E così ho recuperato anche l'ultima delle interviste.
Lui è stato impegnato in questi ultimi giorni in un pezzo a quattro mani sul Lo strano caso del cimitero di Highgate, e certe frequentazioni, si sa’, sono pericolose. Ho deciso di intervistare Francesco Moretta non tanto perché i temi del suo blog siano quelli che affronto ogni giorno (anche se su diversi concordiamo), ma perché lui ne scrive in modo approfondito e soprattutto con passione, e questo mi ha dato modo di pensare che, probabilmente, Francesco abbia da dire qualcosa di personale e diverso al nostro piccolo mondo di blogger. Perché il nostro è un piccolo mondo, per quanto ci vogliamo illudere che quello che scriviamo possa cambiare quello grande, quello fatto da giornali, televisioni, politici, banchieri. A meno che non pensiamo che una goccia, piano piano, possa bucare la roccia. E anche questo è vero e, soprattutto, da speranza. Così ecco le consuete domande rivolte ad un misterioso (per ora) abitatore della rete. Francesco Moretta ci aprirà il suo mondo e noi, in punta di piedi cercheremo di saperne un po’ di più su ciò che succede dalle sue parti. Noterete che ha saltato alcune domande, in particolare quelle sull’attualità italiana. E’ forse un modo di prenderne le distanze? O di rifiutarne quasi l’esistenza per non doverci fare i conti? Magari lo scopriremo leggendo le risposte agli altri quesiti.
Lui è stato impegnato in questi ultimi giorni in un pezzo a quattro mani sul Lo strano caso del cimitero di Highgate, e certe frequentazioni, si sa’, sono pericolose. Ho deciso di intervistare Francesco Moretta non tanto perché i temi del suo blog siano quelli che affronto ogni giorno (anche se su diversi concordiamo), ma perché lui ne scrive in modo approfondito e soprattutto con passione, e questo mi ha dato modo di pensare che, probabilmente, Francesco abbia da dire qualcosa di personale e diverso al nostro piccolo mondo di blogger. Perché il nostro è un piccolo mondo, per quanto ci vogliamo illudere che quello che scriviamo possa cambiare quello grande, quello fatto da giornali, televisioni, politici, banchieri. A meno che non pensiamo che una goccia, piano piano, possa bucare la roccia. E anche questo è vero e, soprattutto, da speranza. Così ecco le consuete domande rivolte ad un misterioso (per ora) abitatore della rete. Francesco Moretta ci aprirà il suo mondo e noi, in punta di piedi cercheremo di saperne un po’ di più su ciò che succede dalle sue parti. Noterete che ha saltato alcune domande, in particolare quelle sull’attualità italiana. E’ forse un modo di prenderne le distanze? O di rifiutarne quasi l’esistenza per non doverci fare i conti? Magari lo scopriremo leggendo le risposte agli altri quesiti.
Devo ammettere di sapere molto poco di te, quindi per cominciare qualche notizia anagrafica non guasta.
Ho 24 anni e vivo in un paesino chiamato Belgioioso vicino a Pavia. Studio Scienze Politiche e ho una smisurata passione per film, fumetti, libri e per l’Horror, passione che mi porto dietro da quando ero piccolo.
Bene! Vedo che siamo quasi vicini di casa, visto che io vivo a Vercelli. Perciò sicuramente abbiamo qualcosa in comune: le zanzare d’estate! E, dimmi: cosa ha allietato la tua infanzia e giovinezza parlando di letteratura, cine-tv, musica? La tua famiglia ha in qualche modo indirizzato le tue scelte?
Ho sempre letto molto fin dall’infanzia e in questo c’era lo zampino di mia madre. Lei mi ha abituato a leggere già da prima che andassi a scuola, ma in merito alle letture ero io a scegliere in parte influenzato dal mio gusto per il macabro. (All’epoca leggevo di nascosto i Dylan Dog che comprava mio zio,cosa che mia madre non approvava). Mio padre invece mi ha influenzato molto in merito ai film, lui mi ha incoraggiato verso le mie prime visioni. I fumetti invece sono stati una mia scoperta iniziando con Topolino per passare ai supereroi e i Bonellidi e infine approdare a letture più impegnative come Hugo Pratt o i francesi Enki Bilal e Moebius.
Ed ora, alla tua venerande età, come sono cambiati, se lo sono, i tuoi gusti?
Sono diventato più esigente. Un tempo bastava poco per rendermi soddisfatto, ora invece come ogni lettore/spettatore che si rispetti pretendo qualcosa che sia almeno ben scritto. Inoltre nel corso degli anni mi sono interessato anche al Western e al Giallo classico generi che un tempo non mi attraevano per nulla.
Anch’io in questi ultimi tempi ho avuto una deviazione verso la narrativa poliziesca (anche se so che i puristi diranno che giallo, poliziesco, noir ecc. sono generi completamente diversi), ma mi interesso soprattutto di scrittori italiani moderni. Comunque, per tornare a te, ti piacciono il posto e l’ambiente dove sei cresciuto, e come ti hanno influenzato anche nella scrittura…
Sono cresciuto in un classico paesino di Provincia, un posto piuttosto noioso e poco stimolante dove tutti si conoscono. E dove chi ha i miei interessi non è proprio ben visto, perciò no non amo particolarmente dove vivo e non penso che mi abbia influenzato. A influenzarmi sono stati gli scrittori che leggevo. Invece sono molto legato a Pavia come città e posto umano, amo visitarla e inoltre molti miei amici sono di quelle parti.
Sei ancora molto giovane, almeno rispetto a me, quindi presumo che il rapporto con la tua famiglia sia ancora molto stretto. Normalmente infatti, andando avanti con l’età, si fanno esperienze sempre più personali ed individuali, quindi è normale un distacco anche fisico dal gruppo in cui si è cresciuto. La tua famiglia si interessa a quello che fai ora, come blogger, scribacchino, artista…
I miei genitori sanno che gestisco un blog ma non se ne interessano particolarmente il che mi sta bene perché in caso contrario mi sentirei… sorvegliato. Mio fratello dal canto suo segue le recensioni che scrivo e spesso sento la sua opinione in merito. Tra l’altro recentemente pure lui ha aperto un blog.
Per questa domanda ho sempre avuto cazziatoni paurosi perché quasi tutti mi hanno detto che gli amici non si scelgono. Ma d’altra parte si incontrano decine di persone ogni giorno e non con tutti si instaura un rapporto di confidenza anche profonda (possiamo definire così l’amicizia?); quindi c’entra sicuramente una opzione volontaria per cui con qualcuno si quaglia e con qualcun altro no. Ma sono gli incerti del mestiere di intervistatore. Tu, a questo proposito, come scegli gli amici? E loro, i colleghi di lavoro o di studio, condividono i tuoi stessi interessi, conoscono la tua passione per la scrittura o sanno che gestisci un blog che magari si interessa di ‘cose strane’?
Per molto tempo non ho avuto vere possibilità di scegliere i miei amici, vivendo in un paesino non avevo molta scelta e dato che nessuno condivideva i miei interessi ogni mio tentativo di farmi degli amici naufragava penosamente. La situazione cambiò al liceo dove iniziai a conoscere nuove persone e a stabilire delle amicizie durature. Da quando poi bazzico nel web ho anche fatto conoscenza con altre persone e pur non avendoli mai incontrati li considero comunque degli amici. Nello scegliere le mie amicizie guardo soprattutto al carattere, ma ricerco anche interessi affini ai miei. Di solito quando questi due elementi non sono compatibili è difficile stringere un rapporto duraturo (almeno io la penso così). Alcuni miei amici esterni al web sanno che gestisco un blog ma non lo seguono.
Qual è il tuo rapporto con la fede? sei credente? in un dio o in qualcosa che sta al di fuori di te?
Pur non praticando nessuna fede riconosciuta credo comunque nell’esistenza di un Dio o di una realtà ultraterrena. La mia idea di Dio è di un entità al di là di ogni concezione umana, perciò non nutro molta simpatia per le religioni rivelate e i loro dei-patriarchi, francamente troppo umani per sembrarmi credibili.
I miei album di immagini, sul mio computer ho una collezione di immagini di ogni tipo e genere e l’idea che possa sparire da un momento all’altro mi rattrista parecchio.
Ultima domanda (è Francesco che l’ha posizionata qui –N.d.R): c’è un personaggio o un fatto (storico, politico, religioso, sociale) a cui ti senti particolarmente legato e/o che ha influito e influisce sulle tue scelte?
Ecco potrà sembrare strano ma un personaggio storico a cui sono molto legato è il pistolero Wild Bill Hickok. Ad affascinarmi in lui oltre al suo talento con le pistole e il suo lato umano. Hickok era pieno di difetti ma cercava sempre di fare del suo meglio anche in situazioni difficili(come quando lo nominarono sceriffo ad Abilene). Questo per me è un ottimo insegnamento.
Dicevo all'inizio che questa è l'ultima intervista programmata. Ma non è detto che magari più in là non ne spunti fuori qualcun'altra (avevo inviato anche altri inviti, ma non ho avuto risposta, almeno finora, oppure ho ricevuto gentili dinieghi; tutte le scelte vanno rispettate ma non si sa mai che si cambi idea). Se poi c'è qualcuno che vuol farsi avanti, lo faccia tranquillamente, senza falsi pudori; qui non siamo da Fazio o da Vespa, siamo in famiglia e tutto è fattibile. La musica con cui terminiamo è come sempre quella scelta dall’intervistato. Paura!
TIM
(le altre interviste possibili: Nick, Simone M., Glauco, Alex, Edu, Ariano, Elvezio, Luca, Gelostellato, Enzo, Davide, Gianluca, Ferruccio, Angelo, Daniele Lapenna, Donata, Daniele Imperi, Zweilawyer e Francesca)
Già gliel'ho fatto a suo tempo, ma adesso ne approfitto e ridò il benvenuto al Fra in questa nostra combriccola di matti. ;)
RispondiEliminaDa queste parti ci sono sempre più coalizioni letterarie, state fondando i nuovi moti carbonari o la nuova loggia? ;-)
RispondiEliminaSalutoni a tutti.
@ Nick: "combriccola di matti" mi sembra la definizione migliore. E comunque, senti da che pulpito parte la predica! Come va il progettino in comune col Fra?
RispondiElimina@ Mark: le 'logge' prima o poi vanno condonate (ma in italia ormai condonano tutto) e i moti 'carbonari' diventeranno quanto prima un'esigenza vista la crisi del petrolio che prima o poi verrà allo scoperto. Ave, o Mark, cospiranti te salutant.
Bella anche questa intervista! :) Bravo Fra e bravo Tim! :)
RispondiEliminaA questo punto però vogliamo quel post riassuntivo di cui hai accennato! ;)
Ciao,
Gianluca
@ Gianluca: a parte che con te ho ancora un arretrato che me lo sogno di notte e in altri momenti più o meno catartici, il post riassuntivo lo farò sicuramente. Quando? non ho notizie sicure ma le ultime news parlano di uno slittamento della fine del mondo dal 21 dicembre 2012 a data da destinarsi, quindi dovrei avere ancora un po' di tempo!
RispondiElimina(...Eddy esce dalla bara)
RispondiEliminaComplymenty al Fra e al BVPNZT....
(Eddy torna nella bara...)
@ Eddy: bentornato! Sei riuscito finalmente a fare una nottata intera senza svegliarti e quindi ora ritornerai al normale ritmo veglia/sonno? o ti sei alzato solo per il gusto di prendermi come al solito per i fondelli? apprezzo comunque!
RispondiEliminaBellisisma intervista, bravissimo intervistatore e bravissimo pure l'intervistato, ovviamente!
RispondiElimina@ Liber@: grazie a nome di tutti e due, ovviamente.
RispondiEliminaGrazie a tutti ragazzi!
RispondiElimina@ grazie a te. Alla fine ce l'abbiamo fatta!
RispondiEliminaAh beh per quell'arretrato sappi che hai un po' di tempo: prima sto finendo la revisione della Raccolta che è in dirittura di pubblicazione nella sua seconda versione, poi passerò - con calma, perché l'editing fa uscire pazzo - all'altro e prenderò in mano dall'inizio, dai capitoli di cui mi hai già inviato il tuo editing, quindi hai tempo eccome anche per quello. ;)
RispondiEliminaCiao,
Gianluca
@ Gianluca: ... com'è buono lei!
RispondiEliminaMolto bene ragazzi:-)
RispondiElimina@ Ferru: si fa quel che si può!
RispondiEliminaBravo Fra e bravo Tim. ^__^
RispondiEliminaCiao.
@ Edu: grazie anche a te.
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