ufologi che avrebbero molto da dire ma io non sono un ufologo e dunque mi limito ad ipotizzare che si siano comportati come tutti i colonizzatori: finito l’interesse, raggiunti gli scopi si abbandona tutto e si torna a casa.
Nel libro riporto il testo dello storico giudeo-romano Giuseppe Flavio che ci narra come “questi” nel 68 d.C . se ne siano andati tra le nuvole sui loro carri volanti”.
Come cambierebbe il mondo se accadesse che fosse verificata la tesi della genesi aliena dell’essere umano?
“Per le persone intelligenti non cambierebbe nulla: in fondo si tratterebbe solo di prendere atto del fatto che siamo degli OGM. La natura è piena di esempi di incroci tra specie compatibili, quindi capiremmo che noi siamo veramente portatori dell’immagine fisica di quelli che ci hanno creato unendo i due DNA: quello degli elohìm (che la Bibbia chiama TZELEM) e quello degli ominidi che la Bibbia chiama AFAR.
Ma penso che prima o poi tutti dovranno farsene una ragione: ormai le conoscenze vanno verso questa direzione che pare avere un cammino segnato e la Bibbia è una delle pietre miliari su questo percorso così affascinante e liberatorio”.
Gli ufologi più convinti potrebbero essere considerati i nuovi sacerdoti?
“Sarebbe un dramma colossale! Purtroppo stiamo già assistendo alla nascita di nuove religioni, psicosette e altre pericolosissime amenità del genere, guidate da cialtroni che ancora una volta approfittano del bisogno umano di certezze, anche se palesemente inventate, per speculare.
Gli alieni stanno diventando i nuovi angeli o i nuovi demoni, vengono manicheisticamente divisi in gruppi di buoni o malvagi, ci amano o ci succhiano l’anima… mi pare una sorta di nuovo, drammatico e ridicolo, medioevo in cui il terrore o la speranza ingenua tornano a prevalere in questa rida di emozioni provocate dai nuovi sacerdoti. Non bisogna seguire nessuno!!! Bisogna semplicemente ascoltare quanto più possibile e poi costruirsi idee motivate e proprie procedendo con serenità sulla via del pensiero autonomo.
Ho citato gli Angeli per dire che nell’Antico Testamento non esistono le figure che poi la teologia ha elaborato e dico anche, consapevole del peso dell’affermazione, che i Cherubini biblici non sono neppure individui ma oggetti meccanici: non a caso ho dedicato loro ben due capitoli nel libro.
I nuovi angeli o spiriti delle religioni emergenti sostituiscono quindi angeli o spiriti che non esistevano neppure allora”.
Un tempo lei sarebbe finito arso vivo accusato di blasfemia. Quanto costa oggi parlare di questi argomenti?
“Già ho detto della perdita degli incarichi professionali di traduttore e quindi ho sperimentato che costa molto. In pratica la mia vita privata è stata stravolta ma devo dire con onestà che questo è avvenuto sia nel bene che nel male: grandissimo apprezzamento ed odio violento sono i due sentimenti che mi vengono espressi continuamente. Comunque, per fortuna, non ci sono più i roghi”

A conclusione, comunque, la domanda che io mi pongo da un po' di tempo, è soprattutto questa:
- sapere che le cose sono andate come dice Biglino (qualora fosse tutto vero), deve cambiare i principi della nostra fede?
- Il fatto che questi dei (o questo dio) sia venuto dallo spazio invece che esistere in un luogo indefinito, teologico, fa cadere gli insegnamenti che troviamo in ogni religione dell'amore verso prossimo? O per noi cristiani dell'attesa di una fine del mondo, di una seconda venuta del Messia, di un mondo nuovo?
- Senza le premesse, scardinate da Biglino, può ancora esistere una spiritualità come comunemente la intendiamo?


Tim / Juan Segundo

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Aggiornamento del 28.10.13, ore 10.00:
ho appena trovato questo articolo sull'opera di Mauro Biglino sul sito di Scienza dello Spirituale, di estrazione antroposofica. È un altro punto di vista.

17 commenti:

  1. Ciao!

    A parte che pur non essendo ateo non sono religioso e non credo agli ufo, se un alieno avesse "creato" gli esseri umani verrebbe certamente a crollare tutta la spiritualità religiosa perché una cosa è che ci sia una divinità superiore che controlla questo mondo e l'aldilà, tutt'altra cosa se questa divinità è un "semplice" alieno che magari ha parlato solo per i propri preconcetti e opinioni personali. Poi un alieno non è un dio e pure lui sarà stato generato dal caso o da altri alieni in una sorta di intreccio di eventi che con una divinità onnipotente che decide di dar vita a esseri senzienti non hanno nulla in comune.

    Insomma l'alieno che ci crea posso pure dire "ok, prendiamolo per vero". Ma per me questo porrebbe fine al senso delle religioni costruite su questi alieni e visto che questi alieni sono pure della gente piuttosto squallida (ci creano pieni di difetti e ci lasciano soli a scannarci per tutta la storia dell'umanità) il tutto lo vivrei come un po' un'immensa schifezza globale interspaziale :)

    Simone

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    1. Voglio dire: una cura per il cancro, un'astronave e un modo per creare energia pulita ce lo potevano lasciare? No? Ok liberissimi... ma perché creare una spiritualità correlata a questi alieni se nella pratica sono crudeli, insensibili e disinteressati alle nostre sofferenze? Evidentemente almeno la nostra etica è più evoluta della loro.

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    2. Non so darti una risposta. Io ho posto l'informazione, che può essere naturalmente una bufala di spiegazione (anche se, avendo studiato la bibbia, riconosco che nelle premesse esegetiche c'è molto di vero!). Il discorso è molto lungo e complesso e, per certi versi, non penso ci sia incompatibilità tra il sapere che (eventualmente) veniamo da un popolo che arriva dallo spazio e l'avere fede in 'qualcuno'. Noi pensiamo questi alieni come esseri quasi 'meccanicistici', dediti esclusivamente alla tecnologia o all'invasione di altri mondi (tra cui il nostro). E se, invece, fossero esseri altamente spirituali che hanno avuto un'evoluzione anche tecnologica e fossero venuti, migliaia di anni fa, a portare il loro verbo? i primi apostoli evangelizzarono le coste del mar meditterraneo, gli alieni i pianeti dell'universo.

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    3. Io avevo capito che non sono venuti a trovarci, ma che sarebbero le divinità che ci hanno generato. Cioè sono venuti qua al limite trovando qualche scimmia e hanno fatto loro il resto... ma tu faresti un figlio per lasciarlo in un posto dove muore di fame e di malattie? Se anche esistessero io così su due piedi li immagino come esseri molto chiusi nei loro interessi e nelle loro idee e poco compassionevoli e altruisti. Tutto sommato un po' come i nostri governi, ecco... diciamo che insomma saremmo stati generati da altri "uomini" come noi, ma allora tutti i nostri dubbi etici e spirituali restano invariati.

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    4. Come hai potuto capire dall'articolo, le sue sono ipotesi (come si fa ad avere certezze in questo campo!?) che si basano su una lettura letterale della bibbia. Potremmo dire che il suo è solo un aspetto per così dire 'tecnico'. Precedentemente, anche decine di anni fa, ci sono stati altri che hanno espresso concetti simili ma parlando si 'esseri spirituali' che hanno comunicato con l'uomo attravreso 'canalizzazioni' e sulle cui 'rivelazioni' (vedi quante virgolette!!!) si sono costruite teorie spirituali e non. Vedi per esempio il famoso Conte di Saint Germain, le canalizzazioni di Kryon, ecc. Spero di parlarne in qualche prossimo post, se non mi fate fuori prima o lanciate una fatwua contro di me!

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  2. Una volta ho letto un libro interessante su un'ipotesi aliena (o teologica) molto più sottile: il dna stesso dell'uomo avrebbe i codici di una sua creazione operata da un'altra entità (aliena, o superiore, o comunque esterna). Una volta ne ho parlato anche sul mio blog:
    http://arianogeta.blogspot.it/2011/06/bagliori-di-unintelligenza-aliena.html

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    1. È esattamente questa la teoria. tra l'altro alcuni autori affermano ch uno dei momenti 'topici' nel cambiamento dell'umanità sarà proprio quando i genetisti riusciranno ad isolare trace di DNA non riconducibile alla razza umana. Qualcosa del genere è già avvenuto con DNA animali e con alcune sostanz contentue in rocce scoperte a profondità abissali. Quest'ipotesi, comunque, è suffragata anche da (ma qua andiamo in altri campi un po' meno... scientifici) rivelazioni e canalizzazione di entità spirituali. Spero di parlare anche di questo sul blog.

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  3. Ho letto due libri di Zecharia Sitchin (pesantissimi) e con essi ho portato con me una parte di quello spirito di imaginazione, sogno, e storia. Non so cosa aggiungere se non una semplice considerazione sull'essere umano in rapporto all'infinito che lo circonda e lo forma. Un abbraccio

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    1. Le teorie di Sitchin (peraltro suffragate anche da dati archeologici, anche posteriori; penso alla scoperta di una città che si stima esistita e abitata proprio nel tempi e nei luoghi di cui parla S. e che era costruita su una miniera d'oro. Tale scoperta è del 2012) è uno di quelli che ha dato, indirettamente, una spinta all'autore per portare pubblicamente alla luce le sue 'scoperte'. È tutto un mondo in continua evoluzione e scoperta.

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  4. Post interessante, ma ho molti dubbi in proposito delle teorie esposte da Mauro Biglino, e tutto ciò nonostante io creda fermamente che esista vita al di fuori del nostro pianeta (sposo in toto le teorie di Carl Sagan... l'universo, se accogliesse solo le forme di vita del nostro pianeta, sarebbe un gran spreco di spazio, e in natura non esistono sprechi).

    Provo a esporre i miei dubbi:

    1
    Le affinità tra le varie religioni sono spiegabili in molti modi senza dover per forza scomodare specie viventi provenienti dallo spazio. Le religioni monoteiste si somigliano molto, ma non bisogna dimenticare che sono piuttosto recenti, e che prima di esse esistevano religioni basate sull'adorazione della natura. Le prime sono una evoluzione delle seconde e... è evidente che queste ultime abbiano preso quanto era utile per radunare e convincere le masse. Anche in tempi più recenti è noto che le religioni cercano di assorbire le concorrenti prendendone i costumi. E' il caso della festa di ognisanti, che va a "sovrascrivere" la pagana festa dei morti celtica, e che fu introdotta proprio per convincere quei popoli a passare dal 'male' al bene. E questo è solo un banalissimo caso di fusione tra culture differenti. Il conquistatore cerca di infiltrarsi nella cultura locale per poterne assumere il controllo in modo del tutto naturale e senza violenza (a meno di condizioni di estrema necessità). Non è un caso che San Nicola abbia preso le sembianze di Babbo Natale per rendere questa festa una sorta di prodotto commerciale? Il Babbo Natale di oggi è in effetti una invenzione di un famosissimo brand... e nessuno si è lamentato, mi pare.
    Ma sto divagando. Le contaminazioni culturali, anche nelle religioni, ci sono sempre state, così come certi assiomi assoluti ci hanno sempre attratto. Noi siamo una specie con i piedi per terra ma guardiamo sempre in alto... e ci proviamo pure a volare... imitiamo gli uccelli in questo, e ambiamo pure a conquistare lo spazio. Il sole ci scalda, ci da luce, ci fornisce cibo... mi pare ovvio che ogni cosa buona venga dall'alto, dal caldo abbraccio della luce. Fossimo state talpe, probabilmente crederemmo in una divinità sotterranea... Insomma, non ci vedo nulla di "alieno" in questo tipo di ragionamento.

    2
    Cito: finito l’interesse, raggiunti gli scopi si abbandona tutto e si torna a casa.
    Forse è vero. Ma quando si abbandona qualcosa, non ci si prende la briga di pulire tutto in modo che non rimanga traccia del passaggio. Noi esseri umani, per lo meno, facciamo così. I pianeti del nostro sistema solare sono pieni di resti del nostro passaggio... dalle sonde non più funzionanti, ai rottami orbitanti che non sono neppure mai riusciti ad accendersi, a quelle che, finito il loro lavoro, hanno continuato a vagare nel vuoto fino ai confini del nostro sistema solare. Anche sulla luna ci sono resti evidenti del nostro passaggio... per fare un esempio di grosse dimensioni, il rover con cui gli astronauti dell'Apollo 17 andarono a zonzo sulla superficie lunare è ancora lassù, e lassù c'è una bandiera, i piedi dei LEM che atterrarono, attrezzature, targhe commemorative. E anche nella nostra orbita è presente tanta spazzatura, da piccole chiavi scappate alle mani di astronauti, a macchine fotografiche, fino a detriti e rottami di satelliti non più funzionanti. Possibile che questi alieni siano giunti sul nostro pianeta senza lasciare nulla di tangibile quando sono andati via? Possibile che solo qualche iscrizione si ricordi di loro? Molto strano.

    segue...

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    1. 3
      Perché crearci e poi abbandonarci? Un esperimento andato male? O forse un esperimento finito fuori controllo... per cui son dovuti scappare a gambe levate e non tornare mai più (giusto per sicurezza). Ma se sono scappati a gambe levate, perché non ci è rimasta traccia della loro esistenza? Possibile che sia tutto andato distrutto? Si trovano resti di Mammuth e Diplodochi, e di questi alieni non è rimasto proprio proprio nulla?

      4
      Se proprio devo pensare che noi siamo frutto di alieni, mi pare più plausibile che la nostra evoluzione si sia sviluppata da una sorta di naufragio. Ecco... loro arrivano in difficoltà. Non hanno più modo di ripartire, o di chiedere aiuto. Si mischiano alle comunità locali, e nel tempo dal mix nasce l'homo sapiens... ciò spiegherebbe perché non sono più tornati (gli altri della loro specie non sanno neppure che esistiamo), ma rimane sempre il problema dei resti... dov'è finita l'astronave in panne? Se era in grado di viaggiare nello spazio, doveva essere abbastanza solida per arrivare fino a noi... magari a pezzi, ma comunque avrebbe dovuto rimanere qualcosa. Pensate a Piramidi e Colosseo... sono ben più fragili, eppure son lì da 2000 anni e più!

      5
      Ci si dimentica della fantasia. Oggi si scrivono quintali di romanzi di fantascienza e fantasy. Immagino che altrettanta fantasia fosse peculiarità anche degli antichi. Non possiamo pretendere che chi è stato sul nostro pianeta prima di noi fosse sempre serio, preciso, e vero cronista della sua epoca. Chi ci dice che quanto oggi valutiamo come "documento probatorio" fosse in realtà un racconto di fantasia? Mi state dicendo che, se tra diecimila anni, un nostro discendente si troverà di fronte a una locandina di Alien, si convincerà che nella nostra epoca abbiamo avuto contatto con una specie aliena dotata di acido solforico nelle vene?

      segue...

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    2. Sfortunatamente la nostra evoluzione è ricca di domande non risposte a cui, probabilmente, mai riusciremo a dare una soluzione. Per cui facciamo ipotesi. Chi ha bisogno di rassicurazioni ed è timoroso della vita può credere a un Dio salvatore, chi è più pragmatico può affidarsi alla chimica e alla fisica, chi è sognatore può pensare ad alieni che son giunti fin qui da noi per istruirci, e poi se ne sono andati dimenticandosi di noi (oddio... Possono pure essersi estinti!). In base alle nostre convinzioni, visti i dati che abbiamo in mano, possiamo trovare prove delle nostre convinzioni. Però ognuno di noi parte da un presupposto che tende a dare maggior peso alle nostre convinzioni piuttosto a quelle degl'altri. E' una cosa che accade spesso nella comunità scientifica, ma anche in quella filosofica... Lo dimostra il fatto che esistano varie religioni nate sullo stesso fondamento, e allo stesso tempo che esistano varie teorie sulla formazione dell'universo.
      Per cui...

      Chi ha torto e chi ha ragione? E se la verità fosse nel mezzo? E se invece la verità fosse un qualcosa di molto distante da tutte queste teorie? Sulla verità, o realtà, in generale, hai già scritto un altro post!

      Una cosa è certa, difficilmente riusciremo a scoprire ciò che si nasconde dietro a tutte le informazioni che ci circondano. Nel bene o nel male, siamo costretti a scegliere tra le ipotesi che ci convincono di più, e continuare a riflettere, studiare, e cercare nuove informazioni...

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    3. Grazie per l'immensa pazienza con cui hai commentato! Ma soprattutto grazie per aver condiviso con noi le tue riflessioni.
      Che dire: carne al fuoco ne hai messa molta e ognuno può prenderne atto. Per me le ipotesi di Biglino vanno ad aggiungersi ad altri dati presi in campi estremamente diversi (dalla fisica quantistica al'archeologia all'esoterismo al complottismo... ) e aggiungono un tassello ad un puzzle che secondo me non avrà mai fine. Certamente Biglino si proclama ateo, quindi (anche inconsciamente) parte da un suo punto di vista e di ciò risente, ma inevitabilmente, tutto il suo studio. Non entro nello specifico delle tue risposte, ma voglio solo dire che non ci sarebbe niente di strano o di impossibile se noi fossimo il risultato della fusione di più razze venute anche dallo spazio. Come dici anche tu, c'è talmente tanto materiale vivo extraumano là fuori che l'ipotesi sarebbe più che plausibile. Resto convinto al di là di tutto che quest'idea non inficia l'apetta spirituale della vita umana: se invece di alieni o Ufo, parlassimo di entità spirituali, attribuendo agli uni le caratteristiche degli altri, l'equazione secondo me non cambierebbe. Spero di tornare su questi argomenti in altri post. Prorpio stamane ho trovato in rete quest'articolo del sito Scienza dello Spirituale (di estrazione antroposofica) che parla proprio di Biglino, dal suo punto di vista: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10201109064664572&set=np.65613103.100003136821932&type=1&theater&notif_t=close_friend_activity

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  5. Ho sempre voluto scrivere qualcosa (fantascienza, of-course) inerente al nostro essere "pecore Dolly" aliene. Non mi pongo troppi problemi su cosa sia vero e cosa no: mi limito a constatare che le idee esposte nell'articolo mi trovano concorde, che è molto di più di ciò che normalmente provo nei confronti della scienza ufficiale e delle religioni imperanti.
    Nadia

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    1. è un'ipotesi. Che si basa su riscontri oggettivi (scritturistici etnologici e archeologici) ma pur sempre un'ipotesi. Anch'io sono propenso ad accettrala come tale, anche se penso che ciò non infici la nostra idea di sacro e spirituale. Grazie per la visita!

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  6. Buongiorno.

    L'esoterismo, ha qualcosa da dire in merito: riguardo la natura dei cosiddetti “alieni” si potrà comprendere meglio che le esperienze in questione hanno una natura ed un ‘origine molto più interiori ed occulte di quanto la apparente “materialità” dei racconti possa far pensare.

    Gli "alieni" sarebbero nient'altro che allucinazioni collettive prodotte da entità che agiscono dentro l'uomo. Si assisterebbe a evoluzioni di esseri demoniaci che si presentano però con la strutura di esseri di metallo. Ma ciò è illusorio. Si tratterebbe di esseri spirituali, privi di materia che appaiono con parvenze tecnologiche.

    Il timore potrebbe sorgere se si volesse spiegare o comprendere il divino solo tramite la materia: come se questa fosse l'unica che avvalorasse la realtà. A mio parere la soluzione dei "misteri" non sta "qui" nel mondo dello spazio e del tempo, e quindi neppure in possibili "astronavi" collocate in questo spazio e tempo. Il problema è "saltare" lo spazio e il tempo per entrare in un nuovo stato di coscienza.

    Dio e il divino non usano "mediatori" se non esseri che sappiano traghettare fra questo stato e quell'altro stato di coscienza. E per far ciò non servono astronavi. L'uomo è uno dei pochi individui nel cosmo, forse l'unico in grado di poter creare questo ponte, fra il divino e il terreno.

    E' bene comunque tener conto che oggi giorno si crede che lo spirito sia materia "raffinata, più fine. Si crede che i "Quanti" e il DNA siano "spirito": invece sono materia, infinitesima. Non si arriva da nessuna parte se si crede che sia il DNA l'artefice della vita o addirittura la presenza di Dio nell'uomo. Lo spirito è al di là della materia: vive in stati coscienza che nulla hanno a che fare con la materia. Ad es: quando sognamo, abbiamo forse a che fare con "sostanze" o esseri dotati di DNA, di Quanti? sono immagini spirituali, prive di materia. E' lì che si deve cercare, non nell'infintesimo microscopico,e neppure nel macroscopico.

    Biglino è un traduttore ateo. Forse non dovrebbe dovrebbe occuparsi di libri di storia, atei o agnostici e non di documenti religiosi?

    Non avendo competenze religiose ed esoteriche come può comprendere ciò che traduce?

    E' come far tradurre un libro inglese di fisica quantistica da un cuoco italiano che sa l'inglese: tradurrà di certo le parole. ma avrà capito ciò che ha tradotto?

    Non si rischia di dimostrarsi dei dilettanti?

    Tziiano

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    1. Grazie, Tiziano, per il tuo commento! Grazie soprattutto perché viene da un 'conoscitore della materia' importante, quindi il tuo parere, da questo punto di vista, ha un peso particolare. Con ciò non volgio dire che gli altri che hanno commentato non contino, ma in questo caso è un approfondimento più... approfondito. Certo questo punto di vista (ognuno deve occuparsi del proprio campo, in sostanza) è decisivo e infatti spesso Biglino nei suoi libri mette l'accento sul fatto che lui pone solo delle ipotesi che nascono dalle sue traduzione. In realtà, poi, nelle conferenze e nei libri successivi ai primi tratta l'argomento come definitivo: è così e basta. Io ho voluto dare un input (come spero di riuscire a fare in questa nuova pagina del blog), poi ognuno trarrà le proprie conseguenze e potrà confrontarsi con pareri altrui.

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