giovedì 2 maggio 2013

Tutto sommato...

... va anche bene. *
Da quand'è che non posto più sul blog? Ecco, dal 19 aprile. Non è che nel frattempo sia volato su Marte e tornato come un supereoe sdegnoso e schifiltoso! Ho continuato a mangiare, dormire, respirare e quant'altro su questa terra, tra casa mia e il negozio, tra una passeggiata in centro e una puntata di... mettete un po' voi.
Dal 19 aprile abbiamo avuto qualche novità, nel mondo di la' fuori. Abbiamo un nuovo Presidente della Repubblica (nuovo? ma quella faccia mi sembra di conoscerla!), un nuovo governo (nuovo? ma quel tipo basso che se la ride dietro un improbabile presidente del consiglio mi sembra di conoscerlo!). 
Che poi, quanto potrà durare il nuovo governo? Penso che se tirerà fino a dopo le vacanze estive, sarà grasso che cola. Perché? Perché Berlu, l'unico e vero padrone della politica italiana degli ultimi 25 anni, sa come prenderci: per il... .
Esatto. Il cavaliere ha lasciato, senza muover ciglio e capello, che quel partito inestistente che è il PD (per il quale, confesso, ho votato al senato per la questione del voto di maggioranza, ecc. ecc.) affossasse Marini, Prodi e poi se' stesso nell'ordine, che si facesse un governo di larghe intese con presidente un PD (a causa dei pochi voti in più presi alle elezioni) ma che non contasse niente senza il suo appoggio. Governo che nasce già morto per via dell'IMU che lui, il cavaliere, ha promesso di restituire ed eliminare dal vocabolario italiano.
Che poi, la restituzione dell'IMU è una delle più grandi furbate della storia, e poteva venire in mente solo a Berlu, che è un Robin Hood al contrario: ruba ai poveri per dare ai ricchi.
Come: perché? Pensateci: l'IMU è già stata incassata e coll'introito i Comuni hanno pagato le normali spese per mautenzione di strade, illuminazione pubblica e, insomma, per tutte quelle cose per cui serviva (non venitemi a fare il discorso: ma i soldi se li sono mangiati! le buche non le hanno coperte! quello dipende da chi gestisce i soldi, non dai soldi in se. Qualcuno viene a chiedervi -un voi generico: se prendi 1200 euro di stipendio perché ne spendi 100 per sky/premium/paytv?). A questo punto per restituirla bisognerebbe mettere una tassa per l'importo totale dell'IMU incassata, tassa che colpirebbe chiunque, anche quelli che sono in affitto e quindi l'IMU non l'hanno pagata. Per cui i tuoi vicini di casa (o tu stesso) dovrai sborsare dei soldi da dare, per esempio, a Brunetta che ha pagato tanto da doversi fare un prestito in banca; o allo stesso Berlu (o Grillo) che si presume abbiano pagati una mazzata visto tutte le ville, palazzi, appartamenti, terreni e via bestemiando che hanno. Come dite? anche Bersani avrà pagato un sacco di soldi di IMU? non lo so, ma se è così mettetelo nel calderone di cui sopra.
A qualcuno potrebbe illuminarsi il neurone e dire: ma la tassa la mettiamo solo per chi ha pagato a suo tempo! Bene, quindi la mettiamo su chi ha la casa; allora tanto vale chiamarla IMU e rimanere come prima!
Ma torniamo al governo. Quindi, dicevamo, della spada di Damocle dell'IMU: se viene abolita e restituita, avrà vinto Berlu che potrà dire ai suoi elettori: quel che dico, mantengo! e giù applausi (e voti) dal loggione, dalla platea e anche dalle prime file. Se non viene abolita e restituita, Berlu ritirerà la fidicia, farà cadere il governo e si tornerà alle urne, dove non troverà più avversari nella sua marcia trionfale verso il Quirinale. No, non ho sbagliato, ho scritto proprio: Quirinale, perché è quello il suo vero obiettivo. Non per senso del dovere, ma di... giustizia! Esatto, l'avete capito anche voi, è inutile che ve la ridete sotto i baffi: diventando presidente della Repubblica avrebbe risolto una volta per sempre i suoi problemi giudiziari.
E poi, oltre Berlu, cos'è successo ancora? Ah, si, Grillo. Il quale ha capito che è meglio che torni al suo vecchio mestiere: far ridere. D'altra parte dopo l'espulsione in diretta-rete (con ben 16mila si su 8milioni di elettori! -sic) del senatore reo di aver fatto esattamente quello che ha fatto anche il capogruppo (ops... portavoce, pardon) Crimi: andare in tv; dopo la marcia indietro sulla questione della paga dei parlamentari, mi sembra che basti e avanzi per farci tutti una bella risata. Perché altrimenti dovremo cominciare a ragionare su questa nuova politica e dovremmo cominciare a mazzularci seriamente i testicoli come aldogiovanniegiacomo.
Boh. Sono molto sfastidiato (termine dialettale della mia tera che vuol dire: infastidito perché qualcuno cerca di svegliarlo dal sonno della ragione in cui è caduto). 
Questo nel mondo la fuori. E in quello di casa mia?
Continuo a lavorare al libro. Sono in una fase di ricerca di fonti e, cercando cercando, mi sono imbattuto in quello che per me è stata una folgorazione sulla via di Damasco, letteralmente: Rudolf Steiner e l'antroposofia. Più leggo cose e più mi rendo conto che sono tutte risposte a domande che mi sono sempre fatto e a cui ho dato risposte sempre parziali o non soddisfacenti.
La cosa richiederebbe un post a parte, ed è quello che spero di fare presto.
Il primo libro, quello di cui ho fatto l'editing, è stato pubblicato, forse l'avevo detto, nel mese di marzo. Si tratta di Il tuo angelo parla, e anche di questo parlerò in un articoletto apposito. Si tratta di un libro autoprodotto e col PoD, cioé l'odiatissima, da molti, pubblicazione dietro esborso di danaro.** Non so se qualche casa editrice avrebbe mai accettato di pubblicare questo libro (che ha comunque un contentuo molto particolare) senza pagamento; in questo modo il volume è stato stampato, si trova facilmente in distribuzione in più di 1400 librerie italiane e sulle maggiori librerie on line, il messaggio è stato divulgato. E, tanto per polemizzare un po', questo è stato l'unico modo per far conoscere il contenuto del libro: facendo i duri e puri, a quest'ora starebbe a marcire in qualche cartella di qualche desktop di qualche computer. Come si dice: a mali estremi, estremi rimedi. 
Forse l'inverno è finito, pare adesso arrivi direttamente l'estate. E allora noi ci prendiamo la primavera!
E alla prossima!



TIM

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* blogger per ora si rifiuta di farmi aggiungere una foto. Eppure non ho fatto nessuno sbaglio, tranne che votare PD alle ultime elezioni!
** Dietro suggerimento di Davide Mana, chiarisco che non si tratta di un PoD. In effetti ne sono state stampate alcune copie a pagamento a spese degli autori. La casa edirtrice stemperà poi le copie necessarie a richiesta di singoli lettori o librerie. Il resto corrisponde tutto a verità. Letto sottoscritto e approvato.

17 commenti:

  1. Anche io avevo votato PD, ma credo che sarà l'ultima volta. Riguardo a tutto il resto della cosidetta "realtà esterna", beh..se non fosse da piangere sarebbe addirittura kafkianamente ridicola.

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  2. Esatto. viviamo come in un sogno (o un incubo, a seconda dei punti di vista) da cui vorremmo svegliarci subito, ma in cui, paradossalmente, ci troviamo bene, altrimenti l'avremmo cambiato da un pezzo. ti consiglio di tirarti un po' su con questo post: http://urlodellasogliola.blogspot.it/2013/05/e-arrivata-primavera-landini.html.

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  3. Nota pedante - il PoD è Print on Demand: l'editore prepara il testo e ne stampa una copia ogni qual volta riceve un ordine.
    Non è quindi editoria a pagamento - che è quella nella quale qualcuno (di solito l'autore) versa una cifra x, vengono stampate n copie che poi toccherà vendere.
    Ma allora non è "on demand", ovviamente.
    Credo sia importante distinguere tra i due, perché sono pratiche radicalmente diverse, e due scelte editoriali molto diverse.

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    1. Non è per niente pedante e io sono stato poco chiaro; anzi per dirla tutta ho proprio preso un abbaglio nella foga di sintetizzare. Quindi ben venga la tua reprimenda. In pratica ne sono state stampate un certo numero di copie a pagamento; le restanti sono stampate solo su richieste dei singoli o dalle librerie. Il testo è stato fornito dagli autori compreso di copertina; la casa editrice ha fatto solo l'impaginazione e poi la stampa; anche se, ad un prezzo diverso, si potevano avere altri servizi fino ad arrivare al punto di poter inviare solo il testo e la c.e. avrebbe provveduto a tutto il resto.

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    2. Allora: il print on demand non è un editore ma un processo generalmente automatizzato (vedi lulu, ilmiolibro.com eccetera) con cui l'autore stesso si occupa di preparare editare impaginare graficare e copertinare il testo che viene stampato copia per copia nel momento in cui qualcuno lo acquista online.

      Che questi libri arrivino in libreria sono a dir poco scettico. Ho usato molto il POD a suo tempo e lo trovo una meravigliosa forma di auto-pubblicazione, anche se ahimé troppo costosa per portare a un reale riscontro.

      A suo tempo ho partecipato però a una iniziativa di un libro POD per un bambino disabile (inteso come ricavato in beneficienza) e visto il grande riscontro della cosa si è arrivati a vendere credo oltre le 1000 copie... un record assoluto per un testo autoprodotto. Si chiamava "le fiabe di Gramos" se non ricordo male.

      Insomma w il pod. L'editoria a pagamento è tipo identica al POD, invece, solo che in più devi dare dei soldi a qualcuno. A pagamento per me va comunque bene pubblicare se serve un libro per curriculum, università eccetera.

      Scusate il pippone!!! :)

      Simone

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    3. Io ho spiegato nella risposta a Davide qual'è stata la trafila del libro, quindi chiamatelo un po' come volete, la storia è quella. Quanto ad arrivare in libreria, pur non essendo sugli scaffali, quelle convenzionate con la casa editrice hanno la possibilità di averlo nei tempi brevissimi della normale distribuzione. In compenso sulle librerie digitali (mondadori, Feltrinelli, IBS e passa) c'è debitamente pubblicizzato. L'unico punto a sfavore è che l'ebook è in... PDF! So che questo formato non è considerato ebook, ma per avere l'epub o il mobi bisogna pagare il servizio della conversione professionale. Scusate, capisco che l'argomento è pruriginoso, ma del libro non frega niente a nessuno?

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    4. Ma il mio era quasi un "applauso" per un sistema di pubblicazione che - seppur con tanti limiti - ritengo degno di lode. Del libro in sé aspetto che ne parli ma credo che un certo tipo di testi siano giudicabili più dalle persone alle quali si rivolgono. L'importante credo sia renderlo visibile e pubblicizzarlo nella maniera migliore... che per ogni libro è la parte del lavoro più complicata.

      Simone

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    5. Del libro ne parlerò a brevissimo, forsanche oggi. Sicuramente, come dici tu, bisogna avere un minimo di interese per certe cose, ma sentire un'altra campana ogni tanto fa sempre bene.

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  4. ahi come stiamo messi male (nel mondo)!!

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    1. se gli italiani, a cominciare da me, votano sempre per le stesse persone non è mica colpa delle persone che non sono in grado di governare, ma di chi continua a metterli lì. Noi mettiamo loro lì e loro lo mettono a noi... lì! è solo questione di un 'lo' in più!

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  5. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  6. Faccio il pedante pure io, ma sull'IMU. Berlu ha promesso di restituire solo quello sulla prima casa, per cui ai ricconi ritornerà solo l'equivalente relativo alla villa in cui hanno la residenza (chissà quant'è l'IMU su Arcore!).
    Secondo me, alla fine verrà sostituita una patrimoniale con un'altra. Visto che Monti ha aperto di nascosto una porta sui nostri conti correnti, tassandoli di un zerovirgolazerozeroqualcosa, ora potranno aumentare tale percentuale e togliere l'imu allegramente, sorridendoci, e dicendoci pure che son stati bravi!

    Del resto il nostro paese spende circa 800 miliardi di euro all'anno, che vuoi che siano i 4 mld dell'IMU, e i 4 mld dell'aumento dell'IVA?

    Senza contare che possono pure fare il gesto dell'ombrello ai comuni e togliere l'Imu senza fare nulla. Poi ai comuni toccherà sopravvivere, spegnendo i lampioni nei parchi, sulle strade... dalle mie parti li accendono già a rotazione, una strada sì e una no, tanto con il riverbero poi, alla fine, si vede lo stesso (quasi).
    Però, finalmente, ora che sono in cassa integrazione, son riuscito a vedere i vigili di quartiere... sono in due, e fanno il giro di tutto il quartiere. Una buona preparazione per la Stra-Bologna, visto che il mio quartiere è uno dei più grandi, come estensione, della città :)

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    1. come sei in cassaintegrazione!? mi dispiace, ma non ne sapevo niente (non che tu dovessi sbandierarlo ai quattro venti...) anche se qualcosa avevo capito. Mettere una tassa che sostituisca l'IMU, che sia nazionale o comunale, porterà esattamente a quello che dicevo nel post: pagheranno anche quelli che la casa non ce l'hanno e per loro sarà una doppia beffa! I comuni hanno già iniziato da un pezzo, come ben sai, a decuplicare le imposte a causa di tutte le competenze che sono passate a loro senza che ci sia stato un ritorno economico da parte dello stato. Per l'illuminazione, in germania sono anni che funziona ad energia solare e col sensore, in modo che si accende solo quando passa qualcuno.

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  7. YoucanPrint??? Ma è il vecchio BOOPEN! Te lo ricordi BOOPEN? Ne parlavo su 31 Ottobre. Ci pubblicai uno dei miei primi lavori. ^^

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    1. Ho detto una cavolata. Mi son confuso. YouCanPrint è un'altro. Boopen ora si chiama PhotoCity Editore! :P

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  8. Su Imu e nani vari preferisco non commentare, anche perché direi solo ovvietà (e magari pure qualche parolaccia, ma sebbene io sappia che mi perdoneresti, sul tuo blog non voglio essere un ospite troppo rozzo).
    Riguardo il libro, ovviamente ribadisco il mio interesse, che si tratti di p.o.d., o di e.a.p., o di qualunque altra sigla che implichi la creazione di un libro.
    P.S.: poi ci fai sapere come ti sei trovato con youcanprint?

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    1. anch'io mi sono convinto che, se non ci sono altre motivazioni, la pubblicazione va comunque fatta, scegliendo tra le soluzioni più vantagiose. Pellegrino Artusi pagò la tipografia per pubblicare il suo libro di cucina e oggi è uno dei più venduti al mondo in assoluto. Se non avesse pagato oggi non avremmo avuto quel capolavoro e la cucina italiana, forse, non sarebbe tra le prime al mondo. Su youcanprint parlerò nell'ambito del post sul libro che sto preparando. Comunque ci sono aspetti positivi e negativi, come in tutte le cose.

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