rubata da (guarda un po'!) qui |
Sembrerebbe proprio di sì.
E' inutile intasare i nostri blog nei prossimi giorni con discorsi su discorsi su nucleare-non-nucleare, è l'energia del domani o quella che ci chiuderà le porte al futuro, nel senso domani saremo tutti morti-contagiati-storpi-zombizzati. Altro che Pandemia Gialla con relativi sopravvissuti!
Semplicemente: non possiamo decidere. E noi che ci eravamo illusi di vivere in una democrazia! E che ieri abbiamo celebrato la festa dell liberazione!
Qui non si tratta più di sganasciarsi dalle risate per qualche clown che racconta barzellette in giro per l'Italia e il mondo.
Qui si tratta di noi, di me, di te, che abbiamo una Costituzione, che all'art. 48 dice: Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge. E' vero che qui si parla del diritto di voto personale, ma che differenza fa se si tratta di uno o di 60 milioni? A uno, come a 60 milioni, è stato impedito di andare a pronunciarsi sul tema (in questo caso) nucleare; e speriamo che non facciano lo stesso per la questione acqua. E che siamo noi? dei civilmente incapaci? O siamo stati condannati penalmente per qualche cosa? O siamo stati indicati come moralmente indegni dalla legge?
L'art. 50, sempre di quella cosa che chiamano Costituzione e che guida il nostro vivere civile, dice che Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità. Non sono forse, i referendum, petizioni chieste e accettate? Qualcuno ha chiesto (i promotori referendari), qualcuno (l'Ufficio Centrale per i referendum e la Consulta della Corte Cosrtituzionale) ha detto che si poteva chiedere e hanno accetttato, e una data è stata stabilita. Nonostante tutto sia stato fatto secondo i crismi della legge, non se ne farà niente.
E perché? Perché secondo i nostri politici siamo un branco di pecoroni (con tutto il rispetto per gli ovini) che si fanno portare dal primo vento che arriva (leggi: incidente alla centrale in Giappone) e quindi non possiamo essere obiettivi nelle nostre scelte.
Quindi:
1. per il referendum non possiamo votare perché siamo scemi e incapaci di intendere e di volere;
2. i candidati alle elezioni non li possiamo scegliere perché sono già stati indicati dai vari partiti in base alla legge elettorale e noi voteremo solo il gruppo che poi a sua volta ci dirà... chi volevamo votare.
-Un inciso illuminante: lo sapevate che alle prossime elezioni comunali di Milano il capolista per il PDL è tale Berlusconi Silvio nato il 29.10.1936? E che la signora Letizia Moratti sarà sindaco (se la lista vincerà) perché il detto signor Berlusconi è solo uno specchietto per le allodole? tutti lo sanno, anche quelli che voteranno quel partito, ma a nessuno sembra fregare niente se si viene preso per i fondelli così.-
E allora, se non possiamo più neanche dire la nostra nei soli modi che ci sono rimasti, dov'è la democrazia?
Gaber cantava che libertà è partecipazione e che la democrazia è l'unica alternativa alla dittatura. Se due più due fanno quattro, allora non so se viviamo ancora in un paese libero e democratico.
TIM
Purtroppo mi sa che l' abbiamo voluta noi Italiani così.
RispondiElimina@ Nick: non so più cosa dire. Ogni giorno che passa ci sono notizie che ti fanno cadere le braccia, e purtroppo si va sempre più verso il peggio.
RispondiEliminaTemistocle
Io mi son arreso ormai...
RispondiEliminaIl signor B aspetterà che gli italiani facciano come al solito: DIMENTICHINO.
Dimentichino Fukushima, così al referendum che riproporranno più avanti tutti voteranno NO,...
poi ci sarà chi vorrebbe votare NO per dire NO al nucleare, poi pensa che invece è il SI a fermarlo, poi però non è sicuro... alla fine si rompe le balle e non va a votare.
Il resto vogliono intossicarsi con il nucleare mentre intascano i miliardi di euro ripartiti in non-egual misura...
Ciao Tim!!
@ Daniele: Che ci vuoi fare: loro sono il popolo delle LIBERTA', infatti fanno il c***o che gli pare!
RispondiEliminaTemistocle
Carissimo, ho perso la voglia di affrontare questi discorsi, perchè l'insieme distoglie dalle principali decisioni.
RispondiEliminaDraghi potrebbe esser il nuovo cadidato della BCE, ex Goldman Sachs da dove sono usciti molti politici e personalità pubbliche americane:...Romano Prodi, Mario Draghi e Mario Monti (questo è un fatto che dovrebbe preoccupare) Oltre le bache estremamente correlati ci sono le grosse multinazionali che non sono più società, ma vere entita sovranazionali...non mi voglio dilungare sono cose risapute...ormai la politica e politicanti sono piaazzati da queste realtà e dalle organizzazioni mafiose...quei pochi che hanno ancora ideali vengono eliminati o marginalizzati, a noi è rimasta la crocetta su di un foglio e qualche parola nella rete...
Salutoni
In effetti, se questa non fosse la realtà (e solo la parte che noi poveri mortali sappiamo!) potrebbe essere tranquillamente un plot per una spy-story complottista di successo. A questo punto è meglio una dittatura conclamata: almeno lo sai e ti metti l'anima in pace; oppure imbracci il fucile e sai chi è il nemico. Le BR uccidevano chi era scomodo alla loro ideologia; questi usano altri metodi ma il fine è lo stesso. Altro che BR nella magistratura, qui stanno da qualche altra parte!
RispondiEliminaTemistocle
Voglio essere fiducioso. Non credo che gli italiani abbiano la memoria così corta... o almeno lo spero!
RispondiEliminaIl fondo lo abbiamo toccato anni fa, ora stiamo scavando e, a quanto pare, c'è ancora parecchio morbido sotto. Non so più cosa pensare. Non capisco come si faccia a prendere e soprattutto a FARSI PRENDERE per il culo a questa maniera. Sono disgustato e sto perdendo il senso dello stupore. Mi aspetto che presto varino una riforma della legge elettorale che permetta di andare al voto solo quando i sondaggi sono favorevoli. Sinceramente, visto che non credo in dio, spero che la natura faccia il suo corso... e alla svelta!
RispondiEliminaRiguardo al nucleare credo di essermi già espresso in passato. Non credo che debba essere un referendum a decidere il futuro energetico del paese. Il popolo è costituito da panettieri, fontanieri, impiegati, operai... in quanti veramente hanno le competenze per fare una scelta ponderata?
RispondiEliminaIl problema è che in un paese normale il governo affiderebbe il compito a un'elite di esperti, gente nel settore, consapevole di pregi e rischi di ogni tipo di tecnologia. Il problema è che invece il nostro paese è movimentato da pressioni economiche. Si parla sempre di tamponare il debito pubblico, poi si spreca sempre e comunque tanto che, nei momenti migliori della nostra storia, il debito è rimasto stabile, ma non è mai calato neppure di dieci centesimi.
Mi sembra di aver già scritto che il nucleare non è una soluzione. Ma non perché è pericoloso. Qualcuno di voi si ricorda di ciò che è accaduto nel Golfo del Messico solo pochi mesi fa? Il nucleare non è la soluzione perché è un pozzo mangia-soldi. E noi di soldi non ne abbiamo più. Per fare il nucleare ci indebiteremo. Ad arricchirsi saranno le compagnie energetiche, le aziende appaltatrici e quant'altro... E tutti questi soldi da dove verranno presi? Dai lavoratori dipendenti, che ovviamente le tasse pagano sempre e comunque.
Ma quello che mi sconvolge non è il fatto che il governo tenti la mossa di rinviare la decisione per far fallire il referendum... quello che mi sconvolge è che senza il nucleare, senza il probabile voto sulla privatizzazione dell'acqua (anche questo in forse), il referendum sull'abrogazione del legittimo impedimento non potrà mai avere speranze di raggiungere il quorum.
Ma di questo se ne parla molto, molto, molto sotto voce!
@ Ariano: della serie: noi speriamo che ce la caviamo?
RispondiElimina@ Gian: il problema, secondo me, è che queste persone rappresentano un impero, e non solo economico, per cui 'morto un pap(y) se ne fa un altro'. Uscito di scena Craxi è arrivato B. che ha perpetrato un'idea di un' "Italia da bere", anzi "da mangiare". Morto lui resterà sempre un concetto di economia basato sul malaffare che continuerà a succhiarci il sangue. Questa è mafia legalizzata, per questo è in continuo contrasto con la magistratura che, ancora, cerca di tenere il paese in una parvenza di legalità, pur coi pochi mezzi di cui dispone. Altrimenti perché tutte le ultime battaglie della congrega del premier si concentrano contro i magistrati? Ai dittatori è permesso tutto e la gente continua ad acclamarli: Amin Dada era un cannibale, tutto lo sapevano eppure continuava a riunire folle oceaniche che lo osannavano. B. amette di avere una vita dissoluta (tanto ormai non ha neanche una faccia da salvare!) e la gente continua a cantare: meno male che Silvio c'è. forse come comico potrebbe ancora andare, ma perché per farlo deve essere quasi il più ricco d'Italia e decidere quello che io devo decidere?
@ Glauco: anch'io, a post ormai concluso, mi sono ricordato che c'era quel quarto referendum in mezzo; e anche a me è venuta la stessa idea sul fatto che probabilmente è quello il vero obiettivo del governo e di B.. Per il resto concordo con te. Penso che il nucleare non sia inutile solo per la pericolosità, ma anche per la spesa eccessiva che si porterebbe dietro, specie se pensiamo che un mix di energie alternative, fatte come si deve, potrebbe risolvere sicuramente il problema energetico e per sempre. Se il carbone sta finendo, non è che ci sia molto uranio da lavorare sul pianeta! quanti anni ci vorranno per terminare anche quelle scorte? Ma probabilmete loro puntano sul fatto che l'umanità si estinguerà prima ancora di terminare le barrette miracolose. Non sono complottista, ma a volte c'è qualcosa che non mi convince nelle risposte 'ufficiali'. Questa è una di quelle.
Temistocle
@Gloutchov: Premessa: Sul nucleare la penso più o meno come te. Secondo me abbiamo perso il treno nell'86, oggi sarebbe un suicidio. Il referendum non andrebbe fatto su questioni tecniche, perché si fanno più danni che altro. Va bene per temi come il divorzio e l'aborto, ma non per l'utilizzo delle staminali, ad esempio. Va bene per i temi che limitano la libertà, non per quelli che la agevolano!
RispondiEliminaComunque è chiaro che il referendum sul legittimo impedimento sta molto a cuore al nano, ma rimane un fatto gravissimo che si eluda in questo modo spudorato e "furbetto" uno strumento democratico e potente come il referendum senza che nessuno dica niente. Certo si sente il brusio "dell'opposizione" che ormai è diventato un rumore di sottofondo e, in quanto tale, totalmente ignorato; ma almeno un Napolitano, per la miseria, non si potrebbe indignare un pochino? Dire "eh no, checcazzo, ora basta! Basta prendere per il culo la gente!"
Poi il nano non era quello che "il voto è sovrano e non si può sovvertire"? Non si può sovvertire ma si può prevenire... A questo punto il referendum non ha più senso di esistere, possiamo cancellarlo dalle nostre carte e magari è anche un bene, ma anche no.
@TIM: Non sono d'accordo. A parte che (lungi da me "riabilitarlo" o in qualche modo giustificarlo, sia chiaro) tra Craxi e Berlusca c'è una differenza abominevole, sia per caratura morale, capacità statistica e carisma. La forza di Berlusconi è il suo potere mediatico ed economico, Punto. Il suo personaggio è costruito a puntino dalle sue televisioni, questo paese si nutre di mediaset ben prima che si buttasse in politica è ed plasmato sul suo modello. Avete seguito la vicenda di forum sui terremotati dell'aquila? Questo è il vero potere, altro che ballarò e Anno zero! I soldi che berlusconi può investire, ad esempio per comprarsi deputati e senatori, Craxi se li sognava. Non per niente, in tutte le democrazie del mondo, esiste una cosetta che si chiama "conflitto di interessi". Al momento in Italia nessuno può prendere il posto di Berlusconi, del resto per evitare equivoci si è abilmente circondato di imbecilli che gli devono tutto e lo venerano (comprensibilmente) come un padre-padrone.
RispondiElimina@TIM:
RispondiEliminaC'è da riflettere parecchio sul fatto che 17 anni di B abbiano finito per far rivalutare Craxi. Soprattutto mi chiedo chi verrà dopo B... sembra che l'Italia sia particolarmente abile a creare "statisti" (così è stato definito Craxi) di cotanto valore! (eufemismo...)
Ripeto per evitare fraintendimenti. Non ho mai sostenuto che Craxi fosse grande statista, ma sta di fatto che rispetto a Mr B. era un gigante della politica. Ed in effetti questa è la cosa veramente triste!
RispondiElimina@ Glauco e Gian: la storia ha già dato alcune sentenze, e non parlo di quelle giudiziarie, perché penso che per B. il tribunale resterà sempre un palcoscenico per gigioneggiare a spese dei magistrati e della gente in buona fede. Purtroppo Craxi sta tornando di prepotenza proprio grazie al sistema impiantato da B.: ecco perché sono pochi quelli che si indignano realmente quando si sente dire che saranno intitolate vie e piazze a Bettino. O quando B. e altri vanno ad Hammamet pellegrini sulla tomba di Craxi.
RispondiEliminaTemistocle