lunedì 14 maggio 2012

È solo un gioco!

È lui, è lui
il gioco risolutore
!
È da un po' di tempo che butto il tempo con un giochino di quelli dementi, da decerebrati; di quelli che cominci e ti dici: questa è l'ultima partita, e invece appena ti compare il the end, tu sei già col mouse su restart. Se qualcuno è interessato, si tratta di questo e, se non volete perdere tempo ad andare a vedere il link, col rischio magari di restare impigliati nella rete delle maledette palline colorate, eccovene la descrizione: un "Forza 4" diverso dal solito, dovrai spostare le sfere colorate che man mano appariranno sullo schermo e formare gruppi (non solo lineari) da 5 sfere in modo da cancellarle e liberare spazio. Puoi muovere le sfere in qualsiasi posizione basta che ci sia un passaggio libero da percorrere (copiato dalle istruzioni del gioco).
Ma se sono qui a confessarvi come perdo il mio tempo invece di scrivere il capolavoro del secolo (parlo di questo, non del passato) non è per fare outing, ma per raccontarvi di come, alla fine, anche il giochino mi è servito a risolvere un problema... da scribacchini.
Partiamo dal giochino. Se siete andati a dare un occhiata e avete fatto anche solo una partita (non è a tempo, quindi potete interromperla mentre rispondete al vostro capo al telefono o mentre state decidendo se usare un pugnale da combattimento o uno da pesca per far fuori il vostro cattivo di turno) vi sarete accorti che man mano che si procede, il campo di battaglia si riempie di palline e diventa sempre più complicato scegliere quale parte curare e quali combinazioni lasciar andare perché ormai destinate ad essere soffocate dalla mancanza di spazio per il movimento. Bisogna puntare sulla cinquina viola che si sta formando o su quella gialla che ha più spazio di manovra? E poi ci sono le palline color senape: quelle mi fanno impazzire perché sembrano panini!
Scivolando nella psicologia si potrebbe dire che qui si pone un problema di elasticità mentale: si è pronti a cambiare strategia in corsa, lasciando posizioni quasi sicure ma da poco, schemi facili insomma, per avventurarsi in situazioni che invece potrebbero evolvere dando risultati maggiori?
Ecco, proprio questa dinamica mi ha risolto un problemino di scrittura.
In questo fine settimana sono riuscito a fare un bel po' di lavoro sul racconto breve del commissario Bacone che potrebbe intitolarsi: È solo un gioco, commissario Bacone! (guarda un po' tu il caso: videogioco-gioco!); diciamo che ho scritto più di un migliaio di parole.
Per questo racconto, col plot davanti, sto lavorando a scrivere le scene base che poi ricucirò con siparietti riempitivi. Ora, la trama non è molto complessa, ma c'è una situazione che va giocata bene per fare l'effetto voluto alla fine. Ho sempre seguito la storia iniziale, ma ora, rileggendo tutto lo scritto finora, mi sono accorto che il filo della storia non... filava bene.
Ed è qui che è sopraggiunto l'aiuto del giochino. Mi sono detto che dovevo cominciare a guardare la storia con un'altra cronologia degli eventi, e la cosa ha funzionato!
Ora sono qui, pronto a proseguire la mia scrittura col quadro della narrazione ben chiaro.
A volte un giochino non rovina l'estro creativo!


TIM


P.S.: volevo ricordare che ho sempre dichiarato di non voler partecipare a meme o liste di qualsiasi genere. Quindi non offendetevi se non accetto i vostri inviti.

14 commenti:

  1. Non conoscevo il giochino, e io sono una di quelle che si diverte a scovare sempre nuovi giochi su internet. Ora mi faccio una partita prima di andare a dormire, sperando di non rimanerne troppo catturata e di non fare mattina ;)
    Comunque, mi piace la chiave di lettura che hai trovato..è un bel modo per sfruttare tutte le esperienze del quotidiano e riutilizzarle in altro, di qualsiasi cosa si tratti.

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    1. Ma sì, è una cosa divertente! Nella vita tutto serve, basta saper trarre le lezioni giuste!

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  2. Oh, non sono mai stato un patito del gioco... ringrazio per la segnalazione ma non l'ho neppure guardato
    se però il tuo estro ne guadagna, giocaci LOL

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    1. Niente di male! anch'io aborro dai giochini, un po' perché spesso sono complicati (tranne questi in stile arcade anni '90), un po' perché penso realmente che facciano perdere tempo inutilmente. Quando ho anche 5 minuti preferisco sempre aprire un libro o il mio ereader!

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  3. Inutile dire che questo messaggio potrebbe trasformarsi in un meme, cioè "come riuscite a sbloccarvi da una situazione d'impastamento?"

    Battute a parte, provato il gioco, è divertente e effettivamente la voglia di rigiocarlo viene. Lungi da me per adesso, ho troppi videogiochi pendenti (di cui alcuni troppo vecchi xD)
    Devo anche scrivere il nuovo capitolo...
    Via, fuggo e mi raccomando, finisci presto il racconto così lo leggo XD

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    1. Vade retro satana, con tutti i suoi meme! il racconto è a buon punto e spero di finirlo in settimana; poi però deve passare la scure del mio censore di fiducia!

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  4. Bravo Tim... cambiare il pdv è sempre la soluzione. E spesso i rompicapi (o giochini) aiutano a tenere viva l'elasticità mentale. Per cui... ben vengano i giochini che sbrogliano le magagne di Bacone ^^

    Mai provato Angry Birds? Una vera droga!

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    1. Non conosco il gioco di cui parli, ma magari posso andare a dare un'occhiata, anche se come dicevo a Ferru qui sopra, cerco sempre di stare alla larga da tutto quello che mi può distrarre dalla lettura. Questa volta però un aiuto me l'hanno dato, perciò: ben venga!

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  5. Io non gioco quasi mai, perché, come hai detto tu, appena spunta the end sono già lì che clicco su restart... quindi evito! ma i giochi con le palline da far fuori a gruppetti sono i miei preferiti, anzi gli unici con cui gioco! interessante, come ti abbiano dato uno spunto di scrittura... :)

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    1. Io penso che nella vita esistano tutte le teorie (esatte!) per risolvere ogni cosa. È che finché restano sulla carta ci sembrano solo idee strambe; poi quando in un modo o nell'altro le sperimentiamo, allora ci scatta la lampadina!

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  6. Molti giochi aiutano la mente!
    Il troppo stroppia ma il giusto aiuta.
    Immagina i cervelloni che li creano..

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    1. beh, in effetti, per quanto "stupidi" possano essere alcuni giochi, dietro ci deve essere qualcuno che li pensa e realizza!

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  7. Mai fare simili ammissioni! Uno scribacchino professionista millanta sempre di aver avuto l'ispirazione mentre leggeva "La critica della ragion pura" di Kant e faceva un rapido confronto mentale con le argomentazioni di Spinoza e i paradossi di Nietsche ;-)
    Seriamente, aspettiamo l'arrivo della nuova avventura di Bacone.

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    1. Io in effetti gioco solo per dimostrare la validità di alcuni teoremi matematici quantistici, ma non lo dico a nessuno per evitare di passare per un secchione! Bacone, spero, sta arrivando, almeno nella prima stesura. Avrai presto mie notizie!

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