martedì 17 dicembre 2013

In ascolto di Dio: leggiamo la Bibbia (prima parte)

La tua Parola, Signore, è lampada ai miei passi (Sal 118,105)
Oggi voglio proporvi un metodo di lettura della Bibbia * che si basa su un altro antichissimo ma anche attualissimo sistema, che ha fatto scoprire i segreti della Sacra Scrittura agli uomini saggi del passato e da' l'opportunità di farlo ancora oggi a noi. Parlo della Lectio Divina, che moltissime comunità e singoli credenti utilizzano per confrontarsi con la Parola di Dio.
Lo schema che vi do' (come d'altra parte la Lectio Divina) parte da alcuni presupposti.
Anzitutto noi crediamo che la Bibbia è la storia di un popolo e del suo rapporto con Dio; ma ha la caratteristica di essere... a due facce: è la narrazione dell'uomo che scopre Dio nella sua vita e in quella della sua gente; e allo stesso tempo sono le parole che Dio mette in bocca e nel cuore del credente per fargli raccontare quella stessa storia. Ecco perché quando ci mettiamo davanti ad un passo della Sacra Scrittura sappiamo che in quelle parole è Dio che ci parla.
Secondo presupposto. Spesso mi son fatto una domanda, e l'ho sentita fare a tanti: se Dio è il creatore dell'universo e quindi della terra tutta, perché dovremmo acoltare ciò che dice la Bibbia e trascurare quello che c'è invece scritto nei testi sacri delle altre religioni? Noi siamo forse superiori a loro o il nostro Dio è più bravo di quello degli altri?
Sicuramente il Dio dei cristiani è lo stesso di quello degli induisti o dei musulmani, se è vero che Dio è Uno e Tutto.
E per molto tempo non ho saputo dare una risposta chiara e, almeno per me, convincente. Poi ho incontrato questo pensiero di M.A. Omraam:
Dato che (alcuni) mettono l'accento sullo sviluppo dei centri spirituali (i chakra), in occidente si sente sempre più affermare che seguendo gli insegnamenti orientali si avanza meglio sul cammino della luce che non attenendosi alla tradizione giudaico-cristiana. Ebbene, non è affatto così. Si possono ottenere gli stessi risultati seguendo la tradizione giudaico-cristiana, in cui si contano innumerevoli santi, grandi Maestri e Iniziati. Studiando e meditando l'Antico e il Nuovo Testamento, quanti mistici, filosofi, pensatori e artisti hanno creato una cultura che può nutrire gli occidentali altrettanto bene, se non addirittura meglio, di altre tradizioni che sono loro estranee. I cristiani possono trovare nella Bibbia e in tutte le opere ad essa ispirate ciò di cui hanno bisogno per la propria realizzazione spirituale. È perché non l'hanno approfondita che vanno a cercare altrove. E poi si vantano di seguire un insegnamento orientale... che a sua volta non viene approfondito!
... e ho capito che Dio parla a noi occidentali attraverso questi 72 libri nello stesso modo in cui parla agli orientali attraverso i testi sacri induisti, taoisti, ecc. Come dire: ad ognuno il suo! E ognuno è libero di riferirsi a qualsiavoglia scrittura, perché tanto è sempe lo stesso Dio che parla.
Chiariti questi due punti, per me importanti, veniamo a questo metodo di lettura.
Per praticarlo basta armarsi di una Bibbia (una qualsiasi, quella che normalmente si usa), di carta e penna (se si vuole) e di un po' di tempo e pazienza.
Oltre, naturalmente, della voglia di farlo.
Cominciamo.
  1. Scelgo un posto dove nessuno può disturbarmi per almeno una mezz'oretta; ma chi ci riesce può farlo anche sul tram o sul treno, non importa il luogo esteriore ma quello interiore.
  2. Prendo la mia Bibbia (spero che ognuno di voi abbia una Bibbia propria o comunque nella propria disponibilità, altrimenti che cristiani saremmo!) e scelgo il passo da leggere. Può essere un testo che mi piace molto o che mi ha colpito l'ultima volta che l'ho letto. O posso decidere di leggere un libro intero e quindi cominciare dal primo versetto. O, ancora, come si usa fare in molte comunità, aprire la Bibbia a caso e leggere. In questo caso si potrebbe porre una domanda a Dio e con questo sistema cercare una risposta.
  3. Faccio qualche istante di silenzio e preghiera, in cui chiedo al Signore che illumini la mia mente e il mio cuore per accogliere al meglio al sua parola.
  4. A questo punto leggo il passo, anche più di una volta, fino a quando sono certo di aver capito quello che ho letto.  Spesso, infatti, si tratta di brani così conosciuti, ascoltati tantissime volte, che automaticamente penso già alla conclusione e non riescoa cogliere la novità che il testo si porta sicuramente dietro. Se leggo adesso un brano della Bibbia che ho già letto una settimana fa, Dio mi parla nuovamente adesso, non fa una replica di quello della settmana scorsa! Il brano deve essere completo, avere un senso: se cioè si tratta di un fatto della vita di Gesù devo leggerlo per intero, non posso farlo a metà. Man mano che capisco quel che c'è scritto, mi appunto qualche semplice pensiero sul mio quaderno.
  5. Cerco, con la stessa Bibbia che ho in mano, di farmi un'idea del contesto storico in cui quel passo è stato scritto e di ciò di cui parla. Una qualsiasi Bibbia avrà un'introduzione ad ogni libro e delle note a pie' di pagina che mi possono aiutare. Anche ora segno su carta ciò che ho capito.
  6. Poiché uno dei principi più importanti della Scrittura è che la Bibbia si spiega con... la Bibbia, cerco tutti i riferimenti biblici che trovo ai bordi del testo (o nelle note in basso) e li leggo. Sono i passi in cui quello stesso concetto spirituale o culturale o quello stesso personaggio sono stati trattati in altri libri. Posso segnarmi i versetti sul mio quaderno o cercare di ricordarli. Es.: sto leggendo il vangelo di Giovanni, cap. 17, versetto 17:
    Consacrali nella verità. La tua parola è verità. (Gv 17,17)
    La mia Bibbia mi rimanda a diversi versetti, tra cui uno che dice:

    Dopo aver santificato le vostre anime con l'obbedienza alla verità, per amarvi sinceramente come fratelli, amatevi intensamente di vero cuore, gli uni gli altri. (1Pt 1,22)
    Anche senza andare troppo in la' (sto facendo solo un esempio) capisco che la Parola di Dio è verità e che possiamo santificare le nostre vite leggendo e mettendo in pratica la Parola che trovo nella Bibbia. E, ancora, che la Parola di Dio ci spinge ad amarci intensamente di vero amore. Posso poi andare a leggere qualche versetto di riferimento che può venirmi in mente lì per lì. Questo 'lavoro' serve anche ad imparare sempre più passi della Bibbia, anche quelli sconosciuti. Ecco: semplicemente da un riferimento, mi si sono chiariti due versetti e mi è stata rivelata una grande verità.
  7. Una volta fatto questo, cerco di capire il concetto di fondo, la verità che Dio vuole trasmettere attraverso quel passo.
  8. Quindi, in spirito di preghiera, anzitutto ringrazio Dio perché ha voluto parlarmi; poi confronto quel che ho appreso con la mia vita e cerco di interrogarmi se la mia esistenza è al passo con quel che mi è stato detto o devo fare ancora tanta strada. Presento così al Signore la mia esistenza e gli chiedo di suggerirmi quel che devo fare per essere consapevole e coerente con quel che ho letto. Termino questo momento di ascolto della Parola ancora ringraziando Dio per avermi tenuto amorevolmente a colloquio con Lui per questo tempo e per quello che ha voluto rivelarmi sulla mia vita.
Ecco, in breve, i momenti di questo metodo di lettura della Bibbia. 
Vi invito a provarlo e a farmi sapere se vi sembra semplice, se c'è qualcosa che non è chiaro e quant altro.
La prossima volta sceglierò un brano e, usando questo metodo, ne farò una lettura. Se vorrete suggerirmi un testo che vi piace, sarò ben lieto di accontentarvi.

Juan Segundo

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* Vi lascio il riferimento ad un sito che trovo molto ben fatto e che io stesso uso tutte le volte che devo consultare la Bibbia. Troverete, oltre ai testi completi della Bibbia nelle varie traduzioni (cattolica e protestante), anche la possibilità di fare una ricerca su singole parole, singoli versetti, un dizionario bibblico, la spiegazione di passi difficili e moltiossime altre cose interessanti. Il sito è questo.

2 commenti:

  1. In effetti la Bibbia è una lettura che può indurre in errore, se fatta in modo superficiale, o anche apparire noiosa. Credo che sia questo il motivo per cui molta gente preferisce sentirla spiegata dal sacerdote durante l'omelia. Ho letto diverse volte la Bibbia da solo, ma con un approccio forse troppo critico, per così dire. Devo provare seguendo il metodo del tuo ottalogo.

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    1. Questo 'metodo' può apparire sulle prime farraginoso o complicato, ma una volta che si comincia a praticare ci si accorge che è molto semplice e chiaro; e che si può seguire senz stare a controllare ogni momento l'ottalogo (!). Naturalmente ognuno può adattarlo alle proprie esigenze (anche di tempo); l'importante è che si tengano presenti i presupposti: la bibbia è parola di Dio e si può comprendere solo... con la bibbia!

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