Per la gioia di molti, oggi è ospite di questo garage Ferruccio Gianola, per gli amici Ferru, che proprio ultimamente ha deciso di rubarmi il mestiere. E così chi di spada ferisce, di spada perisce.
Non saprei come definirlo: scrittore qui, qui e anche qui (fresco fresco!) per esempio, blogger, uno dei fortunati vincitori del banner di bookandnegative, il fratello di Livio il chitarrista…
Sarà come sarà, ora è il suo turno, la scena è sua. Signore e signori (chissà perché bisogna sempre mettere prima le donne, non è discriminazione questa?), abbassate i riflettori, silenzio in sala e iniziamo.
Ciao, Ferru. Dacci qualche breve informazione su di te.
Sono nato il 7 agosto (in casa, come una volta) di qualche anno fa, in un paesino delle alpi Orobie dove ancora ci dormo (lavoro a Lecco) ma la mia effettiva età non conta assolutamente nulla. A volte ho la sensazione di avere ancora quindici anni, in altri momenti sembro un vecchio di cento. Ho subito un paio d’incidenti gravi che nonostante non mi abbiano lasciato menomazioni evidenti mi hanno levato almeno dodici anni di vita attiva e quindi prendo le cose con molta filosofia. Sono lunatico più della luna. Ho fatto un po’ di tutto, l’operaio, l’artigiano, il venditore di sistemi cad. Ora lavoro in una scuola “privata” e faccio ancora un po’ di tutto: dalla docenza, al tecnico informatico, al fotografo nei momenti ufficiali e al buttafuori visto le generazioni del giorno d’oggi.Bene, siamo quasi coetanei; io però ti batto di un anno, anche se pure il mese è quello giusto. Quindi per lavoro sei sempre a contatto con giovani e adolescenti. Quando è toccato a te esserlo (prima o poi tocca a tutti esser giovani; poi ci sono quelli che ci rimangono e vengono normalmente detti rincitrulliti) che tipo di letteratura, cine-tv, musica animava le tue giornate? E la tua famiglia entrava nelle tue scelte?
Fumetti (Tex Willer e giornaletti di guerra) e romanzi d’avventura prestissimo. Ho ancora nella mente le figure che c’erano in un’edizione di “Ventimila leghe sotto i mari” di mio papà, forse non sapevo ancora leggere. Abbonamento al Giornalino e anche a Selezione Reader's Digest. Poi telefilm in televisione, sceneggiati, film di guerra, film western e film d’avventura e fantascienza. Ho iniziato prima a suonare che a scrivere, il sassofono soprano, non riuscivo neppure a reggerlo con le mani talmente pesava. Ma anche la pittura - mio papà non lo faceva di professione, ma non era neppure un pittore dilettante- mi ha sempre attratto.E ora come sono cambiati i tuoi gusti?
Non sono cambiati in maniera rilevante, per quanto riguarda la letteratura continuo a divorare libri di ogni genere. Forse sono stato influenzato dalla narrativa americana per quanto riguarda la scrittura, ma non credo di avere un idolo particolare. Leggevo tutto di uno e poi lo eliminavo leggendo tutto di un altro scrittore dallo stile e dal genere opposto. Naturalmente cerco di scegliere il meglio e ho una specie di detector incorporato che mi permette di eliminare da subito i libri che non mi piacciono. Con la musica mi comporto allo stesso modo, ascolto di tutto: colonne sonore, pop, rock, classica, jazz… ultimamente anche le canzoncine tirolesi.Ecco allora l’eccletticità (accompagnata dalla versatilità) dei tuoi interessi letterari. Traspaiono anche dal blog i frequenti riferimenti alla terra dove sei nato e cresciuto. Ti piace questo posto e come ti ha influenzato anche nello scrivere?
Sì, abbastanza, ma dipende dalle situazioni. Mi ha sempre trasmesso un’aurea da ingenuotto che ancora mi porta addosso e che traspare anche nella narrativa che scrivo. Per i curiosi ho scritto un romanzo horror avventuroso ambientato a Premana. Ora se fosse possibile vorrei andarmene un anno tra i nativi americani, oppure nel deserto australiano a cercare serpenti velenosi o in Patagonia. Penso sia l’unico modo per conservare e sviluppare ancora qualcosa di spirituale ( non confonderlo con la religione, però). Anche se alla fine ho bisogno di tornare al paesello.E la tua famiglia si interessa a come esprimi oggi le tue sensazioni ed emozioni?
Fino a un certo punto, con mio fratello musicista sì, non parliamo d’altro. Con l’altro fratello dipende dalle situazioni. Con mia madre e mia sorella non è semplice parlare di arte, ma le donne sono per la conservazione della specie e non c’è nulla di più speculativo e inutile di uno scrittore che non porta soldi.Ahahahah, bell’osservazione che mi richiama alla mente un detto simile anche delle mie parti! Oltre alla famiglia, normalmente la nostra vita di società è popolata di amici e colleghi di lavoro. Come li scegli (gli amici, dico)? e loro e i colleghi di lavoro, condividono i tuoi stessi interessi, conoscono la tua passione per la scrittura o sanno che gestisci un blog?
Gli amici capitano per strada e in linea di massima non ho ricevuto grandi fregature, anche se i veri amici li frequento da sempre e non hanno a che fare con l’ambiente di lavoro, dove mi limito a fare il mio dovere. Comunque quasi nessuno è al corrente del mio blog.Veniamo ad un argomento che spesso per finto pudore viene tralasciato, di cui non si parla per non fare la figura del bigotto, ma che credo abbia sempre un posto (anche attraverso la sua negazione) nella nostra vita: tu sei credente?
Boh, ci credo poco. In una risposta precedente parlavo di spiritualità, be’ per me la spiritualità consiste nell’essere in simbiosi con quello che si sta facendo. Quando scrivo ci metto tutto me stesso e c’è tutta la spiritualità di cui ho bisogno, anche se certe esperienze (Nativi americani, deserti) mi mancano.Abbiamo accennato prima alla tua carriera di scribacchino. Da dove vengono fuori i tuoi personaggi e le tue storie?
Dalle mie esperienze, dalle mie passioni, dai luoghi dove ho vissuto, da quello che mangio a come dormo, dalla mie storie d’amore…C’è un fatto della tua giovinezza ti ha particolarmente colpito e ha influito (e magari influisce ancora) sulle tue scelte?
A quattordici anni sono stato spedito a Milano in collegio perché non c’era altra possibilità per studiare. La scuola superiore più vicina, con i mezzi di trasporto di allora, era quattro ore di distanza. Vi giuro che per come io conoscevo il mondo è stato come entrare nella Tana del Bianconiglio.Un po’ di attualità. Ti piace l’Italia oggi? quali sono i suoi pregi, i difetti, le potenzialità?
No, per niente. Vai a fare un giro all’estero e ti accorgi di come siamo ridotti male. Non mi levo dalla testa ciò che mi è successo l’anno scorso quando sono tornato da Edimburgo e per poco ho rischiato l’arresto per avere insultato un paio di poliziotti in servizio a una manifestazione politica, che mi avevano costretto a fare un giro dell'oca assurdo per poter recuperare l'auto per tornare a casa. Non ci vedo molte potenzialità, ma solo molta presunzione e supponenza. Siamo un popolo che vive sulla sua gloria passata (c’è stata?), carente di buona volontà. Di tutto ciò salvo soltanto l’aspetto geografico.Dalle tue parti è molto forte quella forza politica (mi permetto di dire: populista) che fa leva sulle paure della gente di vedersi portar via le proprie cose da gente venuta da lontano. Tu cosa pensi dei flussi migratori che negli ultimi venti anni stanno cambiando gli equilibri culturali, sociali e politici d’Italia e d’Europa?
Inevitabili e bisogna avere l’intelligenza di accettarli e adeguarsi al cambiamento, presto arriveranno anche gli alieni e quelli ci spazzeranno le orecchie.Cosa vorresti restasse di te.
Molti conoscenti mi ritengono una persona buona e generosa (non so se sia vero, anche perché di fronte a ciò che ritengo ingiustizie posso spostare il mare). Se si tratta di una cosa vera, vorrei essere ricordato in questo. Non vorrei che si parlasse di me come di un bastardo o di un figlio di puttana.Siamo a metà luglio e la domanda è d’obbligo: dove andrai in vacanza?
Non ho idea, vivo in montagna e a luglio e ad agosto è una vacanza continua per me. Poi mi capita di girare molto per lavoro quindi a volte non sento il bisogno di evadere per staccare. Probabilmente andrò in Spagna anche perché di solito ci va mio fratello per qualche tour ed è un bel sistema per andare a scrocco, conoscere qualche artista particolare e uscire con qualche chica mucho guapa.
Senza schiamazzi, con poche parole ma molto sincere, abbiamo conosciuto qualcosa in più di Ferruccio, che ha voluto che ascoltassimo questo brano per completare la sua presentazione. Un uomo così, che vive di poche cose ma essenziali, che basa le proprie convinzioni sulle sue esperienze e non sulla prima prurigine che si incontra per la via, merita la nostra attenzione e il nostro rispetto.Ed ora tocca a voi: dite quali sono state le vostre impressioni nel leggere le sue parole; e se volete, fate le vostre domande. Ferruccio Gianola sarà contentissimo di rispondervi.
Comunicazioni di servizio: penso che l'arrivo della canicola estiva invogli al dolce far niente e a di conseguenza ritengo che la gente vada in vacanza o abbia meno voglia di tenere in mano un mouse e incollare gli occhi ad un monitor. Perciò volevo un vostro parere sul fatto di interrompere con oggi le interviste (ma la normale amministrazione del blog è garantita!) e riprenderle a fine agosto. Cosa ne pensate? Seconda cosa: molti si sono lamentati dell'evidenziazione, nei post delle interviste, del testo. Per questo ora ho lasciato tutto come si trovava. Va meglio, peggio, così così? Ditemi qualcosa.
TIM
(le altre interviste possibili: Nick, Simone M., Glauco, Alex, Edu, Ariano, Elvezio, Luca, Gelostellato, Enzo, Davide e Gianluca)
Qualcosa.
RispondiEliminaScusa, non ho resistito. Ho la scusa del caldo. Il testo 'piano' senza parti in evidenza mi piace di più, per la programmazione l'unico che 'deve' decidere sei tu.
@ Angelo: grazie dei suggerimenti. In effetti forse un altro personaggio per la lista ci potrebbe stare, al limite anche tutti, visto che ne restano solo 3. Sentiremo gli altri.
RispondiEliminaA me piace molto questa versione, la sento più riposante.
RispondiEliminaNe approfitto per mandare un saluto all'amico Ferru.
Dimenticavo: bravi a tutti e due.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina@ Nick: Ferru è un grande, uno di quelli che non ti aspetti, un'acqua cheta come si suol dire. Sotto quella scorza da cattivo (guarda che foto!) ci sta un cuore; ma anche un fegato, un pancreas... ahahah! per l'evidenziazione, ok, messaggio recepito. L'avevo fatto perché in altri siti l'avevo visto così, ma probabilmente l'errore è stato nel fatto che nel mio blog lo sfondo è di un colore impossibile. Spero a breve di fare un po' di restyling (come parlo bene stamattina!)
RispondiEliminaCommento spesso sul blog di Ferruccio perché mi diverte e mi appassiona. A volte lascio qualche battutaccia ma il caro Ferru l'"accetta" senza "accettarmi" e di questo lo ringrazio... XP
RispondiEliminaL'evidenziazione è terribile, quindi così è molto meglio da leggere... ;) Per la programmazione del tuo blog, fai come credi meglio!
Un'ultima considerazione... adesso che ho carpito la vostra età dovro etichettarvi per la vita: BVZT e BVZF... uff, che fatica essere un rompicojjoni di professione... LOLdoppiocarpiatoLOL
Ce lo vedrei Ferru in mezzo agli indios amazzonici che fuma le erbe dello sciamano e compie il viaggio interiore alla ricerca del proprio spirito ancestrale... Se è un'esperienza che gli piacerebbe fare, gli auguro di poterla vivere prima o poi.
RispondiElimina@ Eddy: come diceva il grande Jacovitti: lascia l'ascia e accetta l'accetta! ma sta sicuro che prima o poi qualcuno accetterà anche te! E poi dall'alto (sic!) dei nostri anni ci possiamo permettere anche qualche tiratina d'orecchi!
RispondiElimina@ Ariano: io gli invidio il vivere tra i monti, l'avere a disposizione la casetta nel villaggio abbandonato. Traspare sicuramente il suo essere "montanaro" con tutti gli aspetti positivi del caso.
RispondiEliminaOk, allora vedo di fare il bravo... (orecchie abbassate)
RispondiEliminaTra l'altro mi sono dimenticato di farvi i complimenti per l'intervista. L'ho letta molto volentieri!
Ferruccio appare nell'intervista esattamente come appare nel suo blog, pacato e misurato. E sarei molto curioso di conoscerlo personalmente...
Visto che leggo le interviste da un feed reader, non mi ero accorto del format con cui le presentavi (a meno del momento in cui venivo a commentare), per cui... lascio libera scelta al proprietario del blog.
RispondiEliminaQuanto al rimando estivo... se son d'accordo gli intervistati, io tanto non scappo mica! :D
Glauco
@ Glauco: feed reader!? ecchevordì? Forse però hai ragione sugli intervistati, potrei chiedere a loro.
RispondiElimina@ Eddy: se lui è d'accordo e vuole rischiare...
RispondiEliminaquesto blog è come un bar all'ora dell'aperitivo:-)
RispondiEliminaGrazie Tim e grazie a tutti
Altra bella intervista, e abbiamo scoperto qualche fattaccio privato del buon Ferru :)
RispondiEliminaFerru, un giorno dobbiamo fare una vacanza del tipo "Scappo dalla città - La vita, l'amore e le vacche", te lo ricordi il film? :D
@ Ferru: anche grazie alla tua presenza. Quando una star si presenta in qualche luogo pubblico, si porta sempre dietro un codazzo di ammiratori! Comunque mi ha fatto sudare stamattina la tua intervista! L'ho dovuta rifare 3 volte ex novo perché la formattazione non teneva e alla fine mi cancellava tutto. C'è qualche maledizione direttamente dal deserto patagonico?
RispondiElimina@ Daniele: andate un po' dove vi pare... tanto alla fine qua tornate!
RispondiEliminaBella intervista, e bravo Ferru! :) Sta volta niente bravo Tim però... scherzo, bravo sempre bravo! :)
RispondiEliminaQuestione interruzione: se ne mancano solo 3 si può anche proseguire fino a esaurimento (non nervoso eh xD)
Questione evidenziatore: così è più leggibile, sì.
Ciao,
Gianluca
@ Eddy un po' di gente del giro l'ho già incontrata, ma poco alla volta sono sicuro che ci incontreremo tutti, è un desiderio comune e reciproco:-)
RispondiElimina@ Ariano: più che gli indios amazzonici, sono per le tribù nordamericane, e poi ho dimenticato di scrivere che iìuna zingara mi ha detto che morirò affogato nel Rio delle Amazzoni e quindi e meglio che stia alla larga da quel fiume.
@ Daniele: sicuro:-)
@ Tim: la maledizione della pampa. Una nuova sindrome che colpisce i blog. LOL
Grazie Gianluca:-)
RispondiEliminaMa che bella quest'intervista!! l'ho proprio goduta bevendo un caffettino...bella bella! Bravo Tim, e bravo Ferru!
RispondiEliminaPer me va benissimo questo come aspetto grafico dell'intervista, semplice ma chiaro!
Bene, penso proprio che quest'opzione (che è poi la più semplice) sia quella che si legge meglio. Per le interviste, parlerò direttamente con gli interessati e poi vi farò sapere.
RispondiElimina@ Ferru: spero che a nessuno venga in mente di lanciare un concorso o una qualsiasi cosa che includa la scrittura dove si parli di "maledizione della pampa"! siamo occupati almeno fino a fine anno!
Sempre in ritardo, come al solito. Un ciao a ferru e un concordo in pieno con la ripresa dopo la calura...anche perchè vivendo al mare sarebbe sacrilego non approfittare.
RispondiEliminaCiao a tutti :-)
@ Mark: ciao anche a te e goditi il mare!
RispondiElimina@Ferru: Grande! Punto.
RispondiElimina@Tim: Era centomila volte meglio con l'evidenziatore! Comunque bravo lo stesso.
Non è vero, l'ho detto solo per romperti le uova nel paniere.
Non è vero che era meglio prima, ma è vero che sei bravo.
Anzi, bravissimo. ;)
@ Gian_74: grazie.
RispondiEliminaForti queste interviste, ma tu sei giornalista?
RispondiElimina@ Klodin: noooo! faccio il cartolaro, vendo libri e quaderni ai bambini e lo scotch per i pacchi a chi deve partire! troverai molti altri più bravi di me a fare interviste, gira un po' e vedrai!
RispondiEliminaTemistocle
Non l'avevo letta questa... e leggerla adesso che "conosco" Ferru (da pochissimo) è più piacevole! :)
RispondiEliminasono contento che ti sia piaciuta. Ah, attenzione: è in arrivo la neve anche lì da voi e questa volta è proprio brutta (o bella a seconda dei punti di vista!)
RispondiElimina