sabato 1 settembre 2012

I racconti di Marco Vergerio: Derapare e.

Secondo racconto di Marco Vergerio: Derapare e..
Del primo racconto, Il dito, esiste anche quello che i sapienti e dotti amici di blog chiamano un prequel e che ha per titolo (ma guarda un po'!) Prima del dito. Il racconto narra di tutto ciò che accade prima del ritrovamento del dito; purtroppo non ho il testo e non posso quindi condividerlo con voi.
Anche se solo Nick ha lasciato un commento al primo testo, spero che comunque qualcuno di voi abbia letto (e apprezzato) il racconto.
Vi ricordo che le imprecisioni o imperfezioni grammaticale e stilistiche sono volute dall'autore, perciò le ho lasciate così com'erano.
E ora, ecco a voi:
Derapare e.

Quella gnocca non teneva molte distanze da un banco di supermarket, solo non aveva ne’ polistirolo ne’ plastica sottile trasparente. Frattaglie umane aperte al pubblico solo per chi fa lo scontrino.Avrei fatto un piccolo scontro anch’ io se solo la luce mi avesse colpito o l’ amica della nostra gnocca-macelleria-supershop mi avesse lasciato agire.
I.Franco come me era più interessato al sopraggiungere dellainsperata occasione che allo spessore culturale del soggetto:frattaglie o fighe di donna che fossero.mangiamose ‘npanino zozzo”è tardi franco ce ne andiamo! Pugnette!!!”Pugnette… pugnette a F proprio non andava a genio l’idea MASTURBAZIONE, troppo personale no, ci vuole un disinteressato rapporto carnale, come al supermarket quando compri il pollo in polistiroltrasparenteplastica.
Con questi quesiti ed altri ancora l’auto mangia il tempo più in fretta per coprire distanze…proprio non mi viene peggio di così: non c’e’di meglio che rapportarsi con se’ per avere solo quello che ti aspetti o è meglio sostenere posizioni a costo di essere un po’ fessi per farsi pagare da una provvidenza che non ha tempo. Credo che mi farò una sega, smetterò di bere, fumerò al massimo 7 o 8 marlboro al giorno cercherò lo spirito e farò respiri coscienti nell’ordine di UNO e DUE.
II.Non si può iniziare una storia dalla fine di una serata e non si deve tradire lo spirito franco di Franco, non più giovane per niente non più vecchio di me. Un uomo che nutra spirito liberale in un corpo carnalmente secco e ruvido nervoso ed incosciente avendone proprietà, soffre il peso della Zavorra delle Palle. Tutto ciò che questa notte ci da a vedere F e’ sicuramente lo spirito di fondo dell’affrontare la vita bassa e mistica dell’uomo con Zavorra oggi.
Pino diceva solo oscenità, era il suo modo per affrontare la totale perdita di contatto umano spirituale che da anni non raccontava storie al suo cervello di tubista. Al bar Sscicchinnnnniiiiiii di biccheri accompagnavano la solita musica ed il solito sottofondo:P.” Avresti dovuto vederla…io quelle proprio non le sopporto: frigide!!! Con la calza a rete il culo di fuori, fanno un sacco di versi, si truccano ore davanti allo specchio, scelgono i vestiti migliori le acconciature più sexy le scarpe da troia e poi alla fine della serata se ne vanno a casa e non la danno a nessuno. Ci darei io un bel colpo…TUM TUM TUM e se fa male devi stare zitta zitta che poi passa.”F.”…Sarà Pino ma non e’ che non te la danno solo a te?”P.” No no no e’ che non ci sono più le femmine di una volta guarda tua madre: quella si che e’ una donna come si deve, a proposito li fa ancora i pompini?”F” no pino da quando la tua ha abbassato i prezzi non ci va più nessuno e vaffanculo!”
Trangugiando calici e flute di oro frizzante l’inebrio sale a gas come nello stomaco pieno di antiche tartine del mezzogiorno.F” ieri ho pensato sul serio che il sesso non mi interessasse più.P” mi vuoi dire che sei omosessuale F. ? va che non c’e’ niente di male siamo nel 2001.”F”siamo nel 2002 e non sono gay ma temo che la mia testa stia prendendo il sopravvento sugli istinti. quel ragnetto di ieri che la faceva vedere mi ha dato un senso di ripugnante banalità…hai presente P. come andare a fare la spesa al banco della carne al carrefour, però senza polistirolo.”P” secondo me pensare non ha mai fatto troppo bene alla salute soprattutto per tipi come noi F. Bevi finché puoi fatti i cazzi tuoi non mettere il carro davanti ai buoi e lecca la figa!! Questi sono i principi per vivere onestamente nel pieno fondamento delle istituzioni.”Non c’era il viavai di sempre all’ “institutional bar” quel pomeriggio, ma era ancora presto, sicuramente in breve si sarebbe intravista qualche anima in pena atterrare e nel giro di un’ora,cosa che da queste parti può valere anche 3 o 4 drinks alla salute, la conversazione sarebbe stata matura.E’ curioso pensare come P e F avevano passato la loro esistenza fino a quel momento. Pochi studi fatti male tanto tempo passato a zonzo senza idee in testa. Niente facile mai cercare il difficile. Pomeriggi interi passati ad osservare auspici aironi nel deserto bassa in stato confusionale o quasi. Espressioni prese in prestito per giustificare l’altezza del proprio spirito di fronte a scelte e compromessi dei coetanei, o quasi, intorno.III.
Affaccendarsi per sopravvivere a P non andava proprio.Sarebbe quasi bello non avere nulla da fare ma sarebbe ancor più bello avere infinite possibilita’ di fare qualcosa!Io so’ agnorante - risata generale- non so fare niente: taglio tubi e fisso guarnizioni e sto attento a portare a casa la pelle tutte le sere da questa trappola di cantiere!”Che cazzo fai pino lavori o intrattieni la plebe con la tua cantilena di fesserie!!?”Capo cantiere Mazzetti. Ruvido stalliere corvo da guardia sfaticato gestore di ciurme di degradati pensieri costruttivi pratici e materiali che compongono la forza lavoro che traina la sopravvivenza del paese.”Coraggio, il geom. ha detto di abbattere quella traversa perché e’ storta. Non voglio sapere chi l’ha tirata su….solo tiratela giù prima di subito e prima che mi si rigiri lo stomaco e vi vomiti addosso tutta la bile che mi fate mangiare! Coraggio animali al lavoro!.”
Ambiente P. una mattina di un giorno uguale per tutti.Mi sono rotto i coglioni ora sul serio!” P con fare minaccioso guarda il cielo.”Me ne vado sono stufo di prenderlo in culo da questi quattro animali da cortile!”Un lampo.butta il casco a terra lo prende a calci Mazzetti grida , P più forte, uno alza le mani l’altro picchia più forte. Il cantiere schiamazza, il geom non c’e’ tantomeno l’ing. Pino prende il martello,quando qualcuno cerca di fermarlo lo sventurato capo cantiere e’ già a prendere ordini da belzebu’ in qualche appalto di fuoco e fiamme. Il buio. La sirena della polizia e dell’ambulanza in un paio di minuti-ore.IV.
Andiamo a trovarlo P, spesso,quando si può, gli portiamo rhum in bottiglie di plastica. Non ci racconta mai niente ma sappiamo che intrattiene rapporti sessuali via lettera e che conosce le peggiori ninfomani del paese senza averne mai toccata una, dice che quando questa storia sarà finita recupererà il tempo perduto con le piuù porche che si siano mai viste.Franco e’ diventato gay per davvero, non che prima non lo fosse, ma qualcosa in lui gli ha detto la strada da seguire…per fortuna non e’ diventato uno di quelli che ostentano la propria condizione, sculetta un po’ ma e’ più che dignitoso, non si vede molto in giro e nessuno tiene più contatti ……Un negroni cortesemente! tanto ghiaccio e tanto gin!

TIM

2 commenti:

  1. Ciao Temistocle, quanti complimenti! Grazie, in realtà come ben sai sono una bestia e i miei pseudo racconti sono, in realtà, delle bestialità.
    Non riesco a trovare la tua mail dal blog, se ti interessa ho altri racconti clamorosamente rifiutati da più e più concorsini di internet...

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  2. Carissimo anonimo, se tu fossi una bestia non avresti scritto cose come queste, specie Testa di tassista. Sono sicuramente disponibile a pubblicare altri tuoi lavori, basta che me li fai avere all'indirizzo tgnamaste88@gmail.com. Poi in pvt ci possiamo risentire con calma. Tuo devotissimo Temistocle

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