martedì 11 settembre 2012

Provocazioni bastarde



(qui)
ma che inventiva 'st'architetto! 
Avrete capito dai post diradati e dalla scarsa frequentazione dei vostri blog che in questi giorni sono impegnato col lavoro, che è tanto tanto tanto (e per fortuna!). Ma è anche un po' di stanchezza del blog, mancanza di stimoli (ne parlavamo con un amico vicino di cella in questi giorni); e vorrei fare qualcosa di diverso.
Mah! ci penserò.
Intano, per non perdere l'abitudine, ieri sera con Atom heart mother nelle orecchie e il tablet sulle ginocchia ho buttato giù qualche appunto. Perciò eccovi queste piccole  provocazioni bastarde.


- Attenzione! Quelle che seguono sono solo provocazioni,
quindi idee fuori dalla realtà fattuale, morale, giuridica. -

E partiamo.
* Per un anno mettere a disposizione di italiani senza lavoro i posti attualmente occupati dagli stranieri. In tutti i campi, dalle aziende alle cooperative, dallo spettacolo allo sport. In questo modo potremmo vedere (tra l'altro) quanti italiani vogliono veramente lavorare.
* Obbligare le aziende che chiudono gli stabilimenti in Italia, per portare la produzione all'estero, a dare la possibilità agli operai licenziati di trasferirsi nel nuovo luogo di lavoro. Naturalmente con lo stesso trattamento economico.
* In altenativa le aziende dovranno dare al lavoratore licenziato la differenza tra lo stipendio in precedenza da lui percepito e quello dato all'operaio indigeno nuovo assunto.
L'esercito circondi tutti i quartieri a rischio, tipo Scampia, lo Zen, le varie borgate romane, i paesi calabresi e siciliani dove la mafia è padrona, impedendo a chiunque di uscire. Poi fornisca potenti armi a camorristi, mafiosi, e malavitosi vari presenti, fino a che non si siano eliminati tutti a vicenda. Alla fine, i sopravvissuti saranno arrestati.
* Dicevo, in un altro post, che Bossi ha ragione. Non mi fraintendete, non mi voglio trasformare in un qualche omino tutto verde, dalla canotta alla mutanda (tranne che ne portafoglio), o in stile Avatar. Però mentre ero in vacanza al mare, un mesetto fa', pensavo che da noi in Calabria abbiamo coste e spiagge sicuramente anche più belle che le varie riviere adriatiche o la Liguria o la Toscana; provare per credere! Chi c'è stato lo sa. Ma sa' anche che se davanti alla bellezza della natura volesse fermarsi qualche giorno in vacanza, troverebbe... il nulla: non un albergo, non un ristorante. Farebbe km e km senza trovare un minimo di accoglienza. Naturalmente sto parlando in generale, ma tranne che per qualche zona più fortunata (e operosa) il niente caratterizza la realtà turistica calabrese. E lo stesso si può dire della nostra parte montana: boschi e foreste bellissimi (quando gli operai forestali non gli danno fuoco per raggiungere, con l'opera di spegnimento degli incendi, il minimo dei giorni lavorativi che gli garantisca lo stipendio tutto l'anno); la possibiltà, vista la vicinanza mare-montagna, di dormire sui monti e scendere in meno di mezz'ora d'auto al mare. Ma in Calabria, no. Per qualche oscuro (ma non troppo) mistero non è così. Le poche strutture ricettive (escluse, ripeto, poche oasi felici) risultano spesso molto approssimative e inadeguate ad un turismo non dico d'élite, ma anche semplicemente popolare. E allora ha ragione Bossi quando dice che la Calabria non è Italia, non ha la capacità (o la voglia!) di crescere di altre popolazioni regionali. Anni fa un paese calabrese ricevette un grosso finanziamento dalla Comunità Europea per la costruzione di infrastrutture che avrebbero portato crescita economica per mezzo del turismo. Ebbene, i soldi furono rifiutati perché il turismo avrebbe portato... droga e prostituzione! Questa, mi sia permesso di dire da calabrese che ha vissuto 40 anni in quella terra, non è Italia! Si potrebbe proporre a tutta questa gente di chiedere la nazionalità greca o albanese o, vista la vicinanza, di qualche paese africano. Non perché quest paesi siano in qualche modo inferiori agli altri, ma solo per una contiguità geografica. Eppure com'ero orgoglioso di far parte della Magna Grecia e di essere quindi erede di tutta la tradizione culturale ellenistica!
* Facebook sta diventando una piazza per proclami di scazzati (a cominciare da me) e annunci di scoppiati (fatte le debite riserve). Perciò la cosa migliore mi sembra quella di chiudere il profilo; in alternativa potrei lasciarlo e usarlo solo per segnalare i post del blog.
Sull'11 settembre, preferisco non dire niente. Sicuramente, oggi, si dirà tutto e il contrario di tutto. 
Ci sarebbero altre provocazioni ancora più bastarde, ma rischierei l'incriminazione e/o la chiusura del blog.
Perciò, buona giornata e buon lavoro!

TIM

14 commenti:

  1. Per lo meno in Calabria hanno rifiutato i soldi della comunità europea. In altre regioni li avrebbero presi, se li sarebbero intascati, e non avrebbero comunque fatto nulla, se non qualche mezza cattedrale nel deserto per dimostrare una falsa "buona intenzione".

    Quanto a FB... come dico sempre, è un mezzo. Ognuno ha l'opportunità di usarlo come crede. Molti ne abusano, altri si barcamenano. Se non ti serve, non ne senti la necessità, a che pro tenere in piedi il tuo angolo di piazza? Come avrai notato, su FB ci sono solo perché fa da specchio ai miei tweet e ai miei post sul blog. Di rado mi metto a chiacchierare in piazza. Ecco... lo uso anche per mantenere i contatti con amici lontani, rigorosamente via mail, perché la chat di FB sucks a lot! (aka fa cagare!). ^_^

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    1. Abbiamo scambiato qualche idea tempo fa in pvt e vedo che le cose non sono cambiate. Volevo, come ti dicevo, rivedere anche la posizione del blog. Ma su quella ci devo riflettere bene.

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  2. Grande Tim!
    Anche quando appari per post sintetici, becchi sempre gli argomenti: tutti e azzeccati.
    Me gusta e rispondo pure a punti ( i punti servono sempre )!

    - Italiani a raccogliere pomodori? Forse prima non ce li vedevo, ma ora forse forse...
    Io ci andrei volentieri. Però pensandoci, secondo te loro assumerebbero un italiano
    dandogli lo stipendio reale che dovrebbe percepire? Se la risposta è no, un italiano,
    accetterebbe il lavoro per due soldi?
    - Ottimo! In Italia ci sono troppe tasse. Ecco perchè l' Alcoa decise anni fa di terminare
    l' avventura con la sede a Portovesme: si vede ci rimetteva ( e ricordiamo che prima era in mano a 3-4 enti PUBBLICI !
    - ahahah quella dell' esercito è un' idea nuova. Sarà da provare?
    - Sul Sud, non fa una piega. Però vedi ad esempio qui in Sardegna, il litorale cagliaritano
    del Poetto: ho visto foto di venti anni fa, non c'era quasi nulla, la spiaggia era bianchissima,
    morbida, il mare cristallino... Ora invece è pieno di servizi, stabilimenti ( messi ora a norma ), ristoranti, hotel, tutto perfetto! MA.... il mare fa CAGARE, giallo, pieno di olio delle navi, la sabbia è dura come l' alsfalto in alcuni punti, e in altri invece è scura, brutta,
    sembra TERRA! Ecco perchè mi auguro che nelle zone di Villasimius o altre ancora poco "contaminate", rimangano così.
    In Italia ci sono solo due possibilità: o non ci sono servizi e i posti sono spettacolari
    ( ad esempio qui, la maggior parte dei posti in Sardegna ),
    oppure è pieno di servizi, sul mare, dentro al mare, ma col paesaggio e ambiente completamente distrutto.

    FACCIALIBRO!!
    Sì, è un mezzo potentissimo per spargere notizie e notiziotte. Veloce, con un "condividi" tutti sanno che un parlamentare prende 40mila euro di pensione al mese .... ma.. il tutto finisce LI'.
    Se ci fai caso, è tutto fumo e niente arrosto.
    Rimane l' utilità di comunicare con persone lontane in tempo reale.
    Ma già c'era negli anni '90: vedi msn o chat irc.

    Buon lavoro a te Tim!!
    Fatti più vivo di un serpente!! :D

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    1. Certo si parte dal presupposto che anche i non italiani prendano uno stipendio "a regola" anche se poi non è così. In caso contrario bisognerebbe fare di tutto perché il lavoro nero finisca di ammorbare l'Italia. Ma penso di non sbagliare se dico che anche oggi molti italiani si rifiuterebbero di fare i lavori degli stranieri.

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  3. Un po' di provocazioni ogni tanto ci stanno bene, anche se tali resteranno perché, ahimé, le tue le vedo poco praticabili... Prova a proporle a Grillo ;-)

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    1. Sono provocazioni e per questo per niente praticabili. Un po' perché alcune sarebbero illegale, un po' perché non penso che gli italiani accetterebbero alcuni lavori, visto che finora non l'hanno fatto. Quanto a Grillo... mah, penso che da auqndo non fa più il comico (per quanto satirico) non abbia ancora deciso cosa farà da grande!

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  4. Sì, diciamo che su molte cose sarei piuttosto d'accordo. Tra blog, facebook, twitter e instagram mi sa che si può iniziare a pensare di chiudere qualcosa, in effetti :)

    Simone

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    1. La troppa offerta provoca alla fine dispersione , in tutti i casi. Infondo il tempo da dedicare alla rete è sempre quello e sarebbe inutile dividerlo in tante cose col rischio di non fare bene niente.

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  5. Quando.ti ci metti tiri fuori cose divertenti e su cui rifletterci al tempo stesso.
    Diciamo che hai tirato fuori le varie contradizioni italiane,specie sul lavoro e sulla voglia di lavorare.

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    1. Diciamo che se in questi ultimi anni gli italiani avessero avuto veramente voglia di lavorare, avrebbero lavorato di più e avrebbero difeso meglio il proprio lavoro, perché è finito il tempo che Berta filava e alla fine le cose si risolvevano in qualche modo (leggi incentivi alla Fiat, soldi a pioggia al Sud, copertura dei bilanci in rosso delle ASL e via dicendo).

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  6. Quella di fess-buc è cosa buona e giusta ;)

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    1. Ci sto pensando seriamente. Per ora lo userò solo per segnalare i miei post. Fatti sentire presto sul blog!

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  7. Mi sono piaciute molto le tue provocazioni!
    Soprattutto quella sulla Calabria, che in Sicilia è lo stesso. Facciamo sempre questo discorso con mio marito ogni volta che ci spostiamo. La prima cosa che NON attira i turisti è la mancanza di indicazioni stradali!! Ma se non so io da che lato è Agrigento (per dire), perché lo dovrebbe sapere un tursita che viene qui e si affitta la macchina per farsi il giro coast to coast (potrebbe vedere posti di mare fantastici - ho messo qualche foto su fb e sul blog, a proposito)...e poi si perde in mezzo a strade schifose senza uno straccio di indicazione, in mezzo al nulla di certe zone siciliane?
    Qui, come in Calabria, c'è un mare spettacolare quasi dappertutto (e intendo mare che ha non molto da invidiare al mare caraibico), eppure i posti più belli sono ben poco turistici... o perché non c'è l'accesso al mare (tipo sulla costa CT-ME), o perché, come hai detto bene tu, non ci sono strutture ricettive decenti o non ci sono treni o altri mezzi che portano lì.
    Potrei continuare un altro po', ma devo andare... :)
    Ciao!

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    1. Conosco anche la situazione della Sicilia. Ho fatto la specializzazione a Messina e un paio di volte sono stato a Erice per un conferenza, quindi so' che non esistono cartelli indicatori da quelle parti. Abbiamo dovuto attraversare Palermo per andare a prendere l'autostrada (ti parlo di 25 anni fa) a naso, come suol dirsi. In Sicilia la situazione è, per quanto possibile, peggiore, perché è una regione statuto autonomo e quindi può gestirsi i soldi dei tributi come vuole, quindi non ha scusanti che i soldi non arrivano!

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