Qualche post fa vi avevo detto che avrei portato in vacanza, tra gli altri, "L'isola dell'angelo caduto" di Lucarelli; e forse qualcuno avrà notato che fino a ieri campeggiava nella bandella (ma come cavolo si chiamano quei cosi?) laterale del blog sotto 'Sto leggendo'. Mi ero detto: mah, cominciamo a dargli una scorsa, magari mi acchiappa e lo finisco prima di partire. Una delusione! Arrivato a pagina 35 l'ho chiuso e finirà venduto in qualche mercatino dell'usato. Ripeto sempre che io non faccio recensioni o critiche, non ne ho le capacità. Io dico solo: 'mi è piaciuto' 'non mi è piaciuto' 'mi è piaciuto così così'; per usare una terminologia ecclesiastico-canonica: 'placet', 'non placet', 'placet iuxta modum'. Quest'isola con l'angelo che cade non placet. Ma non placet per niente, o almeno non è il mio tipo di scrittura. Troppe pause e inframezzi riflessivi; che ci vogliono pure, ma non mi fare un capitolo intero solo su questo! mettimi uno, due, anche tre paragrafetti in cui dici quello che vuoi dire, o magari anche per allungare il brodo di qualche pagina, per far contento editore e impaginatore, e va bene così. Non è la prima volta che Lucarelli mi delude. Sarà anche bravissimo, ma non è il mio tipo. Letterariamente parlando, s'intende. Forse mi aspettavo (o avevo voglia di) un triller, magari anche dai toni forti; e il mistero c'è pure, ma troppo all'acqua di rose, per i miei gusti. Certo anche Camilleri - con cui tra l'altro Lucarelli ha da poco pubblicato "Acqua in bocca", un libro a quattro mani - ad esempio gira attorno ai personaggi, e non sai mai quando sta per succedere qualcosa; ma quando poi succede, dici: ecco cos'era! Finora Lucarelli non è entusiasmante. Sempre secondo me!
Peccato. Sarà, forse, per la prossima volta.
Intanto tiriamoci un po' su.
TIM
La lettura è così, una cosa piace o non piace. Il critico letterario è obbligato ad argomentare, noi comuni lettori possiamo limitarci ad esprimere il nostro giudizio.
RispondiEliminaP.S.: grazie per avermi inserito tra i blog linkati, ricambierò sicuramente la cortesia
Sicuramente, siamo liberi di dire quel che ci pare. Almeno per adesso, visto come vanno le cose in Italia ...
RispondiEliminaTemistocle