venerdì 17 giugno 2011

Le interviste possibili: Enzo Milano

 Guardando la foto qui di fianco mi vien voglia di immaginare questa chiacchierata con Enzo Milano al tavolino di un bar, di quelli di ferro rotondi, che ti fa venire in mente un cynar, quello di una volta, quello di Ernesto Calindri. Tutt’attorno il traffico, auto che strombazzano e noi due seduti a ciarlare degli affari nostri, davanti ad un bicchiere lungo e ottagonale. Però a ben vedere quel pizzetto e quelle strisce nere sul colletto e sui polsini hanno un che di inquietante. Forse è per questo che tutti lo chiamano l’uomo lupo? E che una sezione del suo blog si chiama
la genesi del lupo? Sicuramente in molti l’abbiamo conosciuto attraverso la sua produzione letteraria, ma vediamo se la persona che esce fuori dalle sue risposte coincide con l’idea che ci siamo fatti di lui.


Per chi non sa niente di te, in due parole…



32 anni, nato e cresciuto nella provincia di Milano, ma di origini campane. Convivo da 4 anni con una psicologa (non a caso) e ho un figlio, Fabio, di 9 mesi.
Sarà bello alla fine di queste interviste fare la conta tra polentoni e terroni! Ma cerchiamo di cominciare… dall’inizio. La tua infanzia e adolescenza di che tipo di letteratura, cine-tv, musica, è stata popolata? C’ero lo zampino della tua famiglia nelle tue scelte?


Il primo autore che ho letto con continuità, e che mi ha influenzato di più, è senz’altro Stephen King. Sono cresciuto con i vari cartoni animati sui robottoni che andavano qualche anno fa (Transformer, Voltron, Mazinga, Ufo-Robot) e con la saga di Star Wars. La musica, invece, è arrivata un po’ più avanti, con i Litfiba di Piero Pelù. La mia famiglia non mi ha particolarmente influenzato, ho scelto ciò che m’interessava con assoluta libertà.


Bene, sono contento di questa libertà che hai avuto. Evidentemente c’è ancora in giro gente che non ha i paraocchi in certe cose. E ora come sono cambiati, se lo sono, i tuoi gusti?



Per quanto riguarda la lettura sono diventato sostanzialmente onnivoro. Leggo qualsiasi cosa, purché di genere. Così come la musica, dove mi piace un po’ di tutto senza eccezioni. La TV l’ho abbandonata da anni, nel 90% dei casi non ha contenuti che m’interessano. Prima che diventassi padre frequentavo spesso i cinema, ora sono per forza di cose passato ai DVD. Un buon film non si rifiuta mai.

Sei nato e cresciuto dalle parti di Milano. Ti piace questo posto e come ti ha influenzato?

Mi piace e non mi piace allo stesso tempo. Milano ha troppo di tutto: bianco, nero e un’infinita varietà di grigi. Ma, abitando in provincia, riesco a godermela mantenendo un equilibrio soddisfacente. Per quanto detto, la metropoli offre quasi giornalmente spunti per storie di ogni genere. Le sollecitazioni non mancano di certo.

Ci sono alcuni degli intervistati che hanno detto di avere una famiglia a cui non interessa niente di quello che fa, altri che invece sono seguiti. Qualcuno addirittura ci tiene a… non far sapere niente! E la tua famiglia di che tipo è, da questo punto di vista? Si interessa o potresti anche vincere il Campiello e resterebbe indifferente?

Sì, si interessa in parte. Ho una piccola ma agguerrita schiera di fans nella mia famiglia, soprattutto per quanto riguarda ciò che scrivo. Il supporto più continuativo e importante, comunque, arriva dalla mia compagna. Anche perché il tempo che trascorro a scrivere lo sottraggo, principalmente, a lei e al mio piccolo.

Molti vorrebbero che chi gli sta vicino non gli stesse col fiato sul collo, specie la sera quando le idee ti arrivano e non le puoi lasciare andare così. Quindi sei un uomo fortunato, almeno da questo punto di vista. Gli amici, invece, come li scegli? e loro, i colleghi di lavoro, condividono i tuoi stessi interessi, conoscono la tua passione per la scrittura o sanno che gestisci un blog che magari si interessa di ‘cose strane’?

Gli amici sono una componente importante per la mia passione. Anche se non condividono i miei stessi interessi, sono comunque quasi tutti dei lettori forti, e non aspettano altro che io scriva un nuovo racconto. Sono un forte stimolo. Con la parte di amici in rete, invece, ci si è trovati e conosciuti proprio per la comunione di passioni e interessi, quindi è senz’altro molto coinvolgente discutere con loro di articoli, progetti, letture e quant’altro.

La foto che mi hai mandato e che ho messo a inizio post, col tuo bel gilet, sa di personcina a posto, di quelle che la domenica porta la famigliola in chiesa alla messa delle undici. Ma tu, sei credente?

No. Sono appassionato di miti, folclore e leggende che possono anche avere a che fare con religioni passate o odierne, ma l’argomento “credo” mi tange poco.

Eppure, ci avrei giurato; è proprio vero che l’abito non fa il monaco! Veniamo alla tua attività di scribacchino: da dove vengono fuori i tuoi personaggi e le tue storie? Qual è un tuo personaggio, o lavoro, a cui sei particolarmente affezionato?

Alcuni miei personaggi vengono fuori da me stesso, nel senso che sono delle copie più o meno mascherate di quello che ero, che sono o che sarei voluto essere. Tutti gli altri seguono lo stesso ragionamento, ribaltato su parenti, amici e conoscenti. Quando creo un personaggio, primario o secondario che sia, devo quasi sempre avere nella testa una persona reale di riferimento. Il mio personaggio preferito in assoluto è ancora inedito. Lo vedrete nel mio prossimo romanzo.

E invece un personaggio a cui tu ti senti particolarmente legato e che ha influito sulle tue scelte?

Che ha influenzato la mia vita direi di no, però mi sono parecchio affezionato al Risorgimento. Ho già dedicato diverse opere a quel periodo, e ne arriveranno presto delle altre.

Risorgimento, 150enario dell’Unità d’Italia, prima e seconda Repubblica (dovremmo fondarne una terza o basta rimettere a posto quella che c’è? mah, lo scopriremo solo vivendo!): l’Italia di oggi, ti piace? quali sono i suoi pregi, i difetti, le potenzialità?

 
Potenzialità enormi, nella maggior parte dei casi sprecate. Non ti dico che non mi piace perché non vedo da altre parti nel globo un cosiddetto paradiso terrestre. La mia famiglia è abbastanza “sparsa”, parlo a ragion veduta.


Come me anche la tua famiglia è fatta di emigranti. Magari siamo saliti col trolley invece che con la valigia di cartone, e con l’aereo invece che col treno, ma comunque sia un giorno abbiamo chiuso una casa al sud e ne abbiamo aperta un’altra qui al nord. Da figlio di emigranti, cosa pensi dei flussi migratori che negli ultimi venti anni stanno cambiando gli equilibri culturali, sociali e politici d’Italia e d’Europa?

 
Vengo da una famiglia di viaggiatori, che solo dalla mia generazione in avanti si è sostanzialmente fermata. Dai racconti dei miei genitori e, soprattutto, dei miei nonni, mi rimangono delle immagini non troppo dissimili da quelle di oggi. Disagio, povertà, difficoltà a integrarsi, criminalità più o meno associata. Un insegnamento trasmessomi? Riga sempre dritto e fai il tuo dovere, i risultati arriveranno. E, se e quando arrivano, tutti ne sono arricchiti. Ne ho diversi esempi.


Siamo alla fine e restano solo due domande. La prima: una cosa, una qualunque, che vorresti restasse di te.

 
L’ho avuta circa 9 mesi fa. Mio figlio.
Molto bella questa risposta. E, per il gran finale: dove ti troveremo in vacanza quest’estate? e quando ci andrai?

 
Andrò ad Agosto. Al mare (è un must) con la famiglia.
Fine dell’intervista. Spegniamo i riflettori. Facciamo i nostri migliori auguri a Enzo e speriamo che ci regali tanto altro bel materiale da leggere, per il nostro divertimento e per quello di chiunque avrà la fortuna di incontralo un giorno o l’altro sulla sua strada.

Intanto questa è la sua musica.

TIM

(Le altre interviste possibili: Nick, Simone M., GlaucoAlex, Edu, Ariano, Elvezio, Luca e Gelostellato)


15 commenti:

  1. E' sempre più bello conoscere i blogger tramite le tue interviste.
    Complimenti ad entrambi. ;)
    Oggi vedo di risponderti su quell'altra questione, che ieri ero preso fino al collo.
    Nick

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  2. @ Nick: e speriamo che non te lo tirino, il collo. Comunque, grazie!
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  3. Piacere di aver fatto la tua conoscenza Enzo. Non so perché ma dalla foto e dalle tue risposte mi risulti simpatico. ;)
    @Tim: Bravo, eccetera, eccetera... ;)

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  4. @ Gian: grazie, eccetera eccetera!
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  5. Un ringraziamento a Tim per lo spazio concessomi, e anche ai vecchi e nuovi amici che hanno commentato.

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  6. @ Enzo: nel mio garage c'è spazio sempre per tutti e tutti sono i benvenuti. Far conoscere personaggi come te è sempre un piacere e spero che siano in molti di più da oggi a cominciare a seguire il tuo percorso letterario. Ho appena finito di leggere Subway Legend, da: Progenie, ritorno all'incubo (dove peraltro ci sono anche testi di Alex, Edu e altri bravi autori) e mi sento di consigliarlo sicuramente a chi ancora non l'ha fatto.
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  7. Complimenti a Tim e Enzo per l'interessantissima chiacchierata. Attendo le statistiche.

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  8. Sempre interessanti queste interviste. Aiutano a delinearci meglio tra noi.

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  9. @ Edu: le statistiche si fanno sempre alla fine e ancora abbiamo un po' di personaggini in coda e qualcuno si sta aggiungendo.
    @ Ariano: Allora vuol dire che sono riuscito nell'intento!
    @ tutti: a proposito, avete qualche amico blogger che vorreste vedere sotto torchio?
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  10. Ti segnalo Pensiero Spensierato, ottimo blog sui fantasmi e Mysterium, ottimo blog sui Misteri in generale. Anche IL Disinformatico è un blogger che andrebbe intervistato a mio parere.

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  11. @ Edu: grazie delle segnalazioni. Penso che arriveremo a fine estate con le interviste agli "amici vicini". Poi magari potremo cominciare con quelli "lontani".
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  12. Propongo anch'io Pensiero Spensierato, nonchè l'amico Iguana (per gli amici Iguana). Ricordati che a fine giro sarò io ad intervistare te.
    Vendetta, vendeeeeetttaaaaaa! :)

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  13. @ Nick: mi sa che sarà un lungo giro e non so se effettivamente ci sarà una fine! e comunque non è detto che bisgna aspettare fino alla fine, o che io voglia rispondere alle domande, o che...
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  14. Ne è nata una rubrica davvero molto interessante:-)

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  15. @ Ferru: grazie. In effetti vedo che l'attenzione da parte di tutti non scema (nel senso di 'cala' eh!?), e di questo ringrazio tutti i lettori, e ho ancora 6-7 personaggi, tra cui tu!, da intervistare. In questi giorni nel ho assoldati un altro paio. Penso però che finite queste chiacchierate, metterò tutto a riposo, perché anche per queste cose "il gioco è bello quando dura poco", almeno a questi ritmi. Se dovessi avere più in la qualche altro nuovo amico da intervistare, probabilmente ne potrei fare una rubrica ma con cadenza quindicinnale o mensile. E domani altri fuochi d'artificio con...
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