martedì 9 novembre 2010

Adamo

Un'altra perla. Un po' difficile da digerire (le perle sono dure, coriacee, forse neanche i succhi gastrici riescono a scalfirle, non so) e per questo forse più preziosa. Sarà che non è proprio il mio genere, quindi averla apprezzata al di là della storia, me la rende ancor più pregiata. E capisco ora anche meglio l'altro lavoro di Glauco Silvestri, che qualche mese fa ho un po' strapazzato. Ho avuto tra le mani Adamo per un paio di giorni (lo so, sono lento a leggere) e alla fine sono rimasto più che soddisfatto. Ammetto di non conoscere il fumetto (e il fumettista) cui fa riferimento Glauco, perciò non posso dire se c'è assonanza e continuità tra le due opere, ma del racconto in sé posso sicuramente parlare, anche se -come dico sempre- non da esperto, da competente, ma da lettore 'di pancia'. Per la sinossi, vi rimando alle note del'autore, anche perché se qualcuno vuole godersi 'al buio' la lettura è nel suo diritto.
E ora veniamo alle mie impressioni sul lavoro di un bolognese che, tra l'altro, nei suoi romanzi fa conoscere e amare la sua città. Nelle prime pagine ho avuto qualche difficoltà a capire il doppio punto vista sotto cui si svolgeva l'azione (che ci volete fare, sarà l'età!), poi, una volta compresa la lotta tra le due nature del protagonista, sono riuscito a godermi appieno il racconto. Anzi, confesso di essere tornato da capo e aver ripreso la lettura. Sicuramente la scansione narrativa, così secca e ossessivamente descrittiva, rende appieno l'idea di una lotta allo stremo tra un uomo che vede allontanarsi le certezze di una vita 'normale' e il suo doppio che con prepotenza 'usa' il suo corpo per manifestarsi. Ma sono poi realmente due, o l'apparenza inganna? Esistono veramente due 'Adamo' o quello che appare 'umano' è solo un simulacro della sua vera natura? La vividezza delle immagini, una Bologna a volte non proprio rassicurante, ma specialmente la descrizione di quello che dovrebbe essere l'inferno o qualcosa di simile, mi ha colpito, facendomi riandare con la memoria a certe pagine della Bibbia e alle sue descrizioni simboliche di stati e piani exra terreni.
Se qualche annotazione posso fare, a parte i naturali svarioni di battitura, sono le note: per una mia idiosincrasia andrebbero messe in un apparto critico finale, per non distrarre la lettura. Ma capisco chi preferisce avere tutto e subito a portata di mano.
Spero di non aver snaturato il lavoro di Glauco con le mie 'scempiaggini esegetiche', ma se vi posso dare un consiglio, andate a leggere quest'Adamo: ha il pregio di far passare qualche ora in buona compagnia, di trasportare in un mondo forse non tanto lontano dal nostro, di essere breve quanto basta per essere 'consumato' in una serata col sottofondo degli AC/DC, come suggerisce the swordman, o di Rachmaninoff (come consiglio io) e di essere ... gratuito.
(Anteprima: pare che ci sarà un seguito che farà parte, udite udite, di una possibile trilogia)
Ancora una volta: bravo Glauco.
TIM

2 commenti:

  1. Ho scritto il post perché veramente il racconto merita di essere fatto conoscere. Certo due mie parole non sono niente, ma se qualcuno passa di qui anche per sbaglio, almeno sa dove poter andare a prendere un po' di roba buona.
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