E' di ieri la notizia di una coppia gay inglese aggredita nel frusinate. Tutti i media che hanno riportato la notizia (giornali, agenzie di stampa, televideo di tutte le salse) hanno sottolineato che i due erano 'regolarmente sposati'. La coppia ha riportato alcune fratture ed ecchimosi varie. Mi chiedo: se non fossero stati 'regolarmente sposati', gli aggressori sarebbero stati autorizzati a piantargli un cacciavite nel cervello?
TIM
Davvero inaudito, non c'è più rispetto per niente e per nessuno.
RispondiEliminaPurtroppo sembra che la tolleranza sia sempre merce rara...
RispondiEliminaProbabilmente questa gente (parlo degli aggressori) non hanno altro modo di dire al mondo che esistono anche loro, e lo fanno con questi gesti, per loro, eclatanti. Il rispetto deve essere anzitutto per se stessi, un rispetto dignitoso del proprio corpo, della propria anima; senza questo non ci può essere rispetto per la vita altrui, senza distinzione per il sesso, l'età, la condizione sociale (anche se penso che ci avrebbero pensato due volte prima di prendere a calci una Porsche o una Maserati). Certo i media con la loro ipocrisia (la sottolineatura che i due erano 'regolarmente sposati') non fanno che amplificare questo bisogno della caccia al diverso, che trova in personaggi come gli aggressori facile preda.
RispondiEliminaTemistocle