Avevo scaricato il libro di Ariano Geta all'inizio di quest'anno, ma non avevo mai iniziato seriamente a leggerlo, preso da mill'altre cose. E non sapevo quanto facessi male. L'ultimo libro del Maestro è una rivelazione. Non nel senso che letteriamente si da' a questa parola ('il libro che ha rivelato un maestro' e panzane del genere), anche perché conoscevo già lo scrivere di Ariano e l'avevo sempre apprezzato. E' una rivelazione ii libro in sé, la sua storia, la filosofia di vita che c'è sotto, anzi dentro le pagine, racchiusa nelle vite dei personaggi che popolano il romanzo.
Non so se avete mai letto o sentito parlare di Tutto sotto il cielo di Matilde Asensi, una scrittrice che raccontando una vicenda descrive ambienti storici diversi. In "Tutto sotto il cielo" affronta la Cina degli inizi del '900. Bene, scordatevi quel libro e la sua autrice. La narrazione di Ariano si svolge negli anni della Dinastia Han (dal 200 a.C circa ai primi anni dell'era cristiana) e vi catapulta in quell'epoca sin dalla prima pagina. E la sensazione che ho avuto (sapete ... la mia lettura 'di pancia') è stata quella di essere sempre vissuto io stesso in quegli anni. Qui si fa sul serio, altro che la finzione storico-letteraria della Asensi!
Prima di cominciare a parlarvi del libro, vi dico che potete scaricare qui gratuitamente il nostro romanzo, e vi consiglio di farlo immediatamente, per averlo sotto mano già da stasera e metterlo subito sulla vostra poltrona preferita o sul comodino, come siete più comodi, perché iniziare L'ultimo libro del Maestro significa volerlo finire al più presto.
Di che parla la storia? io non sono bravo a fare riassunti, perciò lascio la parola ad Ariano: La Cina degli imperatori Han è scossa da una misteriosa cospirazione. Mei Hing e Li Yu, due spie dell’esercito, devono scoprire chi si nasconde dietro questo complotto, e si troveranno coinvolti in un disegno che minaccia non solo il potere politico ma l’intera civiltà cinese….
All'interno di questa trama trovate una spy-story piena di momenti di azione sfrenata e colpi di scena, ma alternata a momenti di pura riflessione filosofica e lirismo non sdolcinato (per questo vi mettevo in guardia dal libro della Asensi). L'ultimo Libro del Maestro, infatti, non è solo una storia da raccontare e da leggere tutta d'un fiato, ma è una riflessione sull'uomo, la sua vita, le sue azioni personali, pubbliche, anche politiche. Una storia che sembra scritta da un cinese, imbevuto delle teorie confuciane ma che vuole andare oltre questi paletti ideologici, e che diventa capace di adottare quella visione del mondo per farne una chiave di lettura per la nostra società occidentale degli anni 2000; specie quando si parla di intercultura, integrazione razziale e di progresso civile e sociale. Ma Ariano non scade nella pedanteria, nel sociologismo e nel cattedraticismo di tanti scrittori (o pseudo tali) di oggi. Egli cura i particolari narrativi, storici e linguistici, che non sono mai fini a se stessi, denotando una preparazione e una conoscenza degli argomenti eccezionale. Pur essendo una narrazione complessa, tutto si incastra alla perfezione e un particolare gettato lì, ad esempio, a pagina 20 ve lo ritrovate risolto magari a pagina 100. Il tutto, dicevo, narrato con l'attenzione di chi ragiona con la mentalità di un orientale: i suoi personaggi sanno trarre insegnamenti dai fatti e dalla natura, tutto si muove in linea con la consapevolezza che ogni cosa ricomincia, niente è definitivo, ma viaggia e si muove in circolo dall'est all'ovest, dallo yin allo yang.
Una pecca? piccola ma facilmente risolvibile: il finale. A sorpresa sì, ma troppo conciso. Due paragrafi sono pochi per una storia di questa portata. Sembra quasi che Ariano abbia avuto fretta di finire. Ma forse è solo una mia impressione e lui avrà avuto i suoi buoni motivi.
Senza adulazione e falsi incensamenti, e senza d'altra parte voler scontentare nessuno, posso dire che questo è il miglior ebook degli amici scrittori-blogger letto finora (e sottolineo 'finora'). Ed è senz'altro migliore di tanti altri libri 'stampati' che ho comprato e subito rivenduto o perduto in qualche scaffale della mia libreria. Parafrasando quello che dicevo scrivendo del libro di Alex Girola: una domanda, 'sorge spontanea': ma perché Ariano non trova un editore disposto a pubblicare le sue cose?
Ho trovato questa nella mia memoria musicale: forse può ricordare in qualche modo la Cina, anche se più moderna rispetto a quella di Ariano.
TIM
Accidenti, c'é da arrossire.
RispondiEliminaChe dire, una recensione positiva fa sempre piacere, ma qua non c'é solo l'aspetto della vanità personale.
Hai colto quelli che erano i miei obiettivi, ovvero alternare azione e riflessione, creare un'oriente fantastico ma al tempo stesso credibile.
Riguardo il finale, beh, non sei il primo che me lo dice. Probabilmente é giunto il momento di rimettere mano al manoscritto non solo dal punto di vista dell'editing, ma anche per quanto riguarda una possibile riscrittura dell'ultimo capitolo.
Intanto, davvero felice che ti sia piaciuto.
E' in lista di lettura. Ora sto leggendo Cronaca di Natale, sempre di Ariano, e va giù come un bicchier d'acqua. Senza pecche! :D
RispondiElimina@ Ariano: come dico sempre io: dovere, solo dovere.
RispondiElimina(P.S.: ti ho scritto riguardo l'altro discorso; io sto andando avanti lo stesso.)
@ Gloutchov: Il prossimo della lista sarai, probabilmente, tu; ma per il momento vorrei rimettere mano alle 2-3 cose che ho in ballo di mio e che sono ferme da un po'.
Temistocle
@ Glauco: accidenti, oggi é la mia gran giornata! Una recensione positiva e una promettente su due romanzi diversi! Devo leggere cosa diceva il mio oroscopo odierno.
RispondiElimina@ Tim: ti ho risposto tramite e-mail, fammi sapere ;)