Così volevo porre alla vostra attenzione proprio questo argomento: nel leggere i blog degli altri siamo attratti solo dall'argomento dei post, che ci può più o meno interessare, o sentiamo che dietro quelle parole c'è una persona, con le sue idee, la sua famiglia, i suoi sogni, a volte i suoi drammi personali? e nei nostri commenti come reagiamo?
E' logico che a volte l'argomento è puramente tecnico e quindi il nostro parere va di conserva, ma finora non ho trovato nessun blog, tra quello che seguo, in cui sia tutto asettico e non traspaia nulla della vita di chi scrive.
Qualche giorno fa, non ricordo dove e chi, qualcuno ha proposto un incontro 'fisico' tra blogger, per conoscersi di persona, sapere come abbiamo veramente gli occhi e i capelli e che numero portiamo di scarpe. Penso che tutto questo sia un segno, quello della riscoperta -aldilà di tutti i discorsi sulla 'rete' che allontana o impedisce i contatti individuali- della persona, del bisogno di condividere interessi e 'cose', qualunque genere di cose. Ed è anche il segno, sempre secondo me, che la funzione della rete è quella di essere mezzo non fine dei rapporti sociali, pubblici o privati.
E' vero che ci sono modi e modi di usare il web e che un articoletto di questo genere e di questa lunghezza su FB, per esempio, non sarebbe possibile (è anche per questo che io non ho un profilo, come si dice in gergo); ma un blog resta sempre per me un posto valido per incontrare gente con cui confrontarsi, che mi ha fatto conoscere la vita di tanti 'amici' di cui non conosco il peso e l'altezza, ma di cui penso di avere ben presente le gioie, le paure e le aspirazioni.
E spero che per gli altri sia la stessa cosa nei miei confronti.Vi dedico questa. Alla prossima. Nano Nano.
TIM
Si siamo proprio una famiglia allargata e ti confesso che a volte le soddisfazione che arrivano dagli amici blogger per un motivo o per l'altro ravvivano giornate non solo monotone... Si vedrai che pirma o poi faremo un incontro come si deve :-)
RispondiElimina@Ferru: è anche vero che 'da lontano' siamo tutti buoni e che, come dice il proverbio, i parenti sono come le scarpe, che più sono stretti più fanno male, ma verdersi una volta ogni tanto ...
RispondiEliminaTemistocle
Per me il rapporto coi blog è proprio quasi esclusivamente di "amicizia", per quanto si possa essere amici di persone che uno in realtà non conosce quasi per niente.
RispondiEliminaE questo per certi versi è anche un po' un limite e quello che mi ha un po' allontanato dal "giro" che seguivo un tempo: se scrivere è un dialogo intimo con qualcuno che conosci mi sta benissimo, anzi è una cosa bellissima, ma io cercavo un "pubblico" di possibili lettori normali che invece, forse, non si può trovare così.
Ancora, se un amico scrive cose che non condividi (per non dire addirittura delle idiozie) alla fine ci resti anche male, non è come seguire qualcuno di cui non ti frega niente e che anzi se ti dimostra di essere un po' fuori di testa ti fa anche divertire.
Poi io sono sempre inutilmente polemico e prendo tutto un po' troppo sul serio, probabilmente la verità è anche questa.
Simone
Boh... forse parli di me, qualche tempo fa, commentando un post di Alex, ho provato a buttare lì l'idea di incontrarsi.
RispondiEliminaL'idea nasce dal fatto che nella vita reale non conosco praticamente nessuno che condivida le mie passioni. Pensa che vado al cinema e al teatro da solo! Per cui, visto che invece con voi ho molto da spartire, mi è sembrato naturale proporre l'incontro. ^_^
Non c'è dubbio che le due cose sono collegate.
RispondiEliminaSi comincia a seguire un blog perchè interessano gli argomenti, ma a scrivere i post è una persona fisica. Qualcosa di lui traspare, e magari chi condivide certi aspetti del suo modo di essere comincia a sentirlo affine, gli viene da pensare: "Lo vedi Mister X, su molte cose la pensa come me, e condivide le mie stesse passioni". A quel punto viene anche la curiosità di conoscerlo, curiosità che ovviamente rappresenta sempre un rischio.
Per esperienza personale posso dire di aver incontrato un solo blogger fra quelli con cui interagisco. E' stato un incontro breve, sinora unico, ma interessante. Se gli impegni me lo permettono, spero di poter replicare.
@ Simone: penso che anche questo il bello del blog: non sei costretto ad 'accettare amicizie' o cose del genere (io non so bene come funziona); se vuoi intervieni, se no te ne stai al tuo posto. E se vuoi parlar male di qualcosa che hai letto lo puoi fare, nessuno ti 'toglie la sua amicizia'. Nessuno comincierà ad odiare a morte un giornalista sportivo perché ha parlato male di Mourinho!
RispondiElimina@ Glauco: sì, eri tu. Certamente seguire un blog non è mai come frequentare 'dal vivo' una persona, da questo punto di vista è un suo surrogato. Ma il blog è come un elenco telefonico da cui prendi numeri a caso e cominci a fare telefonate; magari alla fine incontri qualcuno che ti piace e gli dai un appuntamento.
@ Ariano: il rischio lo corri anche se vedi un angelo biondo sul tram, le vai dietro tutto il giorno e alla fine scopri che è ... un ministro di Berlusconi! Scherzi a parte, fa parte del gioco rischiare ma, ripeto, il blog non obbliga nessuno a fare cose che veramente non vuole. Da quanti blog siamo passati solo una volta e siamo sicuri che non ci torneremo più?
Temistocle