La casistica letteraria vuole che la maggior parte degli scrittori di grido e non, dichiarino che i loro lavori nascono in un attimo: un viso, un ricordo, un nome e scatta l'idea che si trasforma in breve storia che si traduce in plot che va a sfociare nel racconto/romanzo. Che sia vero? Bah, può essere.
Io che sono maligno per natura, spesse volte mi chiedo se il viso, il ricordo, il nome di cui sopra non abbiano la forma e il profumo di una carta da 200 euro abbinata ad una bolletta o ad una rata da pagare. E spesse volte, leggendo certe cose, la risposta è: sì.
Però poi penso: e chi sono io per giudicare uno che riesce con una ciofeca del genere a spillare qualche carta da 100 euro a un editore? Beato lui che ci riesce! (sì, ho deciso: io sono uno di quelli che vuole vedere il suo nome su un libro, ebook o di carta profumata; e se poi gli entrerà in tasca qualche soldino, si andrà a mangiare una pizza alla facciazza di chi fa il duro e puro!)
Questa premessa per dire che questo mio racconto breve nasce proprio da un ricordo tornato non so' neanche come alla memoria qualche tempo fa'.
Forse da un profumo di questa primavera che pare arrivi, poi s'ecclissa e poi torna. Come una primavera di tantissimi anni fa, quando coll'elastico rituale che teneva i libri andavo ancora al liceo e la mia natura (allora) romantica trasfigurava la realtà in sogno.
Così a quel tempo nacque un amore fulminante e, come ogni fulmine, di durata effimera, appena percettibile ai sensi. Ma, proprio come un fulmine che ti colpisce in pieno, bruciante e con dolorosi strascici.
Bene, spiegate le premesse vi lascio al mio racconto. Vorrei solo sottolineare il segno d'interpunzione finale, che non è un bruciante punto esclamativo, ma un più equilibrato punto fermo.
Buona lettura!
Scusa, ma te lo dovevo dire
Puttana.
TIM
Ahhhahhhahhh!
RispondiEliminaGrande! :D
Come direbbe il buon Totò: "peccato, l'ho sprecata così!"
EliminaCiao, passo per caso e rimango folgorata dalla capacità di sintesi del tuo racconto completo. Posso riutilizzarlo con davanti figlio di? anche se quel punto l' ho messo un po' fa.
RispondiEliminaVeronica
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EliminaBenvenuta sul mio blog. Spero che quest'incontro preluda ad altre visite da parte tua. Nel qual caso ti accorgerai che su questo blog si ritrovano, anche se non troppo spesso, un gruppo di "pazzi sprassolati un poco scemi" per citare il maestro Dalla nel suo 70esimo compleanno. Ma a volte, come ora, ci si diverte! Torna quando vuoi!
EliminaPerdincibacco, dopo cotanta gentilezza quando avrò qualcosa da dire non mancherò.
EliminaVeronica
io e la banda siamo sempre qui!
EliminaDirei un racconto Haiku! ^_^ La cosa che mi è piaciuta di più, devo essere sincero, è la descrizione del personaggio principale! :D
RispondiEliminaTi riferisci alla parte del ragazzino innamorato o dell'inc***oso scrittore fallito?
EliminaSei riuscito a strapparmi una risata :-)
RispondiEliminaallora per stasera posso andare a letto contento!
EliminaEcco, con racconti del genere non si rischiano errori di battitura o di sintassi, questo è poco, ma sicuro ^__^
RispondiEliminaPerò un cambio di interpunzione ti porta avanti o indietro di decenni! Grazie per la visita!
EliminaAh ah ah! Genio!
RispondiEliminaIl Moro
mi vengono così... e sono migliori di quelli su cui lavoro per mesi!
Eliminaah ah ah!! che bel racconto :))
RispondiEliminagrazie! ogni tanto ho anche io delle idee!
EliminaFacile anche scrivere un prequel...
RispondiEliminaLe Ragioni dell'Anima
Forse ha solo avuto buon gusto.
il tuo tocco da scrittore colto è graditissimo! In effetti ogni donna è un mistero... dentro, ma l'involucro è ben visibile a tutti.
EliminaCi sarà un sequel?
RispondiEliminacertamente! sto facendo ricerche accurate su certi ambienti segnalatimi da una del giro, un'intellettuale sessantottina che ha deciso di lasciare la penna e tenere... la piuma. Come prequel va benissimo quello di herr doctor Mana Bodhisattva sopra ricevuto. penso che alla fine ne uscirà un ebook, ma dovrò farne un serio editing.
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