martedì 5 novembre 2013

Essi vivono: i defunti



"Al di là dei sogni": un bellissimo film!
A mente fredda, o a bocce ferme, dite come vi pare ma il significato è sempre quello.
Vuol dire che finché un avvenimento è in corso, bollente, tutti dicono tutto e il contrario di tutto e alla fine nessuno riflette su niente.
Ecco perché ho preferito aspettare ad oggi per proporvi qualche riflessione sulla morte, anzi sui morti, cioè quelli di noi che hanno superato il velo del tempo e dello spazio e ora vivono nella realtà, in una dimensione altra dalla nostra, più... reale, perché supera le barriere della parziale realtà che noi possiamo vedere e toccare. 
In questo momento non affronterò il discorso morte/vita, che invece vorrei riprendere con più calma in un altro post.
Devo però premette obbligatoriamente che credo in una vita dell'uomo dopo la morte e in una reincarnazione di quella parte dell'uomo che chiamo spirito.
Infatti per corpo intendo la parte di noi che è comune alle altre specie viventi (piante, animali), composta di minerali e altre sostanze che permettono il funzionamento, appunto, del corpo. Intendo anima quando parlo di quella parte dell'uomo che ha coscienza di se stesso e che conosce attraverso i sensi ciò che gli sta attorno; essa è la parte di spirito che si incarna. Quando dico spirito, quindi, voglio intendere quella parte di noi che si rapporta con le realtà esterne ed è capace di vedere anche al di là di ciò che si vede e si tocca con i sensi, fino a poter raggiungere, anche in vita, quella parte di realtà che si trova oltre il mondo fisico; tutto ciò proprio perché lo spirito umano è parte dello spirito universale, del Tutto cosmico. In sintesi, con una buona approssimazione, ciò che intende l'antroposofia (ma su questo ritorneremo sicuramente). 
Vi lascio ora alle due riflessioni di cui vi parlavo.
Penso non ci sia bisogno di commento da parte mia.
Vi invito solo a leggere con animo libero, vuoto cioè dalle idee che ci portiamo dentro, per avere la possibilità, dopo, di confrontare i passi con ciò in cui crediamo.
Vi auguro una buona lettura e una sana riflessione!

Facilitiamo la vita dei nostri cari che hanno passato la soglia della morte se riusciamo ad adattarci realmente al nostro destino e a pensare al defunto sapendo che la sapienza che regna nel mondo ha voluto prenderlo con sé nel momento giusto, perché essa ha bisogno di lui in un campo dell’esistenza diverso da quello che era qui nella sua vita terrena.
Noi impariamo a poco a poco a sapere che i morti non sono morti, sono passati solamente a un altro campo di azione; essi operano insieme a noi in quello che noi compiamo. (Rudolf Steiner)

Lasciate che i morti partano tranquillamente, non tratteneteli col vostro dolore e la vostra sofferenza. Pregate per loro, inviate loro il vostro amore, pensate che si liberino e si elevino sempre più nella luce. Se li amate veramente, sappiate che sarete un giorno con loro. Questa è la verità. Là dove è il vostro amore, là un giorno sarete anche voi. Per incontrare nuovamente quell'essere là dove si trova ora, l'unico mezzo infallibile consiste nel fare lo sforzo di coltivare le stesse qualità che si sentivano e si apprezzavano in lui quando era in vita. Se volete veramente ritrovare un essere a voi caro, non avete altra soluzione che cercarlo attraverso le sue virtù, perché un tale incontro può verificarsi soltanto per la legge di affinità. Sviluppando le sue stesse qualità, ritroverete il suo spirito, che è realmente quell'essere. (Omraam)


... Se sei consapevole di esistere, allora... esisti

 Tim /Juan Segundo

12 commenti:

  1. E' un argomento così vasto e senza certezze, che da una parte è bello discuterne, dall' altro si finisce per litigare a causa di chi sostiene che la sua idea sia quella VERA
    ( vale per le religioni e vale per chi le nega sino al midollo ).
    Noi siamo in un mondo tridimensionale, ma gli scienziati sostengono che esistano
    mondo anche di quattro, cinque, sei dimensioni. Ma noi, non vedendoli, non li comprendiamo.

    E' un pò come la storiella del "punto di vista":
    un punto è su un foglio. Si avvicina una penna e dice "Il mondo è in tre dimensioni!".
    Il punto, che è bidimensionale, non ci crede. Nega. Ed etichetta bugiarda la penna.
    La penna se ne va dicendo "Che tizio idiota". D' improvviso sente una voce
    "Ciao, lo sai che esiste una quarta dimensione? Io vivo lì".
    Lei non ci crede, ride, e va via.

    P.S.
    la penna non ero io!! ahahahaha

    Alla fine, comunque, ognuno sostiene che ciò che pensa sia la verità.
    A me ad esempio mi è sorto un dubbio con gli anni ( non so se ce l' hai anche te ).
    Dicono che Dio sia buono e premi i buoni. Vabé,.. ammettendo che esista, e vedendo
    che muoiono a 100 anni tutte le persone cattive, mentre le persone buone spesso
    muoiono quando sono ancora bambini, mi chiedo,...
    e se Dio esistesse e fosse CATTIVO ?
    A quel punto tutte le sicurezze svanirebbero.
    Ecco perché penso che non bisogna vivere di credenze, altrimenti le nostre aspettative
    crollerebbero se verificassimo il contrario.

    Bisogna vivere secondo ciò che ci dice la nostra coscienza.

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    1. Beh, se la credenza è quella che troviamo dentro di noi, seguendo il tuo ragionamento a questo punto anche questa avrebbe ragione di esistere! come dici tu, le ipotesi su questo argomento sono infinite e ognuno può divertirsi a crearne di sempre più strambe. Come diceva Neal Walsh (se proprio non vogliamo scomodare la bibbia), Dio lascia libero l'uomo davanti alle cose da fare, ed è l'uomo che fa le sue scelte: non esiste così una punizione o un premio, ma semplicemente ognuno raccoglie ciò che ha seminato. Il fatto che muoiono vecchi che sono stati cattivi e viceversa, penso che il fatto di morire in tarda età non sia legato all'aver vissuto bene o male. sono cose che capitano e sono eclatanti, ma nella maggior parte dei casi, mi sembra, morire ad un'età piuttosto che ad un'altra non è legato all'aspetto morale. Rita Levi Montalcini è sempre stata una donna di altissimo profilo ed è morta ultracentenaria...

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    2. Daniele, in effetti noi viviamo da sempre in un mondo quadridimensionale solo che non ci facciamo caso. Anche il tempo è una dimensione (e non la vediamo) e bisogna tenerne conto. Per cui le teorie sul multiverso hanno fondamenti che non sono poi così lontani dalle nostre possibilità di comprensione. Se siamo in grado di comprendere il tempo e di misurarlo, pur non potendolo vedere e toccare, allora... tutto è possibile! ^_^

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    3. Ecco Tim, dovrebbe sempre esistere il motto che hai scritto
      "ognuno raccoglie ciò che ha seminato", senza che ogni credente faccia pesare
      la scelta differente ad un non credente o a un credente di diversa
      confessione religiosa.
      Forse la Montalcini era cattiva dentro? Penso di no.. :o
      Beh, meno male però che non vale sempre quel mio ragionamento!

      Sì sì Glauco e parlo anche delle teorie sulla meccanica quantistica dove
      si dà ipotesi che esistano diverse dimensioni e persino diversi universi.
      Diciamo che la storia della penna ( che non sono io ) è la storia della vita:
      tutti hanno ragione e tutti hanno torto.
      E meno male che tutto è possibile! :D

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  2. C'è poco da fare, questo è l'ARGOMENTO per eccellenza, quello che farebbe la differenza se solo si avesse una certezza in merito. Purtroppo da un punto di vista prettamente materiale ancora non siamo stati in grado di capire se davvero possa esistere qualcosa dopo la morte, per contro le evidenze scientifiche lasciano davvero pensare che dopo non ci sia nulla...
    Io, pur essendo un credente (ma eretico) ho sempre difficoltà a immaginare una vita che si prolunga dopo il decesso... :-(

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    1. Ti definisci credente "eretico". Ma eretico rispetto a cosa o a chi? non c'è, a mio modo di vedere, un modo di credere giusto e uno sbagliato, quando il credere è frutto della propria coscienza. È chi ha interesse (di qualsiasi tipo) a imporre la propria idea che cea ereteici. E per il semplice fatto di marchiare come tali delle persone, penso siano fuori dal mondo, almeno dal mio. Non credo che la scienza possa dirmi in cosa credere e in cosa no. Come sai esiste, ad esempio, una geometria euclidea e una no. Si è deciso di scegliere quella euclidea e su questa fondare ogni cosa. E se un giorno qualcuno avesse deciso per l'altra? dovremmo dire che tutti i postulati (i postulati non sono dimostrabili, per definizione!) sono sbagliati e accettare gli altri. Come vedi nessuno e niente può entrare nella mia/tua/sua coscienza e dire: il tuo dio non esiste, quello che credi sono solo fesserie. Se poi vogliamo parlare della religione, allora il discorso cambia, lì siamo su un piano puramente umano. Tanto è vero che quando chi non crede non sa cosa rispondere alle osservazioni sulla fede, si rifugia ne: ma la chiesa cattolica ha avuto l'inquisizione, ma i mussulmani segregano le donne, ma... . Ripeto: è un altro discorso.

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  3. Ti dirò che io sono piuttosto scettico sul fatto che per la nostra essenza (lo spirito) la vita continui anche dopo la fine del nostro corpo. I motivi sono tanti ma... bè, non sono convinto che il corpo sia solo un bozzolo da cui poi, un giorno, lo spirito possa uscire come fosse una farfalla.
    Ammetto inoltre che non credo che noi si sia tanto diversi dagli animali (e perché no, dalle piante). Credo che anche loro abbiano uno spirito, e una coscienza di sè. Semplicemente non siamo in grado di comprenderla perché, in fondo, noi siamo troppo diversi. Ma come si può credere che un cane non abbia uno spirito, o un gatto, o un pappagallo, o un delfino... e se loro ce l'hanno, perché allora una formica non dovrebbe averlo? Poi ho visto delle cose, recentemente, che mi hanno fatto riflettere anche sul mondo vegetale. Ho visto un video in cui due piante della stessa specie (fagioli se non ricordo male) erano state messe agli antipodi di un medesimo ambiente, come esperimento scientifico. Lasciate da sole per un lungo periodo, ma inquadrate costantemente da una telecamera... ecco, è saltato fuori che, lentissimamente, le due piante si sono avvicinate l'una all'altra! Se non avessero una forma di coscienza, come potremmo spiegare questa necessità di "compagnia"?

    E' complicato... a ogni modo mi spaventa il fatto di continuare a esistere dopo la morte, così come mi spaventa la morte. Probabilmente mi basta una sola vita, chissà, ma una volta dall'altra parte, potrei ricredermi... ^_^

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    1. Ho semplificato e di molto quando ho parlato di anima, spirito, corpo. D'altra parte penso ci siano più difficoltà a parlare di queste cose che non a stabilire un'eventuale esistenza di dio. Sull'esistere dopo la morte... dice il poeta: lo scopriremo solo vivendo! Esistono centinaia di testi su esperienze di canalizzazioni di spiriti guida o maestri ascesi che possono essere una bufala o veri (nessuno ne può essere sicuro). Io ho esperienza diretta di alcuni di essi e su questo baso la mia idea ed è da qui che è nato anche il 'nuovo' blog: io sono sempre stato uno che se non vede non crede... e ora ho visto coi miei occhi e ho creduto (non nel senso che ho ricevuto io questi messaggi!). Ma con ciò non voglio dire: adesso tutti devono credere! Io porto solo la mia esperienza. Domani spero di postare proprio uno di questi 'messaggi' da parte si entità celesti.

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  4. ogni volta che ho bisogno di rivedere qualcuno che non c'è più prendo una foto e parlo gli racconto i miei pensieri le mie ansie e le mie gioie il discorso dura un po' poi saluto e quasi sempre mi capita tra le mani qualcosa che quella persona usava spesso, un profumo che usava o un colore, e so che mi ha ascoltata. Non so se li incontrerò ancora e se li riconoscerò il vangelo della scorsa settimana parlava di comunione di anime con un solo intento, quello di oggi parlava di persone che non tornano perché diventano angeli, non so come funziona mi piace pensare che sono ancora con me. carmen

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  5. benvenuta Carmen! Alle tue domande penso che nessuno abbia una risposta, se non ipotesi che vengono dalla fede di ognuno.Io ti posso dire quello che ho maturato in questi anni di ricerca personali e letture; ma non pretendo di avere la verità in tasca. Gli angeli, in quanto angeli, sono esseri che non hanno mai avuto un corpo fisico, come il nostro, ma condividono con noi la parte spirituale: sono i 'puri spiriti' di cui parlano tantissime tradizioni religiose. Tutto ciò che esiste e di cui abbiamo coscienza e conoscenza è "Uno", l'"Unità", diciamo pure: Dio. Perciò anche noi facciamo parte di questo tutto; siamo una scintilla di Dio. Penso che leanime delle persone defunte, quando hanno raggiunto un certo grado di perfezione al termine delle loro reincarnazioni, possono diventare maestri proprio con la guida degli angeli. Sono quegli spiriti guida di cui spesso sentiamo parlare e che, penso, tu conosci sicuramete per altre vie. E si manifestano a noi proprio attraverso quegli oggetti, quei segni, che li hanno accomunati a noi nel loro cammino terrestre.

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  6. Mi hai fatto venire una gran voglia di rivedere quel bel film... per il resto, non ho certezze, ma spero che, in qualche modo, lo spirito continui a vivere... forse perché ho troppa paura di non rivedere mai più le persone care quando se ne andranno e quelle che se ne sono già andate.

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    1. ritengo che con quelle persone restiamo sempre in contatto. è importante che già in questa vita si intraprenda un cammino di consapevolezza che ci porti a capire che viviamo in una dimensione unica, qui come di là, una dimensione che trascende l'amore o la confidenza, ma che ci pone entrambi in un mondo che è 'gia' oltre il velo del tempo e dello spazio.

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