venerdì 28 febbraio 2014

Oltre il velo di Maya, ovvero: vivi la tua vita!

Una delle grandi conquiste, spirituali ma anche scientifiche, dell'uomo contemporaneo è l'aver compreso che la realtà non è e non può essere limitata solo a ciò che si vede e si tocca. Non solo, ma che la realtà vera, quella che da' senso al nostro esistere, non è quella che abbiamo sotto gli occhi.
La nostra vita, cioé, non sarebbe che un'illusione della realtà reale.
Universalmente si parla di questa realtà invisibile come di ciò che sta oltre il velo, sottintendendo il velo di Maya. In sintesi, è la nostra vita ad essere il velo.

Oggi, ancora una volta con l'aiuto di un articolo apparso su Visione Alchemica, cerchiamo di approfondire l'argomento da un punto di vista particolare, quello di Vincenzo Bilotta.
(I brani e le parole in corsivo sono mie sottolineature)

OLTRE IL VELO DI MAYA

Maya è un termine comunemente usato nel buddismo e nello yoga per indicare l’illusione, lo stato di sogno nel quale la maggior parte delle persone oggi vive. Uno dei film che ne parla chiaramente è MATRIX, un film bello sotto diversi punti di vista. Se si vuole l’azione, contornata da tanti effetti speciali, c’è, ma se si hanno OCCHI PER VEDERE E ORECCHIE PER SENTIRE si trovano diversi spunti evolutivi e dei validi strumenti per il lavoro su di Se.

Cos’è la realtà? O, meglio, qual’è la realtà? E’ reale ciò che viviamo ogni giorno o è solo una materializzazione delle nostre forme pensiero che creano un ambiente idoneo a vivere ciò che sembrerebbe essere inizialmente solo il frutto delle nostre fantasie? Molti vivono in uno stato di sonnambulismo che li porta a pensare e ad agire da semplici macchine programmate dall’alto (Tv, scuole, chiese, genitori, amici, attori, partner) e questo è ormai cosa risaputa e scontata.

Per fortuna già molte persone VIVONO in maniera spontanea ed hanno abbandonato la meccanicità derivante dalla programmazione ricevuta (subita?) nel corso della crescita. Tante altre vanno capendo il meccanismo tortuoso nel quale sono invischiate, la ragnatela illusiva che le tiene intrappolate in un sistema di convenzioni alle quali ci si adegua in modo automatico senza nemmeno chiedersi il perché né l’utilità di ciò.

In giro si sente dire: “gli altri fanno così, non vedo il motivo per cui io debba fare diversamente!”. Questo atteggiamento serve solo a creare degli automi prodotti in serie che hanno congelato la loro capacità logico-creativa e si sono adeguati alla massa. Questa non è Vita vissuta da persone libere. Questa è sopravvivenza! Eppoi ci lamentiamo delle malattie, dei divorzi che aumentano, della violenza, dell’inquinamento…. Noi siamo parte del Tutto.
Come possiamo pretendere che le cose vadano al meglio se non siamo disposti ad Essere felici e a condividere la nostra felicità con gli altri? Tutto parte da noi, SEMPRE. Si possono trovare mille scuse per vivere ancora nell’illusione oppure intraprendere la strada del cambiamento, dell’evoluzione. Il mondo di oggi è basato sulle scuse che abbiamo trovato per lasciare tutto così com’è.

Se vogliamo che il mondo di domani sia diverso, è necessario smetterla di trovare scuse e iniziare a trovare una ragione per cambiare vita, per cambiare quello che non ci fa sentire bene con noi stessi, per cambiare il mondo. Per farlo bisogna AGIRE. Le belle parole, da sole, non portano tanto lontano, al massimo possono commuovere. Ciò che cambia è un’azione.

Una sola azione può cambiare tutto il mondo conosciuto in maniera massiccia e risolutiva. Basta che alziate ora stesso i vostri occhi dallo schermo e guardiate il vostro lampadario per accorgervi di come una singola azione abbia portato, dopo vari tentativi, all’invenzione della lampadina da parte di Thomas Edison. Pensate se egli non avesse deciso di agire. Magari qualcun altro lo avrebbe fatto in seguito o, magari, saremmo ancora coi lumi a petrolio…. Chissà…. Agire porta al cambiamento.

Ciò che blocca tanti è la paura di agire nell’illusione di fallire. Vedete? Sempre lì pronta a sabotarci quest’illusione. Ma se si chiama così ci sarà un motivo no? Illusione è l’opposto di realtà quindi, adesso, vi chiedo: riuscite a prendere a calci l’aria? No, vero? A respirarla si, ma quello è un altro discorso! I nostri pensieri sono solo proiezioni mentali frutto di esperienze reali o di fantasie create dal cervello.

A volte accade che a condizionarci non siano esperienze realmente vissute ma soltanto immaginate in quanto il cervello non fa distinzioni tra fantasia e realtà. Se immaginiamo una pietanza squisita, infatti, ci verrà l’acquolina in bocca pur non avendo davanti il piatto! Ecco quanto è potente un’illusione!!!! Noi possiamo scoprire la REALTA’ solo se decidiamo di uscire dal velo di Maya, non prima. Ciò che c’impedisce di scoprirlo sono i pensieri riguardanti il cambiamento i quali, mettendoci paura, riescono a condizionare le nostre azioni. L’unico modo che abbiamo per scoprire ciò che è REALE consiste nello sperimentare nuovi percorsi di vita e nuove strategie che ci portino a capire cosa si nasconde dietro questo misterioso velo che avvolge l’umanità dalla notte dei tempi.

Juan Segundo

5 commenti:

  1. La realtà illusoria di cui parla tanto il buddhismo secondo me va intesa in senso metaforico. Anche se leggendo alcuni testi tibetani ho trovato delle interpretazioni letterali del concetto, peraltro estese anche all'eventuale proscuzione della vita (o meglio: del ciclo delle rinascite in questo o altri universi) dopo la morte.

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    1. Quello che mi è sembrato interessante dell'articolo è stato il mettere in guardia contro l'appiattimento delle nostra vita quotidiana, il nostro lasciarci andare alla routine, la nostra mancanza di volontà di cambiamento. È sempre difficile fare un balzo in avanti prendendo in mano la nostra vita, e ci sono momenti in cui non ne abbiamo neanche la voglia. Ecco perché è importante cogliere l'attimo che viviamo e saper prendere quello che ci viene dato.

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  2. Non ha senso.
    Se fossimo veramente soggetti controllati, non potremmo proprio decidere e,
    quando riusciamo a cambiare direzione rispetto alle scelte della totalità, non sarebbe
    altro che la nostra strada diversa dalle altre ma sempre diretta e scelta da qualcun' altro.
    E' identico a quelli che sostengono che tutto è già scritto. Non ha senso.
    La vita sarebbe una nullità totale.

    Che avremmo a fare un cervello così creativo, così evoluto, così geniale e molte volte così
    compassionevole se fossimo controllati?

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    1. penso che la risposta sia nella tua stessa domanda: "Che avremmo a fare un cervello così creativo, così evoluto, così geniale e molte volte così compassionevole se fossimo controllati?" Noi abbiamo un cervello creativo, evoluto, geniale. Solo che c'è chi lo mette in funzione e chi, al contrario, si fa imbrigliare dai lacci di coloro che hanno il controllo dei popoli e degli uomini siggiogati.

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    2. Ecco, scritta così già è moolto meglio.
      Quando si sostiene invece che "tutto è controllato", è una cosa assurda. Insensata.
      Passi pure chi dice che l' uomo e la sua intelligenza sono frutto
      di una mano "Suprema", lo faccio passare tranquillamente, ma dire che
      la sua mente è controllata e tutto ciò che fa e decide "è già scritto",
      questo proprio no.

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