
Dopo aver celiato un po', ora veniamo alle cose serie.
"1935" è un libro, un libro serio. Un libro che dice qualcosa di sensato, che ha alle spalle un lavoro enorme di ricerca delle fonti (provate ad andare sul blog di Girola dei mesi scorsi e troverete decine di post di 'preparazione' su macchine da guerra, studi scientifici e storici e quant'altro), che ha un incipit da thriller storico coi controfiocchi, una trama che non lascia spazio alle pause e non risparmia i colpi di scena -a pagina 139 ce n'è uno da far sobbalzare dalla sedia. E il bello è che tutto quello che ci scorre sotto gli occhi appare più che credibile, quasi normale. L'intreccio fila senza sbavature e alla fine ti dici: però, e se fosse andata davvero così? perché l'Impero che Alex 'il prussiano' descrive, sembra quasi di toccarlo con mano per come è raccontata la vita quotidiana, i luoghi storici (città, campagna), i personaggi e i mezzi di trasporto. Il buon McNab Girola non si fa mancare niente, neanche una spruzzatina di rosa, anche se il professorino protagonista è timido e non va molto in là (è autobiografica la cosa?). E quando arrivi alla fine della storia, ti accorgi che non è veramente finita, perché c'è ancora un bell' 'atlante storico ucronico' di una decina di pagine, a cui è difficile, se non conosci la storia 'vera', non credere. D'altra parte un 'dramatic personae', con tutti i personaggi -reali e inventati- precedeva la narrazione.
Cosa c'è ce non va nel libro? sinceramente, non ho trovato niente che un piccolissimo editing non possa lavare via.
Dicevo prima che "1935" è l'inizio di un trilogia di cui esiste già il secondo volume ("1936"), anche questo scaricabile gratuitamente. Il terzo e ultimo tomo ci è stato promesso come regalo di Natale. Non ho ancora dato fondo a "1936", a causa di un arretrato pauroso di roba da leggere, ma sono sicuro che non verranno meno le premesse e poi voglio proprio vedere dove atterrerà il Marchetti 71 su cui Enrico Raddavero è stato caricato a viva forza.
Una domanda, 'sorge spontanea' come direbbe Lubrano: ma perché Alex (e come lui ne conosco tanti altri, di cui parlerò a breve!) non trova un editore disposto a pubblicare le sue cose? Ma a me va benissimo così.
Dottor Girola, gradirebbe questa? (è una delle mie esecuzioni preferite, insieme a quella di Ella Fitgerald).
TIM
Bellissima recensione! Grazie mille di cuore :)
RispondiEliminaLieto che lei, dottore, abbia apprezzato il mio libercolo, compresa la parte documentativa, a cui sono particolarmente affezionato :)
E Von Girola suona proprio bene! Prima o poi lo adotterò cone nickname :)
Oh, non c'è di che! dovere, solo dovere.
RispondiEliminaTemistocle
Bella rece
RispondiEliminaLo voglio su carta. Alex lo sa :-)
Più di qualcuno, che conosciamo, merita di farsi vedere sugli scaffali. In fondo però ci va bene anche così: alla fine è tutto gratis!
RispondiEliminaTemistocle