Terminate (già da un po') le vacanze, riapro anche i battenti del blog.
Spero che questa nuova annata porti buone cose, novità, nuovi collaboratori e che il servizio di quelli che finora hanno dato il loro contributo continui.
Per parte mia ho in mente una piccola rubrica, ma che in effetti non è una novità, perché esisteva già nella vecchia edizione del blog.
Ma ne parlemo a tempo debito.
Per ora, ricominciamo, e lo facciamo con un articolo di Nicola Rachello, un amico fraterno che non ha bisogno ormai più di presentazioni.
È strano a dirsi ma nel nostro mondo a chilometro zero in cui, cioè, siamo tutti a portata di mouse o di telefono, in cui possiamo comunicare in tempo reale con chi vogliamo e dove vogliamo, una delle cose che sentiamo più spesso dire è: mi sento solo.
Evidentemente non si tratta della solitudine fisica, visto che ci sono giorni in cui non riusciamo a ritagliarci neanche un minuto per noi stessi. Ma il nostro è un altro problema, è un'altra solitudine.
Nicola, magistralmente come sempre, rispondendo ad un'amica che gli pone la domanda sulla solitudine, mette per iscritto una sua riflessione e fa una sua proposta.
Buona lettura!
MILLE DOMANDE UNA SOLA RISPOSTALe leggi degli uomini non sono le leggi di Dio, per questo risultano così difficili da capire e applicare. Complicano tutto, complicano ogni rapporto umano e inesorabilmente allontanano dalla felicità!
Cara Amica, grazie per avermi scritto.
La tua domanda è molto semplice: mi chiedi come si esce dalla voragine della solitudine, mi chiedi come liberare l'anima da quella sofferenza che attanaglia e ci fa sentire sempre più soli. O meglio mi chiedi come io ne sono uscito.
La mia, è stata la storia di tutti i non amati, di ogni persona che ha sofferto l'abbandono e la prigionia dell'anima, da quando all'età di tre anni sono entrato per la prima volta in un collegio religioso. La nascita al cielo di mio padre non aveva lasciato alternative, era l'unica soluzione possibile. Crescendo, la mia mente conscia ha retto come ha potuto al grande bagaglio di sofferenza e solitudine, che consapevolmente e, nella maggior parte dei casi, inconsapevolmente mi ero creato. Pulire tutto questo ha richiesto degli anni e ancor oggi continuo a pulire, ad usare tutti gli strumenti a mia disposizione per consolidare i risultati raggiunti.Faccio del mio meglio per aiutare il mio prossimo ad usare la stessa tecnologia, le stesse conoscenze. Si può correttamente parlare di tecnologia spirituale, di principi spirituali da utilizzare ed esperire correttamente. In fondo si tratta della legge di Dio, che se conosciuta e applicata rende la vita un'esperienza felice. Ma attenzione, non spaventarti, Dio è Amore e ciò che fai con amore ti conduce sempre a Lui, non puoi sbagliar strada, non puoi confonderti, è tutto di una semplicità unica!
Lascia andare il passato... gioisci del presente!
Ah, un'altra cosa: Dio mi hai insegnato che non esiste il peccato e nemmeno la colpa. L'unico vero tradimento è solo verso te stessa quando smetti di amarti. Per questo Egli ha mandato i suoi Messaggeri, i Messaggeri dello Spirito, per riportare a Casa la sua gente, per insegnare che tutto nasce e cresce dallo spirito e a Lui farà ritorno.
Una vita vissuta in questa dimensione è una vita "religiosa" perché in sintonia con le leggi universali dell'amore.
Esiste una sola grande legge:
TUTTO OBBEDISCE ALL'AMORE.Così ora riprendo il filo della tua domanda: come uscire dalla solitudine?
Ecco la mia risposta:
riporta amore nella tua vita,inizia ad occuparti di te stessa,parla alla tua 'bambina',sorridile,gioca spesso con lei,falla divertire!Inizia a fare le cose che realmente ami fare, quelle che riempiono di gioia la tua 'bambina' e apprezza questo incredibile dono che è la vita! Riempiti di gratitudine ad ogni respiro, prenditi cura di tutto quello che ti circonda e fallo con amore.
Contemporaneamente pulisci le tue memorie, i tuoi ricordi dolorosi di traumi, abusi e sconfitte.
Come? Utilizzando il mantra:
mi dispiace,ti prego perdonami,ti amo,grazie.Utilizzando la via della preghiera: trovando il tuo modo di pregare, di essere in amore con la vita, di sentirti felice!
Juan Segundo ed io offriamo lo stesso servizio: dedizione assoluta alla vita, dedizione assoluta a Dio. Sosteniamo nel cammino chi ci chiede una mano, lasciando la totale libertà di percorrere con noi o meno, questa straordinaria strada maestra.
Sì, perché hai chiesto come lasciar andare la solitudine e la risposta è arrivata.
Juan Segundo
Ringrazio nuovamente Nicola e Juan per essere così vicini al prossimo con amore. Sin da piccola ho sempre saputo di non essere sola ma quel che sentivo intorno a me non bastava a colmare quel senso di mancanza di qualcosa quel forte richamo dentro me
RispondiEliminaRicordo il senso di angoscia che mi provocava il silenzio qualcosa di troppo forte per me in me..solo crescendo e dando ascolto e voce a quel silenzio sto imparando a crescere ed a sentirmi colma d'amore...
Grazie ancora Stefania per aver raccontato la tua esperienza. Fare silenzio dentro è difficilissimo e non dipende solo dal chiasso che abbiamo attorno, ma da quello che abbiamo dentro, che noi stessi creiamo per non rimanere vis a vis col nostro presente.
EliminaGrazie anche a te Stefania e grazie all'amico Juan che trova sempre le parole che curano!
RispondiEliminail ringraziamento va alla tua opera di divulgazione di tutto ciò che può aiutare ognuno di noi a camminare più speditamente sulla via dello spirito!
EliminaBentornato al lavoro :-)
RispondiEliminaben ritrovato a te!
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