martedì 31 luglio 2012

Alcune cose che...

(qui)
io ho quello col gufo!
... mi va di raccontarvi.
Manca pochissimo alla partenza per le vacanze. Il costumino, non a braghetta con le strisce bianche e azzurre (azzurre da pronunciare alla bolognese, con la zeta che vira pesantemente verso la esse) è già nel trolley, sto redigendo la lista di libri da portare (magari ve lo dico dopo), aggiungendo gli ultimo ebook al Cybook e cercando da più di due settimane gli occhialini da immersione. Non pensate che io faccia pesca subacquea o che altro! assolutamente, non so neanche nuotare! ma è che, tra l'altro, non so stare con gli occhi aperti sott'acqua e allora ricorro alla maschera.
Così, prima del post prechiusura, voglio tediarvi con qualche considerazione dettata più dal caldo che altro.
Fa caldo!
Ieri sono stato in un paesino della Brianza a trovare amici e parenti vari. Viaggio in treno allucinante! all'andata, complice uno sbaglio della linea dovuto anche all'indicazione errata di uno sportellista alla stazione, impiego quasi 4 ore per un viaggio da due scarse. Oltre a questo, tutti i vagoni avevano l'aria condizionata a palla, tanto che ho dovuto coprirmi per non congelare sul posto ed essere scambiato all'arrivo per un filetto di stoccafisso da 80 chili! Il ritorno invece è andato un po' meglio, senza errori, ma in compenso nessun vagone aveva l'aria condizionata, per cui sono arrivato a casa immerso in un bagno di sudore, tipo sauna ma senza la parte fredda! Bah!
Agonia del segnalibro.
Coll'avanzata della lettura elettronica, con le diatribe tra cartaceisti e digitalisti, nessuno forse pensa che, come per tutte le cose toccate dalla modernità, qualcuno ci rimette sempre. E questa volta tocca ai nostri amici segnalibro! Forse qualcuno ricorderà lo scorso anno un bel post di un amico blogger, che non sono riuscito a rintracciare (ma se qualcuno se lo ricorda, lo dica) sui segnalibro. E proprio ieri, osservando una signora usare una striscia di stoffa ricamata a mano come segnalibro, mi veniva in mente che questi utilissimi e, spesso, bellissimi oggetti che ci hanno seguito per tutta la nostra vita di lettori, stanno per andare in pensione, diverranno obsoleti. Come si sentiranno? staranno forse facendo una campagna sotterranea e silenziosa contro l'avvento dei lettori digitali? pregheranno perché la tecnologia vada in tilt tutta e nello stesso momento in tutto il mondo? Non lo so, anche perché i libri di carta ci saranno ancora e per sempre, finché morte non ci separi da loro. E ci sarà sempre una biblioteca dove l'odore della carta sarà forte e invitante. E loro saranno lì, a dare il loro contributo, come sempre, in tutta umiltà.
Allora rispettiamo e conserviamo i nostri segnalibro: è una questione di civiltà! (campagna a cura della ADSL: Associazione a Difesa del SegnaLibro).
Zingarate!
E non mi riferisco, purtroppo, al capolavoro di Monicelli. Non ho mai provato tanto schifo per il calcio in vita mia neanche ai tempi di quell'evasore e (ex?) drogato di Maradona. Non parlo del calcio di quelle migliaia di ragazzi e non più ragazzi che ogni domenica si scarrozzano a proprie spese per le strade d'Italia per giocare i tornei interparrocchiali, interaziendali e chi più ne ha più ne metta. Non quello degli sfigati fantozziani che tutte le settimane con qualsiasi tempo al lunedì sera hanno la partita di calcetto con gli amici. Parlo del calcio che risponde non al fischio dell'arbitro o alle folate di vento che fanno deviare la traiettoria del pallone, ma ai soldi, all'economia, all'investimento. Parlo, insomma, dell'affaire Ibrahimovic (da qui le zingarate). Questo poverino ha accettato di essere considerato un semplice lavoratore stagionale (come i tunisini e marocchini che arrivano senza permesso di soggiorno per essere sfruttati dai buoni bianchi italiani a pochi centesimi la cassa di pomodori raccolti) pur di realizzare il sogno di una vita: giocare, questa volta, nel PSG. Che poi tre anni di contratto non sono una stagione e che per farlo prenda, solo di stipendio, 14 milioni e mezzo di euro all'anno, è secondario; e se per permetterglielo bisogna ricorrere a questi mezzucci che gli permettono di evadere la tassazione, diventa anche terziario. Per piacere: tutti quelli che mi verranno a dire sacrosantamente che sono stufi di pagare tasse su tasse, di essere sfruttati, ecc., mi dimostrino di non possedere un abbonamento allo stadio o a qualche sky, premium, ecc., per vedere questo e altri truffatori tirare calci al pallone! E che giochino in Francia, non cambia il concetto.
Ho detto, e alla prossima.




Zingarate... quelle vere!


TIM



8 commenti:

  1. Treno:
    Facendo una media delle temperature sul treno tra andata e ritorno, non mi pare che tu debba lamentarti... ^_^

    Segnalibro:
    Scrissi un articolo su 31 Ottobre, ti riferivi forse a quello? Io, comunque, ho sempre usato una graffetta!
    Quanto al mestiere che andrà perso... ma dai? Non mi dirai davvero che anche tu credi che l'ebook ucciderà il libro. Secondo me, se gli editori sono furbi, si stabilirà un bell'equilibrio tra le due realtà. Ma ecco, il concetto di furbizia, in Italia, è ben lontano da questo business. Pensa che il vinile sta tornando preponderantemente nel campo musicale...

    Zingarate:
    Ho un amico che fa il barista. Si è sempre lamentato delle tasse, ma ha sempre avuto un reddito ben più alto del mio (che a ragion veduta dovrei lamentarmi, visto che le tasse decimano il mio stipendio prima ancora che io lo veda in banca!). Ha sempre fatto lo scontrino, per cui accettavo le sue lamentele... ma da qualche tempo a questa parte, probabilmente solo agli "amici", ha cominciato a battere scontrini da 1 euro quando invece... e ogni tanto si "dimentica" di batterlo del tutto. Giusto con me, che gli faccio notare la "dimenticanza", si redime mestamente. Ma... ecco, sto pensando seriamente di cambiare bar.
    Se fai il furbo, a me non va bene. E perdi un cliente.

    Del resto noi non siamo in una vera democrazia. Non siamo tutti uguali. O tutti quanti abbiamo la possibilità di evadere, o nessuno. Questa situazione non mi piace. Senza contare che, ovviamente, a parte certi raid scenografici nelle località di villeggiatura, non si fa molto contro l'evasione. :/

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    1. il treno: il tuo ragionamento non fa una grinza, solo che il freddo e il caldo c'era davvero. Ho sbagliato algoritmo?
      segnalibro: naturalmente non penso che i libri cartacei spariranno! o almeno lo spero vivamente! il mio era solo un pezzo "di costume" tanto per accalappiare l'attenzione con un po' di sano romanticismo. Un po' come per la farfallina di Belen, che pare distribuirà col suo canale satellitare (Belen, non la farfalla) i condom Bunga Bunga di Nicole Minetti, la quale...
      Zingarate: mi ha colpito che hai scritto: "O tutti quanti abbiamo la possibilità di evadere, o nessuno". una volta si sarebbe detto: o tutti pagano le tasse o non le paga nessuno. Evidentemente i tempi cambiano e tu faresti bene a cambiare anche bar. D'altra parte poco fa è venuto un barista mio cliente che si è arrabbiato perché gli ho fatto lo scontrino per i rotolini della cassa e ha affermato che paghiamo già troppe tasse e che lo stato ci costringe a chiudere. Se lui facesse qualche scontrino in più (sì, è di quelli che 'si dimenticano' e io mi dimentico di andare da lui) magari anche noi pagheremmo qualche tassa in meno!

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  2. Buone vacanze TIM, divertiti!!!

    Io segnalibri non ne ho mai usati: faccio le orecchie ai libri, che è la cosa più bella e liberatoria del mondo... specie se il libro devi studiarlo a memoria e lo odi a morte :)

    Simone

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    1. ahi che dolor! le orecchie ai libri! un danno che non bisognerebbe fare mai neanche al peggior libro-nemico!

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  3. Buone vacanze Tim :-)
    Io i segnalibri li conservo tutti, e non ho alcuna intenzione di pensionarli. Al limite li posso regalare al povero Ibra, così gli faranno compagnia, solo soletto a Parigi, con appena 14 milioni di euro da spendere...

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    1. anch'io conservo tutti i segnalibri "ufficiali" che ho (quelli cioè che mi hanno regalato negli anni). Personalmente mi piace raccogliere tutte le schede telefoniche usate che trovo e le uso nei libri che leggo "di passaggio", cioè un po' oggi e un po' domani. E buone vacanze a te!

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  4. Buona vacanza!
    Io i segnalibri li adoro, ne ho un sacco, di tutti i tipi e poi uso anche quello che mi capita, oltre le orecchie come Simone!

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  5. Rbadisco che le orecchie non le sopporto! Per il resto a me pacciono molto le ricarche dei cellulari e le raccatto anche da terra (quando non mi vede nessuno!) Ma ho anche segnalibri "artistici".

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