sabato 10 marzo 2012

(Alcune) cose e persone che mi fanno salire il sangue alla testa...

presa sempre da qui
... e con la pressione alta che mi ritrovo, per me sono anche pericolose. Ah, a proposito...


ATTENZIONE! DISCONOSCIMENTO DI RESPONSABILITA'!
Questo non è l'inizio di una catena di S. Antonio, né una Top Five o Top Ten.
È solo un post sul mio blog. E non è un post umoristico-satirico.


E ora cominciamo.
(Alcune) cose e persone che mi fanno salire il sangue alla testa...


Non rispettare il codice della strada, tipo: viaggiare senza la cintura allacciata, parlare al telefonino, occupare gli spazi per i disabili, parcheggiare fuori dagli appositi spazi (specie se solo per un attimino); sbraitare poi contro il vigile che ha fatto la multa per aver commesso uno dei suddetti reati stradali.


Avere in mano oggetti di vario tipo (pacchetti di sigarette, buste di corrispondenza, scontrini fiscali) e gettarle in terra per strada.


Sputare in terra mentre si sta camminando, per non essere da meno del branco con cui si sta andando.


Avere i pantaloni a metà culo, mostrando le mutande che devono avere obbligatoriamente l'elastico con marchio in bell'evidenza (ma lo sanno queste persone che è un'usanza che nasce nelle carceri americane e viene usata dai detenuti che sono disposti a soddisfare le voglie sessuali dei boss in cambio di una vita più comoda dietro le sbarre?)


Chi non raccoglie dal marciapiede la cacca del proprio cane.


Chi guida un SUV come se fosse la Costa Concordia (e non c'è niente da ridere!).


Chi lascia con sdegno e disprezzo lo scontrino sul bancone dopo che glielo hai fatto. E quando gli fai notare che io sono obbligato a farlo e lui a prenderlo, ti risponde invariabilmente: dovrebbe andare a prendere chi ruba, quelli che stanno in alto, non guardare queste fesserie!


Lo spazzino del mio quartiere che continua a lasciare sporco dappertutto e ha sempre la sigaretta in bocca (ma lo sa che sul luogo di lavoro è vietato fumare?).


Chi entra in un pubblico esercizio parlando al telefono e, a gesti, vorrebbe far capire al barista che vuole una consumazione o al macellaio che ha bisogno di 1 kg di filetto scelto, ma che sia senza grasso. Poi, quando è costretto a interrompere la conversazione per spiegarsi in linguaggio corrente, dice mi scusi, ma col tono di chi vuol dire: ma sei scemo?


Chi pontifica e sbraita contro le donne oggetto e poi ospita nei propri programmi: veline, vallette mute ma con tette e culi da urlo (secondo il comune giudicare), starlette ormai passate che vogliono tornare sulla breccia a furia di ma quella ce l'ha le mutande?; allo stesso modo i  giornalucoli che costano 50 centesimi e vendono migliaia di copie perché ingrandiscono il particolare della mano del manager-calciatore-cantante-politico X che tocca la f**a di Y mentre sono praticamente nudi sulla battigia di una qualche spiaggia esotica.


X e Y che minacciano querele verso il giornalucolo che ha pubblicato le foto di cui sopra, dopo che per settimane hanno annunciato dove sarebbe andati a fare petting.


I lettori che comprano il giornalucolo.


Personaggi che producono su di me eritemi e trismi di vari muscoli e che evito come la peste (in  ordine sparso): Antonella Clerici; Maria De Filippi; Caterina Balivo; soubrette e veline varie; Sara Tomasi; Mara Carfagna, MaryStar Gelmini e tutte quelle di prima (avete capito); (naturalmente) Berlusconi, Gasparri, Rutelli, Bersani e tutti quelli che questo paese ha bisogno di una svolta; Alessandro Meluzzi; Joseph Ratzingerr e il suo codazzo; Michelle Hunziker; Mario Balotelli; Bocelli, Pavarotti e tutti i cantanti lirici televisivi; Adriano Celentano, Tiziano Ferro, Raf, NeK (ma questi ultimi per fortuna sono spariti dalla circolazione) et similia, i vincitori di Amici, X Factor e menate (il vocabolo sarebbe leggermente più sanguigno) del genere.


Ci sono altre cose e persone che odio visceralmente o comunque preferisco non vedere e sentire e che dovete conoscere per avere un motivo per evitami, ma forse farò un altro post. E magari qualche altro nome lo metterò nei commenti, se ce ne saranno.
Se poi ho urtato la suscettibilità di qualcuno, pazienza; io penso queste cose e le devo dire, perché nascondermi dietro un dito non è nel mio stile.
Ah, a proposito (di nuovo): andatevi a leggere, se non l'avete già fatto, il post di ieri di elgraeco.


TIM



28 commenti:

  1. Concordo su TUTTO!!
    A quelli che buttano le carte per terra o dal finestrino, gliele farei raccogliere con i denti dalla strada e non dico cosa farei fare a chi sputa!
    O quelli che buttano le cicche nel mare!! ma quanto vi odio?!

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    1. Questi comportamenti purtroppo sono tra i più diffusi, al giorno d'oggi, e la cosa va peggiorando di giorno in giorno. L'integrazione è un obbligo per una società che vuole guardare avanti e non fossilizzarsi, ma questo non significa che dobbiamo livellare il nostro modo di essere verso il basso (e non parlo solo di extracomunitari, ma anche di bei ragazzotti italiani che girano in nike e felpa fila)

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  2. Son d'accordo con te... ma per sopravvivere, sbuffo, attendo, cerco di rimediare al danno (raccolgo la cartaccia e la butto nel cestino etc etc), e vado avanti.
    Quanto alla cacca del cane... sai che per insegnare a un cane a non fare deiezioni in casa, una volta, si prendeva il muso del cane e lo si strofinava sulla sua deiezione (un insegnamento che funzionava al primo colpo). Ecco... bisognerebbe farlo anche ai padroni che non provvedono a pulire il marciapiede dopo che il cane ha fatto il suo dovere.

    Ci vuole pazienza.

    Per quanto riguarda gli scontrini... che vuoi... forse sei rimasto l'ultimo commerciante onesto. E chi li vede più gli scontrini!! A parte le battute, quando pago, aspetto volentieri lo scontrino perché poi, uscito dal negozio, ci faccio un origami camminando lungo il marciapiedi ^^

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    1. Quoto senz'altro la tua idea di "rieducare" i padroni! mi piace la cosa, sa quasi di sano sadismo! Non sono di certo rimasto l'unico, almeno qui nella mia città a fare gli scontrini: dovunque vado li ricevo sempre e senza bisogno di chiederli. Tranne che dalla fornaia dove, quando vado di sera, mi rifila sempre quello non fiscale che esce dalla bilancia. Mi devo decidere a chiamare il 117 e segnalare la cosa.

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  3. Non so se è un post un po' "forzato", tanto per vedere se è vero quello che dice il blog che linki (dove non ho commentato perché non ho voglia di registrarmi, ma magari più avanti lo farò) o se è proprio al 100% sincero.

    Comunque più o meno anche a me stanno antipatiche le stesse cose, alcune più o altre meno (tipo i vincitori dei reality, che tante volte non sono male come quello che è cantato con Dalla a San Remo, ma che si trovano semplicemente a dover proporre la loro musica in un'epoca dove purtroppo se non vai al reality nessuno ti ascolta).

    Magari proporrei un po' più di tolleranza, almeno per me stesso che di sicuro faccio anche io troppe cose che fanno girare le scatole a chi non mi conosce.

    Simone

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    1. non è un post "forzato"; sai che io non mi preoccupo di fare numeri, avere lettori e balle varie. Io scrivo e se a qualcuno va di leggere lo fa sennò niente. È un post in linea con gli altri di questi ultimi giorni (e che hai commentato anche tu), dove dico a brutto muso quello che penso di alcune cose e persone. Quanto alla tolleranza, è come la torta al cioccolato: è buonissima quando ce l'hai davanti, ma dopo le prime 5-6 fette comincia a stomacare e alla fine non sai se riuscirai a terminarla.

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  4. Quello migliore è il tizio che entra nei negozi/attività/bar
    parlando al cellulare e indica a gesti cosa desidera.
    Non ti dico cosa accade in altri negozi:
    il tizio arriva, lascia la ricevuta per il ritiro di un qualcosa, e continua a parlare al cellulare senza neanche guardare in faccia il dipendente.
    Penso sia questa la cosa più fastidiosa.
    Il resto è tutto orrendamente condivisibile!

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    1. Quella del tizio che entra parlando al cellulare è vera: sapessi quante volte mi capita di dovermi sorbire una lite familiare o un cazziatone a qualcuno, o i bacetti sdolcinati di due innamorati. Ti dico solo che è frustrante e che vorresti dargli un pugno sull'orecchio in modo da demolirgli telefono e padiglione auricolare in un sol colpo!

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  5. Eliminare mezza Italia non basterebbe :-D

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  6. Lo faccio anch'io un post del genere. Magari mi sfogo una volta per tutte:-(

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    1. Fai pure, tanto io non voglio iniziare nessuna catena di santantonio, perciò non ho l'esclusiva su niente. Sfogati, sfogati pure, purché non risparmi nessuno, ma proprio nessuno, vicini e lontani (compreso me)!

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  7. Tutto giusto, tutto condivisibilissimo!
    Aggiungerei un altra categoria: i genitori moderni.
    Quelli che incontriamo al ristorante, a Scuola, nel notro stesso condominio. Quelle simpatiche personcine, che magari hanno il figlio teppista (o semplicemente maleducato) che quando glielo fai notare si arrabbiano pure con la classica risposta: "Ma come si permette! Mio figlio è un bravo ragazzo!"
    Magari il giorno prima il figlio ha bruciato un cassone dei rifiuti, o picchiato un portatore di Handycap con gli amici, "così tanto per giocare" ma guai a farglielo notare ai genitori.
    Ed è una categoria che sta aumentando di numero.

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    1. Quoto sicuramente i genitori moderni! ma ti ricordo che ancora tu non hai figliato e quindi è facile parlare, ma è altrettanto difficile, spesso, gestire una catastrofe come i figli moderni, che sono figli dei genitori moderni, ma anche della scuola moderna, della tv moderna, dei giornali moderni, ecc.

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    2. E infatti è proprio quella la realtà.
      Tutti seguono la massa anzichè ragionare col proprio cervello, e poi se ascoltano i genitori, vanno a finire anche peggio.
      Ecco perchè sto attentissimo a non metter al mondo un figlio oggi come oggi.
      Siamo in una società pietosa.

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    3. c'è da tenere conto che oggi come oggi sono molte le "realtà (dis)educative" che influenzano giovani e vecchi e tra le tante non so quale è la migliore o la peggiore. Però il discorso di fare figli potrebbe anche essere una sfida: riuscirò a far crescere un bambino-ragazzo di sani principi?

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    4. La domanda
      "riuscirò a far crescere un bambino-ragazzo di sani principi?" è proprio la domanda che NON si pongono i genitori di oggi e anche di ieri.
      La domanda che nessun genitore si è mai posto.
      La risposta era sicuramente NO, ma loro non essendosi posti la domanda suddetta hanno cresciuto figli non educati ( nel senso generale del termine ).

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    5. A volte è difficile crescere i figli (questo non giustifica tutti quelli che pensano che basta un figlio e poi smettere di preoccuparsi per lui), specie in realtà che non aiutano un cammino educativo. Conosco una famiglia che ha avuto 7 bambini (ormai abbastanza grandi!) e che quando erano piccoli non gli hanno mai fatto vedere la tv da soli, hanno sempre scelto per loro persino le videocassette da guardare, eppure uno dei ragazzi è la cosiddetta "pecora nera", visto come va a scuola e come si comporta anche in casa. Eppure i genitori hanno fatto di tutto per dar loro una strada. Cos'è che ha fatto il settimo diverso dagli altri 6?

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    6. Risposta:
      il fatto di avere 5 fratelli.
      Ora non conoscendo la situazione non posso giudicare,
      ma posso avere dei problemi anche gli altri 5.
      I problemi che intendo io non sono solo comportamentali, ma anche ad esempio l'autostima,
      l' incoraggiamento, la forza di volontà,
      ed altre cose che se un genitore non le ha,
      non le potrà mai dare ai figli.
      Prova a guardare te stesso, cerca qualche difetto,
      e poi guarda chi ti ha cresciuto.
      Spesso ( personalmente ritengo il "sempre" )
      si diventa simili a chi ci cresce.

      Ecco perchè io dico, se tu sei un genitore senza autostima, come puoi insegnarla a tuo figlio?
      Come puoi crescere un figlio sapendo che forse diverrà come te?
      Puoi metterci tutta la buona volontà del mondo,
      ma è ciò che non si insegna ad esser appreso meglio.

      Purtroppo non siamo perfetti ( è normale, altrimenti saremmo noiosissimi ), ma almeno
      cerchiamo di usare la mente quando si decide
      di metter al mondo un altra vita.
      Se la metto al mondo è perchè voglio che viva molto meglio di me.

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    7. certamente, questo è il risvolto della medaglia, il problema visto da un altro punto di vista. La coscienza di essere e voler essere genitori è essenziale e, purtroppo, tanti non sono capaci perché, come dici tu, sono i primi ad avere grosse lacune.

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  8. Ti lascio un mio aforisma: "la fila alle poste dimostra che l'umanità merita di essere distrutta"...

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  9. Praticamente non sopporti l'Italia, e in fondo non riesco nemmeno a darti torto.

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    1. penso ci vorrebbe un Punisher di quelli tosti. Ne conosci qualcuno?

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  10. Posso fare copia/incolla e postarlo sul mio blog? Condivido anche le virgole ;-)

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    1. fai pure. A volte (e ripeto "a volte") il politicamente corretto non solo non paga ma fa anche male alla realtà delle cose.

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  11. Opporcavacca, mi tocca quotarti anche qui! E' incredibile quanto il mio pensiero aderisca perfettamente con ogni tuo punto. Cosa ancor più imprevista (e piacevole) è vedere dai commenti quanta gente è d'accordo con te (noi). Io l'ho sempre detto: Gran bel posto l'Italia, peccato che ci siano così tanti italiani!

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    1. probabilmente è il sentire degli italiani che è così! l'unica cosa che non capisco è perché quando poi si tratta di andare nel concreto, buttano le carte per terra, leggono i giornalucoli da 50 centesimi, non raccolgono la cacca del cane, votano per berlu-bersani-ecc.

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