martedì 31 maggio 2011

Le interviste possibili: Eduardo Vitolo

Reduci dalla seconda settimana di interviste possibili, iniziamo la terza con un personaggino niente male. E che è meglio non incontrare nel bosco di sera!

Dal profondo Sud (ma mai così profondo come il mio!) ecco Eduardo Vitolo che tutti conosciamo come Edu, uno che si interessa di musica, scrittura, fatti e posti strani, insomma uno che non si pone mai limiti e che ha le idee molto chiare sui propri gusti.
E allora conosciamolo meglio attraverso questa chiacchierata virtuale.


Che ci dici di te, così... ex abrupto...?


Sono nato a Sarno nel Dicembre del 1974. Tutt’ora risiedo nel mio paese natio. Mi limito ai fatti essenziali: faccio il “giornalaio” dal 1994 intavolando collaborazioni di varia natura: dalle fanzine di metal estremo a quelle sugli Ufo, dai periodici salernitani ai giornalini universitari fino ad arrivare a quotidiani ad ampia diffusione. Per mestiere mi sono occupato di tutto: politica, cronaca nera, elezioni, reportage, cultura, eventi, moda, cucina, calcio. Purtroppo qui al Sud è un lavoro sempre sull’orlo del baratro. Tantissime testate aprono e chiudono in pochi mesi. Girano pochi soldi e ci vuole davvero il pelo sullo stomaco. Negli anni ’90 ho fatto anche il musicista in alcune cover band (Nirvana, vecchio Punk, Grind Core) e progetti poi abortiti (soprattutto metal estremo) e per diversi anni sono stato iscritto al Centro Ufologico Nazionale nella sezione campana interessandomi da vicino al fenomeno e scrivendo anche alcuni articoli. Per quanto riguarda la narrativa ho iniziato con i primi raccontini horror sempre a inizio anni ’90. Li pubblicizzavo sotto pseudonimo su alcune riviste del settore musicale chiedendo solo le spese postali (i francobolli) per il pacchetto da inviare. Autoproduzione ante litteram. Poi una pausa di qualche anno e le uscite editoriali che tutti conoscono leggendo il mio blog e non solo…Sono fidanzato da otto anni con Annalisa e tra i miei prossimi obiettivi ci sono altri libri da scrivere,continuare a fare radio (sono già due anni che esiste “Moshpit”, uno dei pochi programmi del Sud Italia a passare Rock/Metal in prima serata) laurearmi in legge, tornare nel mondo della musica con un progetto nuovo e sposarmi.
Pensa come è strano il mondo. Per anni ho fatto la Salerno-Reggio Calabria per studio, lavoro, vacanza, e quindi sono passato dal bivio di Sarno. E per anni l'ho confuso con quello di Salerno! Ma torniamo a te. Mi sembra che di carne al fuoco ce n'è abbastanza, per il passato, il presente e soprattutto il futuro. Torniamo un attimo alla tua giovinezza. Parlando di letteratura, cine-tv, musica, con cosa sei cresciuto? C’ero lo zampino della tua famiglia nelle tue scelte?



Sono cresciuto prima di tutto con Dylan Dog e i suoi cloni (Gordon Link, Lazarus Led). Devo al fumetto di Sclavi la mia passione per l’Horror. Fino ad allora i film horror mi terrorizzavano da morire. Non mi facevano chiudere occhio. Sarà una banalità ma “Profondo Rosso”, visto in tv con mia madre, mi ha tolto il sonno per anni. Poi è scoppiata la passione e non mi sono più fermato. “Notte Horror” su Italia 1 era un appuntamento imperdibile. E poi tanta “Serie B” sui canali privati. La lista è infinita. In letteratura: le Ghost Novels inglesi in primis. A seguire Lovecraft, Poe, Bierce, Wharthon, Benson, Howard, Tolkien James, King, Barker, Koontz etc. Musica: sono un fanatico del Metal, genere che seguo in tutte le sue forme dalla fine degli anni ’80, collezionando vinili, riviste, demo, fanzine e cd. Non disdegno altri generi ma il Metal è la mia vita. Tutte le cose elencate in precedenza sono frutto soltanto della mia ricerca personale e dei consigli di amici più grandi. La mia famiglia, soprattutto da ragazzo, non ha mai approvato i miei gusti e le mie passioni. Poi ci hanno fatto l’abitudine.
E ora? A che punto sei?

In campo musicale ho esplorato i grandi classici del Rock, l’Avanguardia, la musica classica, ambient e medievale. Anche per la Letteratura negli anni ho scoperto le collane da edicola (Urania, Giallo, Segretissimo), i saggi sui misteri, i classici di mia madre, tanti autori italiani (Altieri, Baraldi,Arona, Di Marino, Vergnani e tanti altri) e nuovi fumetti, soprattutto quelli americani. Per quanto riguarda film e telefilm sostanzialmente guardo di tutto, non solo horror anche se per quest’ultimo cerco di tenermi sempre aggiornato.
Ti piace il posto dove sei cresciuto e vivi ancora oggi e come ti ha influenzato? anche nello scrivere...  


Guarda, se sto fuori per qualche giorno Sarno mi manca da morire. Se sono invece a casa sogno (a volte) di andare via per sempre. Ho un rapporto di amore/odio col mio paese. È un posto tranquillo anche troppo. Accade poco e nulla. In compenso ha una grandissima tradizione storica dagli etruschi ai romani, passando per il Medioevo e il Brigantaggio. Su questo mi ha influenzato moltissimo. “Telepatia con i deceduti” è un racconto horror ambientato in una villa antica che esiste realmente. Le figure storiche del brigantaggio sarnese mi sono state d’ispirazione per un racconto che ha poi ricevuto un premio in un concorso internazionale di narrativa. Quindi sì, Sarno ha influenzato alcune mie storie.

Si sente in quest'attaccamento alla tua terra uno dei capisaldi dell'umanità e della cultura meridionale, Cosa che io invece non ho, forse per questo sono un terrone sui generis. Comunque... la tua famiglia si interessa a quello che fai ora, come blogger, scribacchino, artista…


Diciamo che sono informati dei fatti ma danno poca attenzione alla cosa. Fondamentalmente sono presi da altro e forse è meglio così. Sono molto protettivo con le mie cose e odio le invadenze.

L'amicizia ha un significato particolare per noi meridionali. Come scegli gli amici (o come gli amici scelgono te)? Condividono i tuoi stessi interessi, conoscono la tua passione per la scrittura o sanno che gestisci un blog che magari si interessa di ‘cose strane’?

Sono una persona normalissima e fortunatamente frequento amici, colleghi e conoscenti con gusti diversi dai miei. Sono un tipo curioso e cerco sempre nuovi stimoli dal contatto con gli altri. Il fatto che io mi sia buttato nel campo editoriale e nella scrittura in genere a volte ha creato varie incomprensioni con persone fondamentalmente prive di talento e troppo invadenti. Inutile dire che non ho più contatti con loro. Per il resto penso di essere un tipo disponibile e cortese ma attenti a non farmi incazzare. ^__^

Per i miei studi ho fatto moltissime ricerche e corsi sulla religiosità popolare nella mia terra, quindi so cosa significa la religione (non parlo della fede!) al Sud. E tu, sei credente? in un dio o in qualcosa che sta al di fuori (non per forza al di sopra) di te?

Sono cresciuto con un’educazione molto cattolica. Il mio primo contatto col mistero e l’horror (visuale) l’ho avuto guardando i Paputi (una processione di incappucciati rossi, presenti anche nel Survival Blog) durante il Venerdì Santo nel mio paese. Rimasi travolto emotivamente. Persa mia nonna da ragazzo ho perso anche la fede e per molti anni sono stato ateo. Dopo aver perso anche mia madre, ho riflettuto molto sulla mia vita e alla fine ho riacquistato una sorta di spiritualità molto più personale. Forse per consolazione, forse per trovare una risposta alla sofferenza. Comunque credo in Dio e in una dimensione ultraterrena anche se ripeto ho una fede molto personale. E sono attratto irrimediabilmente dal soprannaturale.

Ho molto apprezzato il tuo intervento nel Survival Blog, sia per l'originalità del contributo che per i riferimenti a riti e usanze locali vissuti. Si capisce, insomma, che sei molto coinvolto dalla terra in cui vivi, in modo quasi simbiotico. A questo punto una domanda extra sorge spontanea: se dovessi trovare un lavoro sicuro e meglio pagato al Nord, saresti disposto a lasciare la tua terra?

Bella domanda! Se guardassi esclusivamente al portafoglio ti direi assolutamente sì! Ma ormai ho trovato un certo equilibrio (non solo umano ma anche economico) che mi permette di sopravvivere (per ora!) nel "famigerato" Sud. Se possibile vorrei vivere qui fino alla fine dei miei giorni, magari se non proprio a Sarno, in centri un po' più attivi come Nocera Inferiore, Cava dei Tirreni, Mercato San Severino o Salerno. In alternativa Roma sarebbe la mia prima preferenza. Amo la capitale piena di storia e di arte. Ma ripeto sono abituato alla pace della provincia e non so come potrei resistere nel caos metropolitano. Per esempio, stamattina mi sono svegliato presto e aprendo la finestra mi sono goduto il panorama della collina del Saretto col castello medievale nel più totale silenzio. Sarebbe possibile questo a Milano? Non credo... I soldi non sono tutto: banale ma vero!

Allora torniamo alle domande di routine. Ami la tua terra e ne sei sicuramemte attratto e influenzato, ma i tuoi personaggi e le tue storie, dove vengono fuori ? Qual è un tuo personaggio, o lavoro, a cui sei particolarmente affezionato?

Vengono fuori nei modi più svariati: letture, viaggi, film, persone, avvenimenti comuni, storia, riflessioni personali. Non c’è un target specifico a mio parere. Sono affezionato a “Horror Rock, la musica delle tenebre" (Arcana, 2010), saggio che seppur scritto a quattro mani, è nato da una mia idea e dalle mie fissazioni. Ma se penso al primo libro Telepatia con i deceduti” e all’inesperienza di quel periodo ho un moto di tenerezza. Un giorno lo riscriverò da capo. È già pronto il prequel.

Ampliamo un po' gli orizzonti. Ti piace l’Italia oggi? quali sono i suoi pregi, i difetti, le potenzialità?

Certo che mi piace! Io vivo al Sud, nel salernitano che territorialmente è un po’ tagliato fuori dai grandi eventi, dalle mostre, dai musei, dall’arte. Quando vado a Napoli, Roma, Firenze, Perugia rimango sempre folgorato da quello che vedo. Alla fine vivere appartato non è poi così male se poi hai tante cose da scoprire, uscendo di casa. Pregi: c’è tanta bellezza in giro. Difetti: la gente non sa apprezzare quello che ha. Potenzialità: col rispetto e l’attenzione verso gli altri arriveranno le potenzialità.

Questa è una di quelle domande, come la precedente del resto, che ha visto diverse opinioni negli altri intervistati: cosa pensi dei flussi migratori che negli ultimi venti anni stanno cambiando gli equilibri culturali, sociali e politici d’Italia e d’Europa?


Se ti riferisci a flussi migratori che costantemente arrivano in Italia tramite relitti sul mare, io credo che non abbiano nulla a che fare con la cultura. Non sono studenti o artisti che arrivano sin qui per arricchirsi e arricchirci culturalmente. Ci sono poi in gioco numerosi fattori, religiosi in primis, che ostacolano a mio modo di vedere una costruttiva integrazione soprattutto nelle classi sociali più basse. Io sono convinto che ora come ora l’Italia non sia un paese attrezzato per gestire il problema. Non c’è nemmeno tolleranza o pietas, visto che la classe politica attuale sta educando le persone all’odio e all’egoismo. C’è sempre una sorta di incertezza o una cattiva gestione del problema. Altri paesi come Francia o Germania sembrano avere, nel bene o nel male, una mentalità differente e sicuramente maggior polso. L’Unione Europea ha due strade: chiudersi a riccio oppure accogliere il cambiamento. Non so come andrà…

C’è un personaggio o un fatto (storico, politico, religioso, sociale) a cui ti senti particolarmente legato e/o che ha influito e influisce sulle tue scelte?

Culturalmente sono legato a un artista danese: King Diamond. Un musicista rock che in tempi di chiusura totale e di bieco moralismo (gli anni ’80), portava sul palco storie soprannaturali e demoni di cartapesta. Il mio immaginario personale deve molto ai suoi dischi e alla sua carica visiva. Per il resto ho tante fissazioni che vanno e vengono.
E infatti ho notato che c'è particolare sezione del tuo blog dedicata a quelle terre, anche se lì si parla di Norvegia. Ed ora una cosa, una qualunque, che vorresti restasse di te.

I libri che ho scritto e la mia collezione di vinili.
Anche in questo caso ti confermi un romantico, nonostante l'apparenza da personaggio 'maledetto'! E visto che anche tu sei un mortale come tutti noi, dove andrai in vacanza quest’estate?
Vacanze? Non pervenute. Ho due matrimoni a cui devo per forza partecipare e alcuni impegni importanti di lavoro e studio. Mi accontenterò di qualche weekend di relax in giro. Qui l’estate è molto lunga.
Confermo anche quest'aspetto del Sud che vuole un estate lunghissima. Quando ero piccolo, ma ti parlo di 40 e più anni fa, ricordo che le domeniche d'ottobre si scendeva ancora a mare a fare il bagno! Altri tempi! Ora, se vuoi, aggiungi una domanda che non hai trovato e a cui eventualmente ti piacerebbe rispondere per completare un quadro di te stesso.
Per deformazione professionale odio farmi domande ma amo farle agli altri. Quindi colgo semplicemente l’occasione per chiederti: ma come ti è venuta un’idea così simpatica? Comincio a invidiarti… vedi ho anche dei difetti. ^__^ Grazie mille per la bella intervista, TIM. A buon rendere!

Accidenti! Questo finale mi ha spiazzato! Ma si sa, noi terroncelli siamo fatti così... Perciò mi avvalgo della facoltà di non rispondere... e vi lascio con la sua musica. Ma attenzione: il video che state per vedere è autentico! Girato nelle vicinanze del castello di Sarno! Come si dice: uomo avvisato, mezzo salvato!
TIM
(Le altre interviste possibili: Nick, Simone M., Glauco e Alex)

30 commenti:

  1. Bella intervista. E la tua iniziativa diventa sempre più interessante. Grande TIM, Grande Edu!

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  2. Un sentito GRAZIE al mitico TIM e le sue splendide interviste. ^__^
    Ciao Glauco. ^__^

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  3. @ Glauco: sono contento che l'iniziativa vi stia piacendo! Ma se posso fare una piccolissima lamentela (mi direte: e ti lamenti pure! che volete, fa parte del mio carattere!): pensavo che forse su qualche aspetto particolare magari ci potesse essere una piccola discussione. Anche questo era nelle mie aspettative. Ma sono più che contento così, di fare da tramite tra tutti voi!
    Temistocle

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  4. @ Edu: i protagonisti siete voi con le vostre risposte. Le mie domande sono uguali per tutti (tranne qualche piccola aggiunta per qualcuno), quindi la differenza la fate voi.
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  5. Complimenti.
    Una bellissima intervista! Poi per motivi geografici e di formazione, mi ritrovo con molte delle risposte e della vita di formazione di Edu.
    Un saluto ad entrambi.

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  6. Ciao Nick
    Tra terroni ci s'intende a meraviglia. ^__^

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  7. @ Edu: ehi! moderiamo i termini, che questo è un blog rispettabile! (ihihihihihihihi!!!)
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  8. @Tim
    Hai ragione siamo "Terroncelli" come hai scritto un po' più su...^__^

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  9. bella bella bella intervista! complimenti Tim, e complimenti Edu!

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  10. Grazie Libera. ^__^
    Ma qul'è il tuo vero nome?

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  11. Questa iniziativa è proprio azzeccata, complimenti TIM! E complimenti anche a Edu per averci fatto conoscere meglio la sua persona :)

    Ciao,
    Gianluca

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  12. mi aggiungo anche io al coro! grande edu e grande tim! ;)

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  13. @ tutti: siamo qui per servirvi!
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  14. Questo "siamo qui per servirvi" è vagamente inquietante. LOL ;)

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  15. @ Nick: eheheh! stiamo entrando nel clima della casa maniana. Ma mi ricorda anche la comica di Stanlio e Ollio quando vanno a prendere la falsa eredità e il cameriere dall'aria luciferina cerca di ucciderli! qualcuno la ricorda?
    Temistocle

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  16. @Gianluca
    Grazie di cuore e in bocca al lupo per il nuovo Ebook.

    @Peppe
    Grazie per il supporto che ricambio con stima.

    @Tim & Nick
    A me viene in mente "Vieni avanti cretino" invece...^__^

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  17. @ Nick: mitici Stanlio e Ollio! ma parlare di Stanlio e Ollio mi abbassa il livello del blog?
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  18. Sta diventando una piacevole abitudine passare di qui e trovare questi scambi di cortesie. Bravo Tim, questo è blogging di qualità e di servizio pubblico. :-)

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  19. @ Angelo: beh, ora non esageriamo! mi sembra di essere il premier quando nomina la carfagna ministro per meriti sul lett... ops, pardon, sul campo! diciamo che mi sono impegnato per intrattenere questo gentile pubblico.
    @ Ferru: verrà anche il tuo turno! e allora dovrai cantare! e non mi venire a dire che san remo è un santo che ti sta sulle scatole, che tanto non ci crede nessuno!
    Temistocle

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  20. Sarebbe interessante, finite tutte le interviste, fare un po' di lavoro statistico.
    Del tipo: quanti degli intervistati sono approvati in famiglia in quanto artisti? Quanti hanno amici che lavorano nel medesimo campo? Quanti esprimono un giudizio positivo sull'Italia? Quanti no?

    Secondo me verrebbero fuori dei bei dati su cui ragionare.

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  21. @ Alex: l'idea è ottima ed era nelle mie intenzioni fare una cosa del genere. Ma senza farla diventare una statistica sterile, piuttosto cercando di calarla nella realtà sociale, geografica, lavorativa della persona. Se lo farò sarà un lavoro lungo ma penso che darà i suoi frutti.
    Temistocle

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  22. Piacere di aver fatto la tua interessante conoscenza Edu!
    Tim, chettelodicoafare? ;)

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