lunedì 1 luglio 2013

Il "boh!" che rende saggio l'uomo e migliore il mondo

Margherita Hack, 1922-2013
Un paio di giorni fa è morta Margherita Hack.
Non c'è bisogono di dire chi sia stata e cos'abbia fatto, visto che era conosciutissima in Italia e all'estero.
Margherita Hack è una di quelle persone che ho sempre stimato, apprezzato e, perché no, amato, per quel suo carattere schietto, aperto, per quella sua simpatia contagiosa.
E l'ho fatto sempre, in ogni momento della mia vita, quando professavo il mio ateismo e quando ho ripreso a cercare in fondo all'anima scintille del divino.
Perché l'ho sempre stimata e apprezzata? 
In un'intervista tratta da un documentario che era stato già programmato in onda nei prossimi giorni, la scienziata toscana parla, tra l'altro, della formazione dell'universo. Dice che noi esistiamo sulla terra grazie all'energia che viene dal sole, il quale è nato al momento della creazione dell'universo, il quale universo nasce... e qui Margherità Hack si è fermata e ha pronunciato forte e chiaro un boh! seguito da un sorriso.
È stranoto a tutti che la Hack era atea, e sono stati famosi i suoi battibecchi con scienziati credenti, ed esponenti della teologia cattolica e non. Ha esposto il suo ateismo in tutti i suoi libri e le sue interviste (era, tra l'altro, una grandissima divulgatrice scientifica). Eppure penso che quel boh! accompagnato dal sorriso dica più d'ogni altra cosa, perché indica che, da buona scienziata, nella sua esperienza una porta aperta all'ignoto (inteso come: ciò che non si conosce ancora) è rimasta sempre. 
Questo è ciò che io apprezzo sempre in tutti gli uomini e le donne che incontro (e perciò anche in lei): trovare una porta sempre aperta.
Nella mia vita ho cambiato idea decine di volte e su decine di cose anche importanti, anche essenziali. E ogni volta che l'ho fatto, l'ho fatto con convinzione, accogliendo o meno una posizione fino in fondo.
Penso che lasciare una porta aperta ad altre idee non è segno di debolezza, ma di forza. Perché significa confrontare le proprie certezze, metterle alla prova e, quindi, farle diventare sempre più forti. Oppure rendersi conto che ciò che abbiamo pensato finora era sbagliato, in tutto o in parte.
Questo boh!, questa porta aperta, secondo me sono la forza dell'uomo e del mondo, sono l'arma che il saggio ha per fare la sua rivoluzione e rendere migliore il mondo.

TIM
 

7 commenti:

  1. A oggi, strumentalmente, si è riuscito solo a captare il cosiddetto rumore di fondo... una sorta di onda d'urto che si pensa sia stata generata dal big bang. Da qui le teorie si dànno alla pazza gioia, anche perché se anche tutto fosse generato da un big bang, allora bisognerebbe scoprire come si è innescato questo bang... la teoria che mi intriga di più è quella del multiverso... ovvero di tanti universi che se ne stanno in uno spazio ancor più vasto proprio come le galassie se ne stanno nel nostro universo. Per cui la nascita di un universo potrebbe paragonarsi alla nascita di una galassia nel nostro universo, o alla nascita di una stella. Poco importa però. I cattolici possono comunque appellarsi a quel famoso "fiat lux".
    Difatti son passati alla creazione della terra, alla creazione del nostro universo... potranno sempre dire che il fiat lux avrà creato il multiverso, e poi ciò che contiene migliaia di multiversi, eccetera eccetera eccetera...

    Siamo piccini piccini da questo punto di vista. Alla fine è solo una questione politica, di schieramenti, di maggioranze... e la scienza si scontrerà in eterno con le piccole certezze astratte che l'homo sapiens si è creato alle sue origini per non aver paura della propria ombra in un mondo/galassia/universo/multiverso ostile.

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    1. non penso ne verremo mai a capo, perché qualsiasi teoria andrebbe comunque verificata. A meno che non spunti fuori qualcuno che dica: io c'ero... ; e sappiamo che di 'berlusconi' è pieno il mondo e il multiverso! forse è bene che sia così (cioè che non si sappia mai niente) perché l'uomo appena ha uno spiraglio in cui infilare una teoria strampalata lo fa e più la teoria è strampalata più ottiene seguito. allora forse è meglio tenersi la... fantascienza!

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    2. Io credo che tutte queste domande senza risposta siano il motore del nostro sviluppo. L'homo sapiens è una creaturina curiosa... se non avesse qualcosa con cui distrarsi, probabilmente, si sarebbe già autodistrutta!!

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  2. Ciao. Temo anch' io che non ne verremo mai a capo, e non sapremo mai come collocare la famosa cellula con i peli, nostra antenata (?).

    Teoricamente sono d' accordo con te sulla porta lasciata aperta sempre, è sicuramente segno di forza e di apertura mentale, ma non sempre ci si riesce eh...almeno io non riesco a farlo in tutte le occasioni.

    Veronica

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    1. Non penso che bisogna sforzarsi di farlo sempre, ma che sia un atteggiamento che si acquista poco alla volta, specie con l'esperienza di saper riconoscere gli errori fatti.

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  3. Anche secondo me bisogna sempre lasciarsi qualche dubbio, per non rischiare di fissarsi con delle convinzioni errate.

    Personalmente non credo che la scienza potrà arrivare a scoprire e comprendere tutto, ma visto che adesso non sappiamo quasi nulla c'è ancora un grande margine di miglioramento :)

    Simone

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    1. È bene lasciar lavorare la scienza in piena autonomia. Non credo a chi dice: "quando tutto sarà spiegato dello spirituale non resterà più niente, non ci sarà più posto per un qualche dio."
      Non possiamo stabilire oggettivamente cosa sia ciò che chiamiamo "dio", perciò non potremmo neanche stabilire se è spiegabile scientificamente o meno.

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