la semplicità di un bimbo vale quanto la meditazione del saggio |
Tutto quello che vedete di nuovo su questa pagina, dalla copertina alla tonalità alle nuove impostazioni, è tutto opera sua. Persino il titolo (cosa c'è di più sacro di un titolo per l'amministratore del blog?) e il sottotitolo sono suoi! Gli ho dato mano totalmente libera e in un pomeriggio di duro lavoro ha tirato fuori questo capolavoro.
Ma mi raccomando: non ditegli che ho scritto queste cose, altrimenti si monta la testa!
Fatti i dovutissimi ringraziamenti, veniamo all'argomento di oggi.
Come avete capito, il blog riapre!
Certo, già qualcuno si sarà accorto che anche il titolo non è più lo stesso e dal nome dovreste capire qual è l'indirizzo che dovrebbe prendere questo nuovo corso.
Ho concepito questo posto (come potete leggere nel primo post del blog) come un luogo virtuale dove ospitare amici e parlare di quel ci va. Naturalmente è il padrone di casa (pardon... di garage) a dettare gli argomenti, ed è quello che è successo in questi anni.
Abbiamo ragionato insieme di politica, società; abbiamo fatto satira, umorismo; ci siamo occupati, soprattutto, di lettura, scrittura, libri, musica. Ma non abbiamo trascurato anche la spiritualità.
Ed è da qui che voglio ripartire.
Perché questa stagione della mia vita, superati ormai da un po' i cinquanta, si è intrisa di spiritualità.
E con spiritualità non intendo i pistolotti tipo: facciamo i buoni sennò andiamo all'inferno! oppure: il papa è infallibile (o il dalailama, o l'imam, o chi volete voi) e guai a chi lo tocca!
No, a me interessa come sempre la vita quotidiana e come la spiritualità la vede, la giudica, la cambia.
Intendo la spiritualità come quella innata capacità che abbiamo di guardare le cose con occhi di assoluto, d'infinito. Di uscire cioè dal tangibile e misurarlo dal di fuori, ragionando non solo con la mente ma anche con il cuore, con lo spirito.
Vorrei che in queste pagine tutti possano ritrovarsi, di ogni credo e di ogni fede; e anche chi non ha né l'uno né l'altra. Perciò nessuno deve sentirsi toccato o, ancor di più, offeso se le mie riflessioni prenderanno una qualche direzione particolare.
Naturalmente il blog è mio e parlo di ciò che voglio. D'altra parte non voglio fare una pagina di semplice informazione culturale. La spiritualità richiede impegno e presa di posizione. Quindi le informazioni serviranno per essere discusse e vagliate. Ed è qui che intervengo le opinioni dei lettori.
E non solo. Una delle cose che vorrei avere in questa nuova avventura è la collaborazione fattiva dei lettori. Mi spiego: ho già chiesto a persone che conosco di scrivere qualcosa per me, di raccontare la propria esperienza, di spiegare la fede che praticano, di sintetizzare un qualche argomento che gli è congeniale, con articoli che pubblicherò via via. Non sono né saranno professionisti o specialisti (forse qualche volta sì). Sto aspettando le loro risposte.
Ma allora cosa ci sarà nel Garage dello Spirito?
Non lo so!
So quello che vorrei ci fosse, ma non quello che poi, effettivamete ci sarà.
Anzitutto perché ho imparato in questi anni da blogger che la mia incostanza mi porta a partire in quarta e arrivare in retromarcia. È un mio difetto e questo si ripercuote, negativamente, sulle cose che faccio.
Ma soprattutto perché questo è un esperimento aperto e non so dove mi porterà.
Seondo le mie intenzioni, oltre alle collaborazioni, ci saranno riflessioni personali; brani di maestri spirituali (Osho, Omraam, Krishnamurti, Steiner, nomi dal passato remoto, canalizzazioni di entità conosciute e non... ); schede su religioni, credenze, fedi; brani dai testi sacri di ogni fede; post rebbloggati da siti che seguo.
Mi direte che c'è troppa carne al fuoco!
È vero! Primo perché sono dell'idea che se parto col volere 100 magari racimolo 50; e poi perché così dovrei riuscire ad interessare più categorie di persone.
Sia ben chiaro (e chi mi ha seguito fin qui col garage di Demetrio lo sa!) che non cerco i numeri, non mi faccio ossessionare dalle classifiche dei vari social, dalle pagine visitate, dal numero dei commenti.
Io gestisco un blog perché mi diverto e perché voglio scambiare opinioni, idee con altri, non per riuscire a mettere qualche spot pubblicitario e guadagnare qualche eurino (sia detto senza polemica verso chi, a suo vedere: giustamente, lo fa!). Quindi...
E se alla fine dovessi accorgermi che mi è passata la voglia perché la mia mente e il mio spirito hanno preso altre strade... beh, con una mail chiederò a Daniele se ha voglia di darmi una rinfrescata al blog, perché veline e calciatori tirano sempre!
Ora vi lascio, seriamente, con un pensiero di Osho, un uomo da cui secondo me c'è molto da imparare.
Osho |
Essere felice significa un cambiamento drastico nel tuo modo di vivere, un cambiamento repentino – perché non c’è tempo da perdere. Un cambiamento improvviso – un improvviso rombo di tuono – una discontinuità.
Questo è ciò che intendo con sannyas: uno stacco dal passato. Un improvviso rombo di tuono. Ricominci la tua vita come se non ci fosse stato nessun modello imposto dai tuoi genitori, dalla società, dallo stato. Devi lasciar andare tutti quei modelli che ti sono stati imposti e devi trovare la tua fiamma interiore.
Tim / Juan Segundo
mi piace tutto!! la foto di copertina è molto bella, poi adoro il blu/azzurro... :)
RispondiEliminaun abbraccio
grazie! il merito è tutto di Daniele. E ora si parte!
RispondiEliminaBentornato :-)
RispondiEliminaIo sarò un cliente difficile, lo sai, ma di sicuro non mi sottrarrò al confronto ;-)
spero solo di darti qualche motivo di riflessione e confronto! benritrovato a te!
EliminaLa spiegazione è mooolto buona ed infatti si discosta dal primo pensiero
RispondiEliminache emerge leggendo il titolo del banner ( che poi non è granché! chissà chi lo ha fatto! O_o ).
In effetti una rinfrescatina ci vuole ( c' era un appunto in particolare relativo alla divisione
di "zone" ).
Comunque ora, con la spiegazione, è molto più chiaro ed è un' idea interessante.
Aspettiamo quindi l' inizio del viaggio!
Il viaggio è già iniziato! qual'è l'appunto sulla divisione in 'zone'? dovresti farlo a chi ha progettato la pagina, non a me! (ma tu scrivimi che poi ci penso io!)
EliminaSicuramente sono contento di rivederti tra noi vecchi blogger sempre più soli soletti :) In bocca al lupo!
RispondiEliminagrazie! bontà sua! spero di non disturbare troppo, ma ad una certa età si sa che certi acciacchi... ecco, dicevo che... chiudete quella finestra che fa freddo! ecco... dicevo che... ad una certa età... ma che stavo dicendo? con chi parlavo? ma che volete?
RispondiEliminaChe bello il Garage 2.0 e ottima la riflessione di Osho. Io sto vivendo proprio in questo periodo un cambiamento drastico della mia vita e... sono felice, e allo stesso tempo nervosissimo perché fatico a mollare gli ormeggi. Ma la corrente è forte, e se chiudo gli occhi mi piace sentirmi tirare via dal porto sicuro. Chissà che col tempo non riesca a rilassare anche l'ultimo pugno chiuso su ciò che avevo.
RispondiEliminaSon contento che riprendi col blog ^_^
Grazie! lasciare completamente gli ormeggi è impossibile e non è detto che sia una cosa positiva, te lo dico non perché nè so più di te, ma solo perché ho qualche primavera più di te e ho urtato più volte di te contro il molo. cambiare vita non vuol dire rinnegare il passato, coi suoi riti, i suoi posti sicuri e tranquilli, le sue abitudini nonper forza sbagliate.È solo il tempo che ci farà capire quali cose sono da lasciarsi alle spalle e quali ci danno veramente sicurezza. Vivere in coppia (se non ho capito male!) non vuol dire non essere più quelo di prima, ma integrare due passati per fare un futuro (che frase professorale! me ne pento!).
EliminaBen tornato! Mi piace la confezione e mi incuriosisce ciò che potrò trovere all' interno.
RispondiElimina(partire in quarta e arrivare in retromarcia...dovrei tatuarmelo sulla fronte!)
Grazie! Quello che ci sarà dentro dipenderà da molte cose, come dicevo nel post. Ma anche dalle persone che vorranno interessarsi, quindi anche da te!
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