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La testata del blog di Autori per il Giappone |
Avevo parlato
en passant qui, venerdì scorso al termine del post sul lavoro di Glauco per i centocinquant'anni dell'Unità d'Italia, dell'iniziativa lanciata da
Lara Manni per raccogliere fondi a favore di
Save the Children. Ora che le cose sono più chiare e che tutto si è messo in moto alla grande, ho pensato di aggiornarvi. L'idea è geniale quanto semplice: chiunque può inviare un lavoro scritto (max due cartelle e in formato RTF) o variamente artistico (disegno, foto, ecc.) a
questo indirizzo. I lavori saranno visbili gratuitamente e chi vuole può poi donare ciò che desidera sempre tramite il sito.
Ho trovato notizia sull'iniziativa anche
qui,
qui,
qui (e devo chiedere scusa a Simone per non averlo visto prima!),
qui,
qui,
qui; ma ci sono tantissimi altri che l'hanno fatto: se ne avete voi di particolari fatele pure nei commenti a questo post (se sarete così buoni da volerne fare!).
Io ho gia mandato il mio piccolo contributo, un raccontino intitolato
L'odore dell'aria, scritto per l'occasione. Aspetterò qualche giorno, poi magari a fine settimana lo posterò anche sul mio blog.
Questo è quanto vi
dovevo.
TIM
Io colgo l'occasione per rammentare che la croce rossa giapponese ha aperto un c/c apposito per raccogliere le donazioni di chiunque volesse aiutare i terremotati. I dettagli sono qui:
RispondiEliminahttp://www.jrc.or.jp/english/relief/l4/Vcms4_00002070.html
Faccio anche notare che il link in questione viene segnalato sul sito web della NHK (la tv di stato giapponese) con uno spazio minimo, nascosto, quasi si vergognassero e provassero pudore a chiedere soldi. E il testo del messaggio in inglese invita a donare i soldi alla croce rossa del proprio paese, e a versarli sul conto indicato in basso solo nell'ipotesi in cui il paese di appartenenza del donante non abbia istituito un fondo per i terremotati giapponesi. Personalmente preferisco inviare la mia offerta direttamente su quel conto, anche se le spese bancarie saranno notevoli. Almeno è certo che arrivi direttamente in Giappone.
Grazie per la segnalazione. I giapponesi stanno dimostrando in questo frangente così doloroso per loro di essere un popolo dalla grande dignità, compostezza e serietà, e che noi abbiamo tanto da imparare dal loro stile di vita.
RispondiEliminaTemistocle
Grazie Temistocle, vedo che ogni tanto si riesce anche a "lavorare" insieme! ^^
RispondiEliminaSimone
Sto preparando un racconto, grazie Tim:-)
RispondiEliminaPosso partecipare anche io ?
RispondiEliminaBella iniziativa, anche io sto lavorando su un mini racconto da inviare! :)
RispondiEliminaCiao,
Gianluca
@ Simone: avevo già letto il tuo post e digitato l'smsdella cri, ma mi era completamente sfuggito il riferimento in questione. Chiedo ancora venia.
RispondiElimina@ Ferru e Gianluca: non sarà poi molto, ma è bello sentirsi partecipi di qualcosa di importante, poter dire: io c'ero.
@ Nick: certamente! una volta scritto il racconto o quello che vuoi tu, vai al link che ho citato e invia all'indirizzo che trovi: info@autoriperilgiappone.eu. E grazie anche a te. Ci si sente per il tuo blog (e l'altro lavoro è quasi terminato).
Temistocle