martedì 24 agosto 2010

Ho scritto

Avevo preannunciato, anzi minacciato, che avrei parlato delle mie letture e scritture delle vacanze.
Per le letture vale il post precedente sull'Alligatore di Massimo Carlotto.
Per quanto riguarda la scrittura devo confessarvi di  essere rimasto un po' indientro. Non che non ne avessi e/o abbia voglia. Anzi. E' che sono rimasto bloccato quasi due mesi (sì, proprio due mesi!) sul finale di un racconto lungo, 10mila e più parole, a cui mancavano le paginette finali. Avevo in testa tutto: quello che facevano i personaggi, le parole, la frase finale ... e che non sapevo come farli muovere materialmente per la strada. Può sembrare stupido, ma decidere se il tizio va a destra o a sinistra e se fa prima una cosa o prima l'altra a volte mi mette in crisi. Così l'altra sera (diciamo pure notte) ho deciso e, balzando su dal mio candido lettino (parafrasando 'il' Guccini di cui foto e musica), ho preso carta e penna e ho buttato giù quello che mi sembrava il finale migliore. Ora il suddetto racconto riposa nelle mani fidate di un amico a cui ho chiesto di fare l'editing (e so che ce la metterà tutta), perché io, sinceramente, avrei solo incasinato la situazione a rivederlo per l'ennesima volta. Vi parlerò meglio del racconto (che non ha ancora un titolo definitivo, anzi non ce l'ha per niente) quando sarà pubblicato su I Racconti del Garage, che come forse saprete è il blog su cui sto pubblicando i vecchi e nuovi lavori, frutti sudati di una vita da scribacchino.
Ora finalmente potrò dedicarmi al continuazione di un altro raccontino, iniziato dopo Pasqua, prima della crisi da 'finale', che dovrebbe intitolarsi 'I guardiani dell'Universo', ma mi sa che come titolo esiste già, devo controllare. E' una cosa un po' strana di cui non vi anticipo niente, anche perché è ancora tutto in fieri.
E poi chissà, magari domani mi sveglierò e avrò in testa una storia tutta nuova, mi siederò a tavolino e la metterò su carta nel giro di qualche ora.
Si sa che la notte porta consiglio.
E questa la conoscevate?
TIM

3 commenti:

  1. Ti capisco, pure per me scrivere è piacere ma anche un po' (solo un po', eh!) stress...
    Però la soddisfazione di rileggere il racconto dopo aver messo la parola fine...

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  2. Grazie dei passaggi. Quasi quasi invece di rispondere ci faccio direttamente un post.
    Temistocle

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