![]() |
(qui) |
--ATTENZIONE! DISCONOSCIMENTO DI RESPONSABILITA'!
Questo non è l'inizio di una catena di S. Antonio, né una Top Five o Top Ten.
È solo un post sul mio blog.--
(fine aggiunta)
Come voi sapete, e se non lo sapete ve lo dico adesso, io credo nella reincarnazione.
Almeno per ora. Domani potrei cambiare idea, come ho fatto per decine di cose anche essenziali nella mia vita. Nel qual caso sarete i primi ad esserne informati.
Credo che siamo un'entità in crescita, o quantomeno in cammino, e che maturiamo di incarnazione in incarnazione.
In questo momento non è proprio il caso di fare discorsi sui massimi sistemi; sappiate solo che sono in una fase in cui sto perdendo ogni attrattiva per una fede che si basi sulla credenza dell'esistenza di un dio, di qualsiasi tipo. Da tempo, invece, ho acquistato la certezza che le religioni, di qualsiasi tipo, siano la tomba della fede.
Ora che ho finito di pontificare sulle verità assolute (forse ci ritornerò, e sarà un segnale. Non capite cosa sto dicendo? fa niente; forse Angelo ha afferrato, vero Swordman?) vengo all'argomento del post.
(Però, adesso che rileggo l'introduzione mi sembra che di carne al fuoco per un post ce ne sia già abbastanza, e potrei conservare il resto per un altro articoletto. Ma no! Sono solo quisquilie buone per giocare ai buoni e ai cattivi sulla lavagna mentre la maestra è in bagno a fumarsi la sigaretta!)
Argomento del post, dicevo.
Il titolo mi sembra chiaro: alcune cose che farò nella prossima vita, quindi procediamo.
L'idea mi è venuta fuori dalla lettura di quest'illuminante post di Davide Mana sul nuovo e scintillante Il futuro è tornato.
Infatti la prima cosa che farò assolutamente nella prossima vita (se non mi sarò nel frattempo reincarnato in un bradipo o in un politico) è imparare l'inglese. A scuola ho studiato francese e (solo per due semestri all'università) tedesco; perciò capisco qualcosina di idioma gallico (molto tempo fa lessi, con l'ausilio del vocabolario, un libro del commissario Maigret) e ho solo le basi per capire che quello che ho davanti è scritto nella lingua di Lutero e Karl Heinz Rummenigge. Come tuona il post succitato, se non capisci l'inglese sei tagliato fuori dal gioco della grande letteratura -e ha perfettamente ragione! In verità ho iniziato innumerevoli volte corsi di inglese, tutti però abbandonati dopo i primi how are you? fine, thanks you!, perché non ho mai capito come mai se entri in una farmacia inglese a comprare una scatola di preservativi devi prima chiedere come sta la commessa. Mah! Evidentemente paese che vai, usanze che trovi!
Altra cosa che devo assolutamente fare nella prossima vita è: fare sport. Non voglio diventare uno di quei fanatici che se non fanno i loro 500 metri quotidiani in scioltezza non riescono poi a sbevacchiare senza sensi di colpa in paio di birrozze. Vorrei semplicemente riuscire a frequentare con una certa costanza un palestra, in modo da non dovermi portare dietro ogni giorno i miei muscoli inflacciditi e le mie maniglie dell'amore ben evidenti. Non che sia un obeso cinquantaduenne che stramaccia da un divano all'altro; faccio tutti i giorni il tratto casa-lavoro a piedi (in tutto un km circa) e quando posso faccio passeggiate rilassanti. Io parlo proprio di movimento che sviluppi e armonizzi i muscoli che permettono al mio scheletro di non collassare al minimo intoppo.
Collegato con questo c'è il terzo desiderio: praticare tai chi chuan o arti marziali simili (escluse quelle di puro combattimento). Questo mi permetterebbe di assicurare oltre al controllo del mio corpo, quello sulla mia energia psichica. Uno dei miei problemi principali, infatti, è la assoluta mancanza di volontà: inizio una cosa con l'entusiasmo di un bambino affamato davanti alla pappa col pomodoro e smetto dopo due giorni col fastidio di Lapo Elkann davanti all'ennesima multa da pagare.
Ultimo decisione, perché altrimenti più che un post diventa il primo volume della saga di... fate un po' voi, è quella di giocare a scacchi a buon livello. Il gioco degli scacchi mi piace perché devi avere sempre la situazione sotto mano, intuire le mosse dell'avversario, fare le tue cum grano salis, nascondendo le vere intenzioni e con un occhio all'orologio. Un po' come un politico, solo che invece dell'orologio loro controllano ogni momento il portafoglio. Da ragazzo, millenni fa, ho giocato a scacchi per anni e, pur non essendo bravo, me la cavavo. Poi non ho più trovato nessuno con cui ingaggiare duelli all'ultimo re e così ho rimesso scacchiera e pedoni nell'armadio. Sì, è vero che esistono semplici giochi degli scacchi per PC e anche gratuiti, ma ci vorrebbe costanza, che come detto sopra io non ho, e tempo (beh, quello si potrebbe trovare!). E poi volete mettere il gusto di gettare tutto in aria coi pezzi che fanno quel caratteristico rumore cadendo in terra, quando perdete l'ennesima partita contro un mostriciattolo di 8 anni che ti guarda divertito!
TIM