sabato 22 ottobre 2011

La Torre, di Glauco Silvestri

Era solo ieri che ho scaricato La Torre ultimo lavoro, in ordine di pubblicazione, della saga di Mauro Bianchi, investigatore bolognese ormai sulla bocca di tutti, ideata e scritta da Glauco Silvestri.
E ora sono qui a parlarvene. Perché la storia si legge subito, ed è un piacere.
Cominciamo con la trama (copiata dalla presentazione di Glauco):
Una ragazza muore cadendo dalle ripide scale all'interno della Torre Asinelli. E' un incidente. Così pare dai rilevamenti fatti dalle forze dell'ordine. Però un suo compagno di classe, segretamente innamorato, è convinto che ci sia sotto qualcosa di losco. Per questo, dopo aver visto un'inserzione pubblicitaria della neonata agenzia investigativa, il ragazzo si rivolge a Mauro per chiarire questo mistero. Mauro investiga, all'inizio svogliatamente, poi con sempre maggiore convinzione. Il fatto è che una vicenda di così facile soluzione pare in realtà nascondere strane sfaccettature. E così Mauro si trova coinvolto in un qualcosa di davvero diverso dal solito.
A mio parere questo racconto ha molti tratti di novità nella scrittura che finora abbiamo conosciuto riguardo a Mauro Bianchi. Cominciano a entrare nella narrazione veri e propri colpi di scena (o almeno più che in passato) e il racconto stesso si fa più serrato quanto ai tempi dell'azione. I personaggi si muovono meglio nella storia e le scene sono ben collegate tra loro. L'uomo in trench corre sulla sua GTV per le strade di Bologna (quando non prende in prestito e distrugge altre auto) alla ricerca di una soluzione che viene solo alla fine, ma è costruita nell'arco temporale delle poche ore che passano da quando decide di accettare il caso alla sua soluzione.
Ritroviamo tutti i personaggi di questa serie gialla (posso definirla così?) e veniamo a conoscenza di altri retroscena della vita privata dell'investigatore, che gli danno maggiore spesso umano e gli permettono, in questo racconto specifico, anche di prendersi qualche soddisfazione e rivincita. Mauro Bianchi non lo prendi per il naso!
Naturalmente, dovendo fare una valutazione sincera, non sono tutte rose e fiori, e qui devo fare una piccola premessa. È noto che Glauco non pubblica le sue storie nell'ordine cronologico in cui sono state scritte (così ho capito io), quindi non so' quando La Torre sia stata messa su carta, e soprattutto in quante sessioni. Mi spiego. Quando sporco io i fogli (cartacei o word che siano) a volte tra un capitolo e l'altro passano settimane, mesi, a volte anche anni. E questo si nota subito perché lo stile è diverso, riflettendo la fase narrativa che attraverso in quel momento. Perciò mi può capitare di passare da uno stile umoristico ad uno esistenzialista nell'arco di una stessa pagina, per il semplice motivo che risente di 10 anni di differenza nella loro concezione.
Tutto questo per dire che nella narrazione di Glauco si passa da momenti di descrizione di fatti e di personaggi in tono satirico-umoristico, a passi più pacati, delicati, quasi drammatici. E così non so' questo dipenda solo dal fatto che le varie parti siano state scritte in momenti diversi e poi assemblate o sia una scelta dell'autore. Niente di male, un racconto deve avere varietà di situazioni e stili; è solo che a me pare che a volte l'Ellery Queen bolognese calchi un po' la mano nei toni, rendendo alcune scene piuttosto macchiettistiche. Per qualcuno questo potrebbe essere anche una forza del racconto, ma a mio modo di vedere ci sarebbe bisogno di maggiore equilibrio. Ma le mie, come dico sempre, sono letture di pancia e non di testa.
Un'unica cosa non mi è chiara: perché il racconto inizia con MB che si trova a gelare dal freddo, pur in piena estate, sulla Torre degli Asinelli, visto che poi la storia vera e propria inizia nel bar di Ciro e termina... non ve lo dico per non rovinare una delle sorprese? Ma forse sono io che sono rimba e mi è sfuggito qualche particolare solutore!
In conclusione, La Torre mi sembra il miglior racconto finora della serie e, sicuramente, placet. Voto: 8.
Ora mi tuffo su Il cacciatore di uomini, sempre dell'amico Glauco. Vi farò sapere presto.
Buona domenica, e... fate i bravi.

TIM

6 commenti:

  1. Esattamente dieci anni fa è stata l'ultima volta che sono andato a Bologna, volevo portare quella che poi sarebbe diventata la mia ex proprio dentro la Torre degli Asinelli, ma lei vedendo gli scalini troppo ripidi si rifiutò. Strane le associazioni di ricordi che un racconto può far venir fuori.

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  2. @ Nick: la torre io l'ho vista solo dall'esterno e in momenti completamente diversi tra loro (qualche volta te li racconto). Il racconto comunque è veramente da leggere.

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  3. Caro TIM, Mauro Bianchi, per me, è un esperimento. La Torre è stato scritto sei mesi fa, circa, tutto d'un fiato. I cambi di stile... io sono fatto così. Non mi piace rimanere sempre uguale a me stesso. Cerco sempre di rinnovarmi, o di incartarmi, o di fare esperimenti... per questo, forse, ti metto in confusione. Mi spiace davvero. Ma MB vuole essere a mia immagine e somiglianza!
    Quanto a ciò che fa Mauro in cima alla torre, all'inizio del racconto, beh... da lì sopra lui comincia a raccontare la storia... poi la storia va per la sua strada. Ma forse in questo dettaglio non sono stato bravo. Diciamo che l'inizio del libro non è l'inizio della storia... c'è un rewind, poi il play... No, forse non ci sono riuscito bene!

    Comunque grazie per il giudizio ^_^

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  4. @ Glauco: devi capire che la mia capacità di comprendonio non è molto spiccata di suo normalmente. Quando poi mi trovo davanti a qualcosa in cui ci sia un po' più da riflettere, casca l'asino... anzi gli Asinelli! Il mio giudizio comunque è stato più che positivo e penso che questo si veda dal post!

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  5. @TIM:
    Non è mai colpa del lettore... è sempre colpa di colui che scrive. Ho riletto e, effettivamente, c'è un taglio troppo sospeso nel nulla. Hai ragione tu... ma in un prossimo racconto correggerò quella mancanza. E' questo il bello delle saghe aperte ^_^ Anche i lettori possono contribuire al perfezionamento della storia.

    Grazie ancora moltissime ^_^

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  6. @ Ma anche un po' del lettore quando è avanti con l'età! per esempio ho letto "Il cacciatore di uomini" e sono riuscito a capire tutti i salti temporali e geografici! ero contentissimo! Ti scrivo più tardi in pvt per altri chiarimenti.

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