mercoledì 8 settembre 2010

E' arrivato Tore!

Come avevo annunciato in un commento al post di Ariano di ieri, eccovi un raccontino/favoletta per adulti (non nel senso di 'a luci rosse'!). Lo trovate sull'altro mio blog, I racconti del garage, dove ci sono anche gli altri due racconti messi finora in rete. "Tore", si intitola così, è un lavoretto di 2000 parole di una decina di anni fa, senza grandi pretese, ma mi è sempre piaciuto perché usa un linguaggio e un modo di esprimermi che non ho mai più ritrovato dopo di allora. E' una storia semplice, senza alieni, impianti sociologici e viaggi nel tempo di altri miei racconti. Fotografa la storia di uno 'scemo del villaggio' che forse non è poi così scemo. E' solo da leggere in due minuti e, se volete, conservare. Come questa canzone.
TIM

5 commenti:

  1. Letto. E' molto poetico, forse un po' troppo breve. Io ho sfruttato un'idea molto simile per scrivere il terzo racconto di "Trilogia veneta sognata".

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  2. Grazie molto. Penso di dover essere contento, perché è il primo commento che ricevo ad un mio lavoro. Anzi per la verità c'era stato qualcun altro che mi aveva scritto qualcosa su un altro racconto che gli avevo mandato, ma è il primo commento sul blog.
    E' vero, è 'poetico' e ho voluto lasciarlo breve così com'è perché ho provato a darci una guardata, ma non sono più riuscito a creare quell'atmosfera. Forse è meglio così.
    Temitocle

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  3. Be' grazioso, come dice Ariano è poetico. Mi sembra che hai lavorato molto sui sentimenti e sul carico di emozioni e quindi dovrebbe ampliato darebbe molta più empatia, anche se come prima impressione e molto buona.

    Ah, ciao e il primo commento che faccio sul tuo blog e quindi piacere di conoscerti:-)

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  4. @ ferruccio.
    Ci siamo incrociati qualche volta nei commenti ad altri blog, e comunque benvenuto nel mio garage. Sono contento che 'Tore' sia piaciuto anche a te e spero che lo stesso effetto abbia fatto a qualcun altro che magari l'ha letto ma non ha voluto commentare. Come dicevo ad Ariano, non sono mai riuscito ad aggiungere o cambiare anche una parola al racconto perché ogni volta mi sembrava di manomettere un meccanismo (quasi) perfetto. Normalmente scrivo di cose e con stile diverso, ma chissà che qualche volta non mi venga in mente un'altra storia così.
    Temistocle

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  5. Fai bene a lasciarlo andare come ti è venuto:-)
    Oh sì credo che ci sia molta gente che legge e non commenta... ed è un peccato. Ma va bene lo stesso, succede anche a me sul mio blog, specialmente quando posto un racconto

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