venerdì 26 agosto 2011

Il Colosso Addormentato, di Samuel Marolla

Immaginate una montagna persa tra le terre maledette (a causa di noi occidentali) dell'Afghanistan.
Una montagna cava, bucata dentro, ma non vuota.
C'è qualcosa in quella montagna che viene da lontano, un lontano non fisico, ma temporale, forse precedente alla nascita dell'umanità, ma che vive e cresce e diventa sempre più forte e grande grazie a...
Se riuscite ad immaginare una cosa così, non avrete difficoltà a farvi trascinare dalla lettura de Il Colosso addormentato di Samuel Marolla, ebook pubblicato a giugno di quest'anno e acquistabile allo stratosferico prezzo di 0,99 euro.
Di Marolla avevo già parlato a proposito di Nunavut, racconto che ho paragonato allora al King di L'acchiappasogni e non ho avuto modo di ricredermi del paragone.
Ma ecco il riassunto (era più bello dire sinossi -che comunque non è la stessa cosa- faceva più intellettuale impegnato, ma a scuola mi hanno insegnato che questa cosa si chiama riassunto e la chiamo così) tratto dal forum delle Ed. XII:
Fabio Angotti, archeologo e ufficiale riservista dell'esercito, viene ingaggiato dai servizi segreti militari per una missione speciale nel nord dell'Afghanistan, in una base militare italiana denominata "Campo Polifemo". In un sistema sotterraneo di grotte venuto alla luce a nord di Herat, dopo un bombardamento di "bunker buster bomb" americane, gli italiani scoprono un reperto archeologico che potrebbe cambiare la storia: un gigante di pietra alto trecento metri, e dotato di un inquietante magnetismo. Fabio Angotti si ritroverà abbandonato a sé stesso in una base sperduta fra le montagne nel nord dell'Afghanistan, perennemente sotto attacco dei Talebani, e al comando del colonnello Tam, un uomo che sembra aver perso totalmente il controllo di sé e dei propri uomini. Nemici veri e immaginari iniziano a confondersi e a rendere labile il confine fra la realtà e l'incubo. Le ombre e i sussurri nella notte si trasformano in pericoli concreti, gli Alpini divengono vittime di allucinanti mutazioni, e, infine, una bufera di neve si abbatte su Campo Polifemo, intrappolando i soldati italiani in balia di forze oscure e violentissime. E su tutto l'orrore che si scatenerà regna imperscrutabile, eterna, aliena, la mastodontica sagoma del Colosso Addormentato…

Visto che io non scrivo recensioni (come ormai sapete tutti) ma leggo storie e ve ne parlo, non vi annoierò con riferimenti dotti a mostri della letteratura di genere o a opere dimenticate di autori cult.
Vi dico solo che anche questa volta Samuel Marolla, per me, ha colpito nel segno. E' un bel libro, scritto senza tanti grilli per la testa, ma curato in ogni sua parte, dalla lingua italiana alla cifra narrativa (che vuol dire semplicemente che ha usato un modo di esprimersi in linea col tema trattato). E' una bella storia, bella nel senso che mi è piaciuta, per come ha inziato dalla fine e per come poi ci si è tuffato dentro direttamente, senza fronzoli. E' bella per i personaggi che la popolano, uomini veri, né eroi né supereroi; per come ha innestato il soprannaturale nella realtà di un fortino dei nostri giorni accerchiato dagli indiani cattivi vestiti da talebani, C'è mistero e c'è realtà, c'è azione e ci sono sentimenti.
E poi ci sono i bellissimi disegni di Simone Delladio, compreso quello di copertina.
E c'è anche un esperimento da parte di Marolla, come lui stesso dice a quelli di Horror Magazine: Il colosso addormentato è un tentativo nato soprattutto per curiosità intellettuale: comprendere se ci sono le basi per un'auto-promozione che faccia da apripista a questo tipo di iniziative oppure no.
Senza voler entrare nel merito della discussione, che fra voi miei lettori so essere agguerrita e interessata, posso dire che un libro così, a questo prezzo, è un vero affare e lo scrittore Marolla si è fatto sicuramente un mare di pubblicità meritata. Sempre a mio modestissimo e non richiesto parere.
Alla fine è un libro che sicuramente placet e si merita un bel 8,5.
Io sto uscendo a sbrigare qualche commissione. Quando andate via, l'ultimo chiuda la serranda del garage. Le chiavi sapete dove sono.
TIM

2 commenti:

  1. Marolla per me è uno dei migliori scrittori Italiani, e merita tutto il successo possibile.Appena mi sarò sistemato mentalmente, con mooolta tranquillità mi dedicherò a questo volumetto.

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  2. @ Nick: chi non muore (con dovuta toccatina) si risente. Vale veramente la pena leggerlo. Ma ti consiglio di andare prima a Nunavut, per abituarti alla scrittura: è più veloce e acchiappa subito, poi con calma leggi Il Colosso.
    (Come butta?)

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