E' notizia di oggi, che l'amico Glauco ha dato in libera lettura l'ultima avventura di Mauro Bianchi. Avevo già parlato del detective bolognese e delle sue prime tre avventure il mese scorso, e da allora ecco altre due storie: Tre anni e Per un pugno di mosche.
Come ci tiene a precisare Gluaco, le storie non seguono un ordine cronologico, cioé i vari racconti balzano avanti e indietro nel tempo senza un filo logico, tanto è vero che Tre anni, fresco di stampa, precede (o quanto meno dovrebbe coincidere, se ci ho capito qualcosa) nella serie degli avvenimenti Chi ha paura del buio e segue Per un pugno di mosche.
In Tre anni, M.B. non c'è; sono appunto tre anni che nessuno ne sa niente e sul palcoscenico del bar di Gigi va in scena un atto unico in cui il barista e Alex, l'amico poliziotto, se la raccontano, come si suol dire. E così facendo raccontano a noi chi è e da dove viene l'investigatore privato le cui storie stanno riempiendo le calde notti bolognesi di questo 2011. E così sappiamo qualcosa in più di cosa ha spinto M.B. a mettersi in proprio, che rapporto c'è con Laura e col capitano Alex. E capiamo anche perché M.B. non è propriamente a posto fisicamente.Per un pugno di mosche, invece, vede in azione il nostro eroe, che si vede costretto (ma scopriremo un giorno che è proprio così?) a chiedere aiuto alla sua vicina giapponese per fronteggiare due loschi figuri che vogliono da lui... . Non si racconta mai la trama di un poliziesco, quindi andatevelo a leggere!
Ma veniamo alle mie personalissime impressioni sui due racconti.
Devo dire che Mauro Bianchi, o almeno l'idea di un M.B., sta cominciando a piacermi. Avevo scritto il mese scorso ... ben venuti questi tre racconti che definirei di presentazione di Mauro Bianchi e del suo mondo; aspettiamo che maturino i personaggi, gli equilibri tra di loro, le situazioni. Due raccontini brevi come questi di sicuro non possono dipanare tutte le matasse, visto anche il metodo-puzzle che Glauco sta usando, ma comincio a capire qualcosa in più dei personaggi, del perché sono lì e si comportano in un daterminato modo. Devo confessare di non essere abituato a questo modus scrivendi, ma d'altra parte ogni autore ha le sue trovate e sicuramente a qualcosa portano.
La scrittura di Glauco è, come sempre, misurata e le perplessità che avevo un mese fa sullo stile stanno svanendo: ho capito che di M.B. si scrive così. Un autore che si rispetti, infatti, deve saper variare le danze a seconda dei ballerini.
Ora aspettiamoe una prova più lunga, un bel racconto che superi le 15-20 pagine (e Glauco ce lo ha promesso), per capire di che pasta è fatto veramente questo personaggio, e se reggerà anche alla prova dell'intreccio. Ma già i tasselli messi finora con i vari racconti sono la certezza che le carte sono state giocate per bene.
Un'ultima segnalazione: le pagine dedicate a M.B. all'interno del sito di Glauco sono fatte davvero bene, funzionali ed esaustive; un bravo anche per questi che non sono proprio dettagli!
Mi sono accorto, rileggendo quanto scritto fin qui, di aver avuto l'aria del critico saccente, ma non è così, ve l'assicuro. Parlare di M.B. porta con se uno stile quasi 'aulico', perché è un personaggio poetico, un tutt'uno con la città, il sottobosco umano che la abita, dai gangster alle tipe innamorate, dalla mafia russa ai gatti che vengono, forse, da un altro mondo. Le mie non sono sviolinate all'amico scribacchino, ma impressioni di lettura vere e sincere. Che ci volete fare, io sono fatto così...
TIM
Mi mancano entrambi, sono gli unici del ciclo che non ho ancora letto. :) La trovata di narrare i tre anni in cui Mauro è "via", come ho scritto sul blog di Glauco, è di per sé interessante secondo me. :)
RispondiEliminaPS: Bella la nuova veste del blog, mi piace!! :D
Ciao,
Gianluca
Dovrò decidermi a leggerli presto questi racconti (compresi i tre precedenti). Scusa Glauco se non l'ho ancora fatto. ;)
RispondiEliminaRecupererò e mi redimerò.
Un caro saluto.
Nick
Grazie mille per la segnalazione e in bocca al lupo a Glauco per la nuova pubblicazione.
RispondiEliminaTi segnalo anche che i vecchi post del tuo blog sono praticamente illeggibili. La scrittura è coperta da strani rettangoli colorati.
Il solito blogger che rompe i maroni.
Ciao Tim, buona giornata.
@ Gianluca: sì, è vero. La narrzaione al bar della vita precedente di MB è un artficio interessante e da maggiormente il senso del filo di un'unica storia narrata ad episodi. Grazie per la nuova veste. All'inizio non ero molto soddisfatto, ma ora guardandola dopo qualche giorno, mi piace, specie l'abbinamento dei colori. Forse dovrei trovare qualche immagine migliore per lo sfondo.
RispondiElimina@ Nick: redimiti pure perché meritano.
@ Edu: ho provato a guardare a campione qualche vecchio post ma da me sono tutti leggibili. Potresti riprovare a controllare? grazie.
Temistocle
Confermo.
RispondiEliminaL'intervista di Gianluca Santini è formata da rettangoli di vari colori e non scrittura.
Il mio blog lo visualizzo bene e anche quello di altri.
Non so che dirti.
@ Edu: hai ragione, ma è un problema mio, cioé con la nuova visualizzazione del blog quei colori non erano visibili su questo sfondo. Ho messo tutto a posto, o almeno spero. Dammi un cenno se anche tu vedi bene e grazie per la segnalazione
RispondiEliminaE di nuovo devo ringraziarti per questo post stupendo. Si vede che M.B. ti intriga e mi fa piacere. Perché lo scrivo così? Perché mi diverte... ed era tanto che non mi divertivo così nello scrivere.
RispondiEliminaDovrebbe arrivare un altro racconto entro la fine di luglio, il titolo è "Nero", e dovrebbe essere attorno alle 20 pagine in A5. Poi c'è un bell'ebook da oltre cento pagine... ma è ancora in fase di lavorazione, perché... be' non ve lo dico!
Tutto ok. Ora riesco a leggere. Ciao Tim. ^__^
RispondiElimina@ Glauco: penso che il divertirsi sia una misura importante per giudicare la scrittura. Non credo molto a quelli che dicono di soffrire sulla pagina, di odiare lo scrivere e si devono magari far legare ad una sedia per comporre come Alfieri (e infatti i risultati si vedono!). Io aspetto tutto quello che verrà, 20 o 100 pagine che siano.
RispondiElimina(A proposito di quelle paginette dell'investigatore che tu sai e di cui avevi ricevuto qualcosa tempo fa, è saltato fuori un manoscritto in abbozzo di qualche ano fa. Chissà che qualcuno non riempirà qualche altra pagina?)
Temistocle
@ Edu: grazie ancora per la segnalazione. Ora dovrò riandare a tutte le altre interviste e rifare lo stesso lavoro, perché è un problema di sfondo del testo.
RispondiEliminaTemistocle