Non è il massimo per iniziare la settimana, ma cominciamo con una brutta notizia, almeno dal nostro punto di vista. Stamane andando in centro ho visto un altro buco nero, un altro negozio sparito, e naturalmente è (anzi era) una libreria. In compenso, e questo peggiora la situazione, nella stessa zona, dall'inizio dell'anno, sono comparse altre due sale slot machine, scintillanti e in tiro come non mai; ho perso il conto di quante siano in questo momento a Vercelli, ma se volete mi informo. Sicuramente sono un multiplo esagerato delle librerie rimaste.
Ed ora veniamo all'argomento del giorno, che è quello di cui vedete la copertina a lato.
Non sono più abituato ad uno scrivere visionario e poetico, con tutti i survival blog, diari pulp e simili in circolazione. Intendiamoci, tutta letteratura con la elle (e volendo anche tutte le altre lettere) maiuscola, ci ho messo anch'io lo zampino, per quel poco che riesco. Ma in un autore che scrive anche di SF, una poesia non sciatta e stucchevole è difficile da trovare. Sto parlando di Ray Bradbury, l'avete capito, se non altro dalla copertina. Non voglio fare una recensione de I Fiori di Marte, non saprei da che parte cominciare, ma rileggere questi racconti è stato per me come un poter ri-vedere la realtà da un altro punto di vista, l'erba dalla parte delle radici.
Prendiamo il racconto La donna del prato, dove Will scopre Marie in piedi di notte nel suo prato. E Will capisce pian piano che Marie è sua madre; ma Marie non lo sa, forse perché Will è un fantasma e perché Marie ha solo diciannove anni e lo deve ancora concepire. O perché è Marie il fantasma, apparsa non nell'aspetto con cui è morta, ma in quello da giovane, quando Will non è ancora nato.
Oppure Garbati omicidi, dove Joshua Enderby e sua moglie Missy, ormai vecchi, nei garbati tentativi di uccidersi a vicenda ("so bene che ti sei fatta una piccola galoppata sulle mie costole l'altra notte, mentre armeggiavi col mio esofago") riescono seppur involontariamente a far fuori più di un ospite dei loro ricevimenti.
E come non sussultare davanti a frasi come "Mentre diceva ciò, il fattore prese a vangare la terra per seppellire la conversazione" da Il fantasma della macchina?
E che dire di Stanlio e Ollio che ripetono la scena del piano trasportato sulla scalinata a beneficio di due loro fan sfegatate, ma che vivono ai nostri giorni o quasi? e solo per sentirsi dire: noi vi vogliamo bene?
E il ragno vampiro di Finnegan, il ragno saltatore?
Ecco, questo è tutto per oggi. Volevo parlarvi anche dei miei acquisti di ieri al mercatino dell'usato. Ma questa è un'altra storia.
TIM
Ammetto che Ray Bradbury è uno dei classici moderni che mi mancano (ho letto solo un racconto). Mi hai fornito un'idea sulle letture che devo approfondire.
RispondiEliminaCi son giorni in cui vorrei mollare tutto e lanciarmi nel grande sogno di aprire una libreria. Avevo anche l'angoletto giusto... fino a sabato, quando ho visto che qualcun'altro ha affittato lo spazio prima di me ma... non ci farà una libreria.
RispondiEliminaCosì il sogno rimane... e mi spaventa.
Vorrei farlo, davvero. Ma chiudono troppo di frequente le librerie di piccolo calibro. Una mia amica ha chiuso l'anno scorso. Sempre l'anno scorso ha chiuso un posto dove avevo persino fatto una presentazione. E altre hanno chiuso, librerie di cui leggevo il blog. Insomma... alla fine rimane sempre e solo un sogno.
@ Ariano: se vuoi fare un viaggio nell'ignoto... ma come se fossi a casa tua, e senza astronavi o mostri strani, Bradbury è il meglio che tu possa trovare; almeno per quello che ho letto io.
RispondiElimina@ Glauco: io ho un cartoleria, lo sanno anche i muri! eppure ho difficoltà a decollare con i libri, per tanti motivi. Ma aprire direttamente come libreria dovrebbe essere più facile. Il problema è sempre la grande distribuzione, perché in una mondadori-feltrinelli-coop ci trovi veramente di tutto e ci puoi passare giornate intere senza annoiarti. La piccola libreria dovrebbe avere una nicchia particolare di vendita, un target come si dice, e cercare di andare incontro ai gusti del pubblico. E magari riuscire a piazzare qua e la qualche testo da far conoscere, che personalmente ci gusta davvero. Oppure andare sull'usato, i remainders ecc, per quelli che hanno poco da spendere e molta voglia di leggere.
Temistocle
Io la libreria l' avrei voluta aprire anni fa a Napoli. Avevo fatto la richiesta ai tempi del prestito d' onore per i giovani. Ricordate? quello in cui tramite i fondi europei venivano prestati cinquanta milioni di lire , in parte a fondo perduto, ai giovani per aprire attività commerciali. Non mi hanno mai neanche risposto...
RispondiEliminaIo mi rivolgerei direttamente al premier; quando va male comprerà una casa vicino alla tua per farti compagnia e consolarti!
RispondiEliminaTemistocle
Be' ho letto i 34 racconti, Bradbury per conto mio o si ama o si detesta: io lo "amo", come autore naturalmente:-)
RispondiElimina@ Ferru: è verissimo, è uno di quelli che ti deve piacere e a quel punto non puoi non apprezzarlo.
RispondiEliminaTemistocle
Prendo al volo i consigli, però mi dovete spiegare come fate a leggere tutti sti libri, sto cazzo di Tempo, più passa e più lo strozzerei.
RispondiEliminaPer i buchi che incontri durante la via, ci dobbiamo far l'occhio, i cervelli sono assuefatti da dosi massicce di ricoglionimento e gli svaghi si adeguano, o viceversa fai tu...:-)
@ Mark: se hai notato, raramente affronto sul blog libri molto voluminosi, che sono quelli che normalmente tengo sul comodinoe che mi portano via molto tempo. Per quanto riguarda quelli di cui parlo, sono spesso raccolte di racconti o romanzi brevi, che posso leggere in una volta sola, magari la domenica pomeriggio o, nel caso dei racconti, in più volte. Poi prendo appunti man mano che leggo e alla fine cucio insieme le idee. Bradbury è un grande ma, come si diceva con Ferru, è particolare: se non è nelle tue corde ti sembrerà solo tempo perso. Ma io ti invito a leggerlo, sarà sicuramente un'esperienza indimeticabile!
RispondiEliminaTemistocle
@ Mark: dimenticavo i buchi. Purtroppo a Vercelli sono rimaste solo una libreria Mondadori, abbastanza fornita anche se di libri 'alla moda' (ma gli altri si possono richiedere, almeno quasi tutti) e altra due, delle quali una è soprattutto scolastica e universitaria, l'altra è specializzata in testi di storia e folklore locale. Io vorrei inserirmi nel giro con un reparto, nella mia cartoleria, di book crossing (uno scambia libro, dove vieni a lasciarne uno tuo e ne prendi un altro) e sono in attesa di un accordo con un'associazione di volontariato del genere che mi fornirà i testi. Anche questo è un modo per far leggere, e per di più gratis!
RispondiEliminaTemistocle