sabato 21 giugno 2014

Alla ricerca della serenità

Quando ho aperto questo blog la cosa più difficile è stata, come sempre accade, sceglierne il titolo.
Volevo che il mio blog fosse un posto accogliente, dove chiunque si sentisse a casa propria, libero di esprimere ciò che pensava relativamente agli argomenti che io mettevo sul tappeto (a quel tempo mi interessavo a tempo pieno di scrittura, lettura, cronaca, politica... ).
Volevo però che ci fosse anche il senso di qualcosa che è in costruzione e che non fosse solo qualcosa di puramente intellettuale.
Così mi è venuta in mente l'immagine del garage/officina: qui dentro si viene per mettere al riparo la propria mente dal traffico della strada ma anche per tenerla in ordine, con tutti i pezzi ben funzionanti.
Ora che la mia vita ha avuto una svolta e mi sono dedicato molto di più a certi argomenti invece che ad altri, mi sono accorto con piacere che il titolo del blog ha potuto mantenere la sua peculiarità: questo è sempre un garage! È bastato modificarne leggermente l'intestazione (da di Demetrio a dello spirito) è il gioco è fatto.
Perché tutta questa introduzione? Perché, ve ne sarete accorti pure voi, Nicola Rachello sta graziosamente usando queste pagine per riflettere con noi su tutti gli aspetti che il suo Ho'oponopono Cristiano comporta.
Ogni volta porta un aspetto nuovo e lo sviscera, lo smonta e lo rimonta, in fondo per chiarirlo maggiormente a se stesso (è questo il modo migliore per imparare come qualcosa è fatto, anche quando si tratta di esperienze dello spirito!) e, soprattutto, per spiegarlo a noi.

Penso che, insieme a me, tutti voi lettori gli siate grati per questo; altrimenti perché leggete in tanti i suoi articoli?
E allora, ecco il suo nuovo post, come sempre chiaro, esauriente, profondo.
Buona lettura!

ALLA RICERCA DELLA SERENITA’

Toc…toc… busso alla porta di Dio, aspetto con calma e serenità…

L’argomento di cui desidero parlare con Lui questa mattina è ampio e spesso causa di molta sofferenza.

Parto con una domanda: “Perché quando osservo il mondo e la realtà infarcisco tutto con il mio personale giudizio?”

E’ come se qualcosa mi scavasse dentro, come se parlando di questa cosa volessi togliermi tanti sassolini dalle scarpe e infine sputare il rospo.

Quando cammino nel sentiero della consapevolezza, è bello arricchirmi della lettura di grandi capolavori che mi insegnano le regole d’oro della saggezza e del cammino spirituale.
Mi chiedo perché quando vado incontro alle persone è diverso. Nella mia cerchia di amicizie, ci sono tanti presunti maestri che vorrebbero insegnarmi a vivere e a “giudicare”… mi vorrebbero dare, finalmente, i parametri giusti sui quali valutare se percorro consapevolmente la strada maestra o meno. Ma soprattutto vorrebbero dirmi cosa fare… !!!

Mi scuso con me stesso per questa premessa frutto di molte memorie in via di pulizia e per le quali Ti chiedo perdono, Padre! Ma veniamo al dunque.

Cosa sto apprendendo in questo momento della mia vita? E soprattutto: come avviene il passaggio dalla conoscenza teorica alla pratica, cioè come assumo nuovi modelli di Essere, privi del pesante fardello delle memorie?

Ho appreso che il mio sentire è solo mio… ho fede in Te e nelle Tue parole, so che sono parole di vita, parole che indicano il cammino dell’amore, una guida immensa e raggiante che non può essere ignorata.

Mi dispiace, ti prego perdonami perché ancora avrei la tendenza di lasciarmi guidare da un non vedente, di chiedere a un non udente qual è la sua musica preferita per poi ascoltarla anch’io e così di seguito...

Le indicazioni che ricevo non coincidono con quello che è il Tuo messaggio, che invece mi indica un sentiero di pace e la via dell’amore; e questo mi scuote, mi agita, mi tormenta. Voglio uscire dall’indifferenza, voglio uscire dal condizionamento dei luoghi comuni, che appongono le etichette di giusto e sbagliato ad ogni cosa.

Il rispetto di me stesso passa attraverso il rispetto delle mie scelte, di ciò che sento in linea con le forme d’amore più elevato.

Perciò mi perdono e mi perdonerò sempre per essermi tradito, per aver fatto cose che non esprimevano amore anche se erano in linea con un comportamento socialmente corretto.

Sì, il tormento della mia anima sta per finire. Ormai so riconoscere la Tua voce. Percepisco quando una cosa è giusta per me.
Pulirò profondamente la mia mente e il suo bisogno di sentire che ragiona come si ragiona nel gregge.

Gesù pensaci Tu
Confido in Te
Ti amo
Grazie

Ad ogni nuova esperienza farò tesoro di questa rimembranza. Valuterò attentamente ogni mio comportamento e là dove lo sentirò diverso da ciò che mi fa stare bene, farò tutto ciò che posso per correggermi.

Voglio proprio ridere di me stesso, di tutte le memorie che fanno capolino e che cercano di farmi carinamente un bello sgambetto.

Frequenterò solo la Tua scuola, e sono sicuro che imparerò l’arte dei miracoli!

Sì, ogni gesto d’amore è un miracolo, ogni volta che il cuore si apre è un miracolo, ogni volta che dono è un miracolo!

Sono grato di percepire che là, fuori di me, non esiste nessuno!
I presunti maestri di cui parlavo all’inizio sono solo parti del mio inconscio, che cercano di proteggermi e che disperatamente mi gridano il loro bisogno d’amore.

Sono grato di percepire che la cura consiste nel tornare alla Fonte, alla Sorgente di quella parola che è Amore.

Juan Segundo


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(foto tratta dalla pagina FB di Nicola Rachello)





3 commenti:

  1. Il nome del tuo blog indubbiamente è molto azzeccato, da davvero l'idea di un'officina in continua costruzione e modifica. Sono contento che tu abbia trovato la destinazione definitiva del tuo garage :-)

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  2. ogni tanto qualcosa riesce anche a me! ma come hai visto, questa volta non sono solo a... mandare avanti la baracca, e di questo devo ringraziare soprattutto Nicola.

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  3. Qua ci scappa un grande ringraziamento per il mio grande amico Juan!!!!! PS Caro Juan non è una baracca è un hotel a cinque stelle!!!! Grazie.

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