martedì 30 marzo 2010

E vai ....!!!

Anche sta volta ci siamo riusciti!!
Abbiamo riperso le elezioni!!
Non mi venite a dire che le regionali non sono le politiche, che non si possono fare raffronti ecc.. La gente ha votato e ha scelto. Anzi io penso che, tenendo conto della mentalità odierna dove ognuno guarda solo a casa propria, le regionali hanno un maggior valore, perché ci si sente toccati più da vicino. E io ho negli occhi il quadretto del Berlusca che seduto davanti ad una foto di Bersani gli dice con voce trionfante: E adesso, ciucciami il calzino! E poi anche quell'altra del senatur che fa lo stesso con una foto del primier. Qui non ci sono voti rubati al centrosinistra dalle liste di sinistra o da Di Pietro o da chissacchì. Qui c'è semplicemente un altro capitolo della fine della sinistra che, da quando ha pensato che l'unico modo per combattere il Cavaliere è fare un minestrone politico, si è tagliata i cabasisi (come direbbe Camilleri). I minestroni o si sanno fare, e mia moglie li fa molto bene!, oppure alla fine ogni ingrediente conserverà il proprio sapore che farà a pugni con gli altri. Ma anche a prendere i singoli ingredienti, che sapore potrà avere una minestra fatta con prodotti 'geneticamente modificati'? Provate a pensarci e applicate l'immagine ai 'prodotti' della nostra sinistra politica ...
Tiriamoci un po' su il morale con un bel brano degli anni '80 (erano i tempi del Berlinguer eh...): Imagination.
TIM

sabato 27 marzo 2010

Post minimalista

Anche i post minimalisti, nel loro piccolo, hanno un perché.
Esco per venire al garage (che da quando faccio il cartolaio, come sapete, ha sede presso il negozio) e mi dico: vediamo chi incontro.
Fuori dal cancello spunta da sotto il Doblò metallizzato Chen (non so' se si chiama così, però mi piace) il gatto bianco monocolo che fa parte della colonia felina sotto casa. Si guarda un po' attorno, mi squadra coll'occhio superstite e decide che in fondo non sono poi così interessante, quindi attraversa e si butta nelle siepi.
Mentre cerco di evitare le innumerevoli cacche di cane che caratterizzano i marciapiedi vercellesi ad un certo orario, incrocio il mignolo di un uomo che aspetta davanti al portone - l'uomo non il mignolo, che cerca di far penetrare la sua unghia tra un dente e l'altro a mo' di stuzzicadenti, segno forse del passaggio difficoltoso di qualche buccia di mela o pelle di salsiccia al sugo all'interno della bocca. L'uomo mi vede e continua l'operazione fino a che, soddisfatto, non tira fuori la mano dal cavo orale e si guarda il dito.
Preferisco stare attento alle cacche.
Il marciapiedi è ostruito dal solito (lo becco tutti i giorni a quest'ora) SUV nero con borchiame metallizzato che è parcheggiato per tre quarti sul marciapiedi e termina davanti al passo carraio. Mi chiedo che materia risieda all'interno del cranio del proprietario del suddetto SUV, ma poi mi dico che se ha scelto quella cosa enorme per spostarsi in una città a misura d'uomo come Vercelli, la risposta è tutta lì.
Il tepore dell'aria pomeridiana (sono le 15.15 come m'informa il Casio Illuminator Water Resist 50 mt pagato 19 euro qualche anno fa al mercato della domenica) mi mette di buon umore, nonostante le cacche, l'uomo - stuzzicadente e il SUV. Sarà capitato anche a voi di essere in pace coll'universo creato senza un motivo particolare! Sì, lo so che dura solo per pochissimi secondi e accade molto di rado (come l'orgasmo del maschio italiano medio secondo gli ultimi sondaggi), ma tant'è.
Non so' perché, o forse lo so' bene visti gli incontri, mi viene in mente che il tema del post doveva essere la fine della campagna elettorale e le prossime elezioni regionali, ma oggi è giorno di silenzio e riflessione. Quindi non vi posso dire di non andare a votare per quel tizio con una carta di identità che riporta il nome di (... ve lo dirò la prossima volta) che ha basato la sua campagna sullo slogan: basta soldi agli zingari; di non andare a votare per quell'altro che ha invitato tutti i commercianti ad una spaghettata presso un noto ristorante di Vercelli per venerdì sera, alla quale - spaghettata - sarebbe seguito un suo intervento di saluto (con la pasta sullo stomaco? è contro ogni igiene digestiva!). Ma la lista sarebbe lunga dovendo comprendere tutti quelli che hanno fatto la campagna elettorale spedendo lettere su carta intestata della Regione Piemonte, del Comune di ..., della Provincia di .... Praticamente ho dovuto pagare io per vedermi recapitare a casa posta indesiderata. L'unica cosa positiva è che tale arrivo di carta ha risvegliato in me l'istinto ecologista e differenziante, perché mi ha ricordato che questa immondezza va gettata negli appositi cassonetti bianchi per essere, si spera, riciclata. Un po' come avviene con i suddetti politici: gira gira vengono tutti dalle loro piccole poltrone e sono solo alla ricerca di un'altra più grande e per assicurarsela ci devono ricordare che ognuno di noi deve andare ad imbucare, domani e dopo domani, un pezzo di carta col loro nome nell'apposita cassetta.
Vi lascio col solito regalino musicale. Liberate la mente da tutta la spazzatura che avete accumulato pensando a certe cose e state a sentire: www.youtube.com/watch?v=3Xq0sYUjTS8&feature=related.
TIM

sabato 20 marzo 2010

L'Isola che, purtroppo, c'è

Qualche sera fa l'occhio (per la verità già mezzo chiuso dal sonno) mi è caduto sull'Isola di Aldo Busi, il famoso (?) programma televisivo di e con Aldo Busi che va in onda dal Nicaragua, o almeno così hanno detto. Mi è parso di vedere una squinzia finta ventenne, coi capelli da quarantenne e le tette da cinquantenne che ballonzolava sul palco come se camminasse sugli spilli (forse erano i tacchi), di fronte ad un maxi schermo dove passavano le immaggini di un branco di esseri umani, o quasi, pronti alla qualunque pur di vincere i piccioli del premio finale. In mezzo al branco si aggirava quel bel tomo di Aldo Busi gigioneggiando e spandendo a piene mani perle ai porci. Si perché, anche se il linguaggio può sembrare duro e perché no sferzante, è quello che stava accadendo. Ho letto alcuni libri di Busi: non accetto che ad ogni pagina ci debba essere qualcuno che venga sodomizzato o che altro, ma quello che quest'uomo pensa e dice è sacrosanto. Non è Pasolini, perché le sue forme linguistiche e i suoi riferimenti letterari e umani sono altri, ma è uno capace di 'dire pane al pane e vino al vino', proprio perché davanti alla società cosiddetta civile non ha niente da perdere. Continuava a ripetere che per lui 'la forma è il contenuto' (che potrebbe essere tradotto: dico queste cose con questo linguaggio  - dove linguaggio sta per verbale e non - perché questo linguaggio è parte integrante di quello che dico, perchè queste cose si devono dire in questo modo per essere vere). Quando ha parlato di adozioni, omosessualità e omofobia, ha semplicemente messo il dito nella piaga del perbenismo che cerca di spostare l'attenzione dal centro dei problemi alla periferia, ai suoi aspetti esteriori, dove è poi facile far deviare la riflessione della gente su altre piste, confondendo le cause con gli effetti e ciò che è vero con ciò che è solo rassicurante. Tanti saranno saltati sulla sedia o sulla poltrona scandalizzati a sentire quelle cose, ma i giustizieri della notte (Simona Ventura, Mara Venier e via dicendo - tutta gente separata, risposata o che passa da un amante all'altro) hanno fatto il loro lavoro e, sicuramente interpretando i sentimenti (?) della gente, hanno condannato e rimandato a casa il naufrago Aldo Busi, che comunque aveva già detto di volersene andare. Mamma Rai ha poi eseguito la sentenza, giustiziando il frocio di turno con l'esclusione da tutte le trasmissioni del palinsesto (fino a quando non avranno bisogno di qualcun altro che gli rianimi qualche programma che sta andando a fondo).
Comque viva l'Italia e consoliamoci con le belle immagini dei nostri ministri. In alto a destra quello delle pari opportunità Mara Carfagna.
E qui (www.youtube.com/watch?v=HvHxsIybbyU&feature=related) uno dei posti dove la musica incontra l'anima. E scusate se è poco.
TIM

martedì 16 marzo 2010

Quelli che cominciano dai ringraziamenti


Ieri, mattinata torinese: trenino Vercelli - Porta Susa, scarpinata fino a Corso Palestro e via andare col mio solito itinerario. Che poi si risolve in tutte le librerie che incontro tra via Garibaldi, via Po, via Roma e adiacenze annesse e connesse. E mentre vado alla ricerca del tempo perduto (chissà poi dove e soprattutto perché) immagino di trovare nel mio fantasticare un 'nuovo' scopo alla mia esistenza, questa volta quello definitivo, quello che assorbirà sicuramente il resto dei miei giorni e per cui dirò: nella vita ho fatto questo. "Vorrei scrivere" il romanzo più bello che c'è; "vorrei conoscere" tutto del buddismo tibetano, buttandomi a capofitto in ricerche su internèt (che ci stanno a fare ancora i libri se basta un 'clic'?); "vorrei diventare" un oroscopologo studiando tutte le fasi lunari, le case natali e e i segni cinesi, indiani e cambogiani se esistono; "vorrei andare" alla ricerca di me stesso, che poi chissà quando mi sono perso; "vorrei ..." fare qualsiasi cosa mi riempia il tempo, oltre il lavoro, la famiglia, gli amici, i libri, la musica, ... Ma poi penso che nella vita i desideri sono contati: alla nascita ognuno ha, diciamo, 5000 desideri da esprimere, a prescindere da quanti poi se ne avvererano. Vi sembrano molti? Non so'. Pensate al fanciullino che se ne va bel bello all'asilo dall'alto dei suoi 4 anni 4, e al secondo giorno davanti alla squinzia ormai matura coi suoi 5 che non gli si fila dice: domani non metto più piede qua dentro, neanche se mi promettono una comparsata allo show di Gigi D'Alessio. E uno è andato. Torna a casa e nel frattempo pensa: mio buon Gesù, fa che stasera la mamma mi porti al McDonald's (c'è sempre un'aspirazione al suicidio in ognuno), e sono due. A diciannove anni siamo al: mo' prendo medicina e farò il chirurgo estetico di grido (mica scemo), e siamo su per giù a 927-28. Vi sembrano ancora molti 5000? Forse io i miei li ho già finiti da un pezzo. E così non mi resta che impegnarmi seriamente a fare quello che sto già facendo, che non mi sembra neanche poco. Ecco, forse sono uno di quelli che cominciano dai ringraziamenti. Ho scoperto di avere questo in comune con una mia 'lontana parente' che ogni tanto bazzica da queste parti: iniziamo a leggere un libro ... dai ringraziamenti dell'autore, dall'indice, dalle note di copertina, dai dati sull'autore, ecc. Tolti tutti i fronzoli, ci diamo dentro con la lettura del tomo. Forse io dovrei fare proprio così: avendo fatto e sperimentato nella mia vita quello che è di 'contorno', ora devo cominciare ad andare al sodo.
TIM
P.S.: venendo ad aprire il garage stamattina, riflettevo: ma ci pensate che un tipo come Roger Waters ha scritto la colonna sonora di più di 30 anni della nostra vita? Questo è solo un esempio: http://www.youtube.com/watch?v=uU-k5p29p9c

mercoledì 10 marzo 2010

Post autospot






Vi è piaciuta? Ehi, guardate me! Vi è piaciuta? No, non la foto della Canalis o quella del negraccio in ammollo (a secondo dei gusti), parlo della nuova veste grafica, con tutti gli accessori in omaggio? Bene. Se sì, alzate la mano, poi abbassatela sul vostro mouse di fiducia e mandatemi un commento con su scritto 'placet'; se vi sta sulle scatole e non la potete proprio vedere, scrivete 'non placet' (ma solo dopo lunga e attenta riflessione - e magari dopo ricorso al TAR della vostra regione); se vi piace così così o non ve ne po' fregà de meno, digitate 'placet iuxta modum'. Avrete così fatto la vostra buona azione quotidiana e mi avrete dimostrato che c'è ancora qualcuno che mi si fila, almeno per quanto riguarda il blog. E a proposito di blog, visto che siamo sul 'commerciale', di cosa vorreste parlare in queste pagine? avete un argomento che vi sta a cuore (questo sa troppo di Scamarcio, eh?), posso andare con uno a piacere? Insomma qualsiasi cosa pur di non chiudere. Sapete che io sono un tuttologo, quindi qualsiasi tema a me sta bene. Insomma, per citare il maestro Guccini: "compagni, il gioco si fa peso e tetro, comprate il mio didietro, io lo vendo per poco". E non vi azzardate a fare facili battute!
A parte gli scherzi ho cercato di rinnovare qualcosina di questo blog, non perché prima non andava (si , beh, era un po' pesante graficamente, diciamo la verità), ma perché come accade ciclicamente ognuno di noi cambia, la nostra vita prende un bivio anzicché un altro e ti ritrovi su una strada che neanche avresti immaginato. Non abbiate paura, non cambieranno gli argomenti su cui postare o il tono (spero) pacato; non voglio fare e dare lezioni a nessuno su niente, ma solo dire la mia. Se voi volete aggiungere la vostra ... leggete e fate leggere: Il Garage di Demetrio! Visto che siamo in campagna elettorale!!
TIM





lunedì 8 marzo 2010

Scontrini ... scontrosi


Visto quegli occhietti penetranti che campeggiano sulla foto di questo post?

E' loro la colpa di dover fare/prendere gli scontrini, pagare tutte le tasse, tutte le bollette, il canone RAI (anche se non tutti sanno che si tratta di una 'tassa di possesso' del televisore, a prescindere da quello che io ci faccio con lo stesso) e così via bestemmiando. Anche voi non sapete che c'entrano quegli occhietti? Io l'ho capito questa mattina, intorno alle 10 e 30. Entra nel mio negozio un signore cazzuto e presenzialista che vuole la fotocopia di un documento. Chiede quant'è, rispondo, sicuro e baldanzoso, '20 centesimi' e faccio il relativo scontrino. Il suddetto, a questo punto, comincia a gonfiare il petto in similpelle marron (senza la 'e', alla Paolo Conte) e con tutta l'aria immessa nei polmoni comincia a snocciolare un rosario di invettive contro i maleddetti scontrini, gli stramaledetti controlli (mi ero permesso di far notare che io sono obbligato a farli), i vigili urbani che fanno le multe, ecc.. Ma la folgorazione l'ho avuta quando, uscendo definitivamente dalla porta del negozio, con l'ultimo rantolo che gli restava in gola, il superman de noartri ha sentenziato: 'l'è tutta colpa della sinistra'; ed è andato.

E così non mi è restato che andare a trovare una foto di Antonio Gramsci da piccolo e scrivere questo post.

TIM

sabato 6 marzo 2010

ORGOGLIONE DI ESSERE ITALIANO


Vorrei, in questo post del rientro, dichiarare tutta la mia felicità perché, dopo l'aggiustatina alla legge (non parliamo di golpe, per carità!) anche quei ... testicoli della destra - per parafrasare un famoso 'aforisma' del premier riferito ai suoi avversari - potranno andare a crociare devotamente le schede elettorali. Si guadagneranno così l'indulgenza plenaria urbi et orbi (soprattutto 'orbi') dopo aver peccato gravemente osando solo pensare che forse qualcosa di poco chiaro e molto losco avvolge, ma non travolge, i loro paladini.

In fede.

TIM
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