venerdì 21 maggio 2010

Il partito dell'ammore (con due 'm')

Ma il premier non doveva fondare il partito dell'amore? io ero già in fibrillazione specie dopo l'adunata 'oceanica'  del 20 marzo scorso in piazza s. Giovanni in cui ha proferito poche ma sentite frasi a proposito di non so cosa. Qualche foto esplicativa con commento a margine la trovate in quest'articolo de l'espresso blog: come sempre è importante la coerenza e la salvaguardia delle idee. Il problema è: qualcuno ha visto delle idee scorrazzare in giro da sole? Tutto questo è comunque comprensibile se si tiene conto dell'età del Silvio e della statura morale del suo entourage; specie dopo la sua ultima dichiarazione a proposito delle vicende giudiziarie che hanno coinvolto i suoi fedelissimi. In italiano, che mi sembra sia ancora la nostra lingua, dire che "Si tratta di casi personali (Verdini e Scajola: N.d.A.) e isolati che nulla hanno a che vedere con l'attività del governo e del partito", il Pdl "non ha mai ricevuto finanziamenti illeciti", significa ammettere che i suddetti Verdini e Scajola hanno ricevuto finanziamenti illeciti. Ora, o il Silvio è il Padreterno che conosce anche i segreti più segreti e anche un po' il futuro, oppure si vuole togliere dai piedi personaggi scomodi. Il problema è che continuando così, prima o poi resteranno solo lui e la Carfagna: lui per via del legittimo impedimento e del lodo Alfano o come cavolo si chiami ora, mentre per la Carfagna ci metterei la mano sul f ..., insomma metterei la mano sopra e basta.
Io comunque aspetto il partito dell'ammore. E nel frattempo ascolto con voi un po' di moseca.

1 commento:

  1. Stavolta, sono d'accordo col primier, trattasi di migliaia di casi isolati. T'è capì?

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