sabato 20 marzo 2010

L'Isola che, purtroppo, c'è

Qualche sera fa l'occhio (per la verità già mezzo chiuso dal sonno) mi è caduto sull'Isola di Aldo Busi, il famoso (?) programma televisivo di e con Aldo Busi che va in onda dal Nicaragua, o almeno così hanno detto. Mi è parso di vedere una squinzia finta ventenne, coi capelli da quarantenne e le tette da cinquantenne che ballonzolava sul palco come se camminasse sugli spilli (forse erano i tacchi), di fronte ad un maxi schermo dove passavano le immaggini di un branco di esseri umani, o quasi, pronti alla qualunque pur di vincere i piccioli del premio finale. In mezzo al branco si aggirava quel bel tomo di Aldo Busi gigioneggiando e spandendo a piene mani perle ai porci. Si perché, anche se il linguaggio può sembrare duro e perché no sferzante, è quello che stava accadendo. Ho letto alcuni libri di Busi: non accetto che ad ogni pagina ci debba essere qualcuno che venga sodomizzato o che altro, ma quello che quest'uomo pensa e dice è sacrosanto. Non è Pasolini, perché le sue forme linguistiche e i suoi riferimenti letterari e umani sono altri, ma è uno capace di 'dire pane al pane e vino al vino', proprio perché davanti alla società cosiddetta civile non ha niente da perdere. Continuava a ripetere che per lui 'la forma è il contenuto' (che potrebbe essere tradotto: dico queste cose con questo linguaggio  - dove linguaggio sta per verbale e non - perché questo linguaggio è parte integrante di quello che dico, perchè queste cose si devono dire in questo modo per essere vere). Quando ha parlato di adozioni, omosessualità e omofobia, ha semplicemente messo il dito nella piaga del perbenismo che cerca di spostare l'attenzione dal centro dei problemi alla periferia, ai suoi aspetti esteriori, dove è poi facile far deviare la riflessione della gente su altre piste, confondendo le cause con gli effetti e ciò che è vero con ciò che è solo rassicurante. Tanti saranno saltati sulla sedia o sulla poltrona scandalizzati a sentire quelle cose, ma i giustizieri della notte (Simona Ventura, Mara Venier e via dicendo - tutta gente separata, risposata o che passa da un amante all'altro) hanno fatto il loro lavoro e, sicuramente interpretando i sentimenti (?) della gente, hanno condannato e rimandato a casa il naufrago Aldo Busi, che comunque aveva già detto di volersene andare. Mamma Rai ha poi eseguito la sentenza, giustiziando il frocio di turno con l'esclusione da tutte le trasmissioni del palinsesto (fino a quando non avranno bisogno di qualcun altro che gli rianimi qualche programma che sta andando a fondo).
Comque viva l'Italia e consoliamoci con le belle immagini dei nostri ministri. In alto a destra quello delle pari opportunità Mara Carfagna.
E qui (www.youtube.com/watch?v=HvHxsIybbyU&feature=related) uno dei posti dove la musica incontra l'anima. E scusate se è poco.
TIM

1 commento:

  1. nell'allegro paesello dell'ipocrisia, questo è il minimo che uno si aspetti che succeda, tenuto conto che sono in tanti a credere che un tizio vestito di bianco con scarpette rosse sia in contatto diretto col Creatore....

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