lunedì 24 ottobre 2011

Le interviste possibili: Francesca

Quest’intervista mi riporta un po’ indietro nel tempo, a casa mia. Anche se il percorso di Francesca è stato all’opposto: lei ha vissuto la giovinezza (non che ora sia vecchia! Ad una donna non si dicono queste cose, magari si pensano solamente…) al nord, dalle parti di Torino e poi è tornata in Sicilia; io, al contrario, ho vissuto i miei primi 40 anni al sud e poi sono venuto a calcare la terra padana.
Di lei conosciamo la sua casa (quella vecchia e quella nuova), avendo riempito il suo blog di foto del giardino, del patio, degli altri angoli. Conosciamo qualcosa del suo lavoro, dei suoi cari, della sua vita familiare, con cui rimpinza ogni tanto i suoi post colorati e coloriti. Ed ora cerchiamo di conoscerne anche qualche altro aspetto.


Dacci qualche notizia anagrafica di te, tanto per cominciare.


Sono una prossima quarantenne, siciliana e un po’ piemontese. Da poco più di un anno, vivo, con mio marito, nella casa dei miei sogni (sognata, tenendo in considerazione il budget a disposizione!), nella periferia di un paese alle pendici dell’Etna. Nel giardino c’è un piccolo pezzetto di prato, in cui mi piace star coricata e camminare scalza. Da casa si raggiunge la montagna in dieci minuti e il mare in venti.


Un piccolo paradiso terrestre, insomma. D’altra parte le foto che ci hai regalato in questi ultimi mesi parlano chiaro. Ma parlando di letteratura, cine-tv, musica, con cosa sei cresciuta? La tua famiglia ha influenzato le tue scelte?


Nelle “scelte” della mia infanzia, lo zampino della famiglia c’è stato di certo, soprattutto per quanto riguarda letture e musica.
I libri hanno avuto un posto enorme nella mia infanzia e nella mia crescita… mamma mi ha sempre letto “le favolette” (quelle di Gianni Rodari soprattutto) prima di dormire, poi io le leggevo a mio fratello e, sin da quando ho compiuto tredici anni, leggevo i libri della (fornitissima) libreria dei miei… libreria non inteso come esercizio commerciale, purtroppo, ma come scaffale/i – armadio libreria… prediligendo, su tutti, Oriana Fallaci (di cui a sedici anni avevo letto già quasi tutti i libri), Wilbur Smith e altri che non ricordo adesso. Poi, da adulta o quasi, ho cominciato a comprare da sola i miei libri… direi che, tra gli altri, Leo Buscaglia e Il Piccolo Principe hanno dato un bel contributo alla mia crescita.
Cinema ben poco… è solo da pochi anni che mi sono un po’ più appassionata al cinema (ma non mi definirei mai cinefila) e nulla che ricordi ha un posto degno di nota nella mia crescita... a meno che non parliamo de “Il tempo delle mele”, che, a tredici/quattordici anni, mi piacque non poco. Ma… no, non mi ha influenzato, anche se c’è una frase (che viene detta dalla bisnonna) che, più o meno, dice “Il matrimonio è l’arte di non risolvere in due i problemi che non si avevano quando si era soli”. Allora, che credevo al principe azzurro, mi colpì e stupì molto, negli anni, poi, l’ho compresa e la ricordo sempre.
Tv: beh… ricordo bene… Mazinga, Jeeg, Goldrake, Heidi, Candy, Lady Oscar, Spazio 1999… e uno sceneggiato che si chiamava “I sopravvissuti”, che parlava di qualche epidemia. Non credo che la Tv mi abbia influenzato in qualche modo, però. Oltretutto, adesso io non la guardo più, la uso solo come supporto per giocare con la Xbox e guardare DVD.
Musica: da “piccola” ascoltavo Baglioni e qualche cantante tipo Tenco e De Andrè (evidente zampino della famiglia), c’è stato un periodo in cui mi piacevano molto i Wham!, ma, eccetto che per Baglioni, non ho mai avuto delle preferenze particolari o ossessioni musicali… però ho sempre ascoltato molta musica e amato cantare. Alle medie suonavo il flauto e tentavo di suonare il pianoforte, così cercavo (e trovavo) le note delle canzoni che ascoltavo, tipo, ricordo una canzone di Albano e Romina Power che vinse un Sanremo. Da più grande, ho tentato di imparare a suonare la chitarra, ma non sono mai riuscita a farlo come si deve… oggi possiedo due chitarre impolverate ed un mare di spartiti. E potrei stare ad ascoltare, rapita, per ore, chi suona la chitarra o il piano.


E ora, come sono cambiati, se lo sono, i tuoi gusti?


Non sono cambiati poi molto, solo si sono ampliati, eccetto che per la TV, che, come dicevo, da qualche anno non guardo più. In fatto di musica, adesso ascolto anche i Dead can dance, Elisa, Guccini, hli Inti Illimani, gli Alan Parson Project, Loreena Mc Kennit e tanti altri, tra cui, recentemente scoperti, Laura Marling e Bobby Long.
Per quanto riguarda i libri, leggo di tutto di più, prediligendo romanzi thriller (Stephen King è l’autore di cui ho letto di più, anche se ultimamente non mi piace più come prima; seguono Ken Follet, Michael Connelly e Jeffery Deaver e altri), storie romantico/drammatiche tipo “I Ponti di Madison County” o “The Notebook”, storie fantasy tipo “Harry Potter”, qualche libro di Tolkien e qualche altro, tipo “La storia infinita” o “L’enigma del solitario” e poi, sono una che ha letto i libri della saga di Twilight almeno dieci volte (una in italiano, le altre in inglese)... sfatiamolo questo mito che a leggere Twilight sono solo le casalinghe frustrate o le ragazzine urlanti! Io, e come me tante altre persone (persino qualche uomo), non appartengo a nessuna delle due categorie. Per il cinema… beh, prima non mi interessava, adesso sì, tanto che ho recentemente partecipato ad un corso di sceneggiatura cinematografica (che mi è piaciuto un sacco).


Tutto il mio rispetto per chi ascolta Guccini e Loreena Mc Kennit! A proposito, hai mai ascoltato Omnia e Faun? Beh, torniamo all’intervista, altrimenti sembra che stiamo facendo una chiacchierata solo tra noi due. Ti piace il posto dove sei cresciuta e dove vivi oggi? e come ti ha influenzato? anche nello scrivere…


Omnia e Faun? No e francamente non so chi siano… ma mi piace scoprire musica nuova, quindi mi documenterò. Tornando all’intervista… Se mi piace il posto dove sono cresciuta? Senza ombra di dubbio sì. Sono cresciuta, circondata da belle persone (in famiglia e fuori), sulle colline di Torino e ho un ricordo splendido dei luoghi, dei parco giochi e della mia scuola elementare… poi ho continuato a crescere, sempre circondata da belle persone, in Sicilia, dove vivo ancora adesso… un posto (dal punto di vista climatico e paesaggistico) meraviglioso.


Certo vivere sull’Etna deve essere una bella esperienza, col mare ai tuoi piedi e la montagna alle spalle! La tua famiglia si interessa a quello che fai ora, come blogger, scribacchina, artista…


Sì… mia mamma è la mia più fedele lettrice, sia del blog sia degli esiti delle mie attività scribacchine! E qualche altro parente segue le mie vicende blogghesche.


Conoscendoti solo un po’ penso che avrai molti amici. Come li scegli (o come loro scelgono te)? e gli amici, i colleghi di lavoro, condividono i tuoi stessi interessi, conoscono la tua passione per la scrittura o sanno che gestisci un blog che magari si interessa di ‘cose strane’?


Ben pochi amici sanno che scrivo o che ho un blog, tra le persone che mi stanno accanto nella vita “reale” non vi sono blogger e vi sono pochi lettori di blog. Una cara amica condivide la passione per la scrittura e sta scrivendo un romanzo, di cui io seguo gli sviluppi, letteralmente, pagina per pagina. Come si scelgono gli amici? Non credo si possa parlare di scegliere le persone… con alcuni si creano dei legami, un’alchimia che, a volte, va oltre gli interessi e le passioni, anche se, se capita pure di condividere passioni e interessi, è ancora più bello!


Si pensa che la gente del sud abbia una fede particolare, profonda, legata molto alle tradizioni (e se è così io sono l’eccezione che conferma la regola!). Tu sei credente?


Mi sa che faccio eccezione pure io… Ma questa domanda, proprio oggi… ho appena perso una persona cara. Io voglio credere che esista qualcosa che sta al di fuori, al di sopra… non so se si chiama Dio o in altro modo… spero che esista. E che tutto questo nascere e morire abbia un senso.

Anche tu scrivi, lo so’, anche se non fai molta pubblicità alla cosa. Da dove vengono fuori i tuoi personaggi e le tue storie? Qual è un tuo personaggio, o lavoro, a cui sei particolarmente affezionato?


Premetto che io scrivo ma non mi reputo certo una scrittrice, nemmeno dilettante, ma sono una a cui piace molto scrivere e che, talvolta, riesce a farlo bene. Tutto lì. Non ho mai pubblicato nulla e ho fatto leggere le cose che scrivo a pochissime persone (eccetto per due racconti che ho messo in rete qualche tempo fa, ma che non sono la cosa migliore che abbia mai scritto). Detto questo… Sono molto affezionata ad ogni cosa che ho scritto. Conservo anche fogli di carta con quattro righe buttate giù, cui non ho mai dato seguito. La cosa a cui sono più affezionata è probabilmente un racconto lungo, l’unico che ho concluso (ma che è rimasto nel cassetto), che si chiama “Il carillon”. I miei personaggi e le mie storie vengono fuori molto spesso dal mio vissuto o anche dalle mie paure. Ogni tanto, come nel Carillon, la storia mi è piovuta dal cielo… l’ho scritto in pochi giorni ed ero ispirata, le parole e la storia veniva da sola, non so nemmeno da dove! Sensazione meravigliosa, comunque.


C’è un personaggio o un fatto (storico, politico, religioso, sociale) a cui ti senti particolarmente legato e/o che ha influito e influisce sulle tue scelte?


No.


Noi del sud (quante volte sto ripetendo quest'affermazione?) abbiamo un’idea forse particolare di Stato. Ma a te piace l’Italia di oggi? Quali sono i suoi pregi, i difetti, le potenzialità?


Assolutamente no. I difetti, beh, manco a dirlo sono gli italiani. Quelli che continuano a fare in modo le cose proseguano sempre allo stesso modo. Potenzialità ce ne sarebbero a non finire… vedi dove sto io ad esempio… zona che potrebbe essere super turistica e super sfruttata e dare ricchezza… invece no, non ci sono cartelli stradali nemmeno per l’aeroporto, non ci sono uffici informazioni, ci sono zone di mare spettacolari che non hanno accesso… bah. I pregi, riagganciandomi alle potenzialità… l’Italia è bellissima. È ricca di storia. Ci sono luoghi suggestivi da morire, in cui ti siedi e puoi dire… qui ci si sono seduti pure uomini che vivevano prima di Cristo, non è pazzesco?


Io dico sempre che molte volte alcune realtà geografiche del meridione (ma ora anche il nord si sta facendo avanti) avrebbero bisogno di una di quelle bombe intelligenti, che fanno fuori le persone e lasciano intatte le cose e la natura. E così ci sarebbe la possibilità di ricominciare da zero con la fortuna di vivere in un ambiente bellissimo e con migliaia di opportunità legate proprio alla natura. D’altra parte il sud è, tra le altre cose, il punto di arrivo di tutta quell’umanità che la guerra, le dittature e la povertà fa scappare dall’Africa e dal Medio Oriente. Cosa pensi dei flussi migratori che negli ultimi venti anni stanno cambiando gli equilibri culturali, sociali e politici d’Italia e d’Europa?


Penso che non tollero la xenofobia. E che invece è un qualcosa che prende sempre più piede, almeno qua. Trovo affascinante l’incontro di culture diverse e, molto banalmente, penso che si dovrebbe imparare a comunicare e a capire gli altri, abbassando il muro di diffidenza che in molti alzano nei confronti dello straniero.


Una cosa, una qualunque, che vorresti restasse di te.


Vorrei solo che chi mi penserà quando non ci sarò più, possa farlo sorridendo.


Le vacanze le hai fatte, come sempre lo abbiamo letto sul tuo blog-diario. Vuoi dirci qualcosa in proposito?


Sono già andata, parecchio vicino casa, in campeggio… quattro giorni a Gioiosa Marea e quattro a Vulcano (ho messo le foto sul blog!). Spero in una vacanza più lunga nel periodo di Natale. Mi piacerebbe andare, in inverno, in un posto dove si va al mare (e tornare abbronzata).


E per ultima una domanda d’obbligo, se vorrai rispondere: cosa pensi di portare, come donna, nella gestione del tuo blog? Ritieni che dalla tua prospettiva le cose cambino o non vedi differenza?


Onestamente non vedo differenze.




Questa di Francesca è l’ultima intervista. Ce ne sarebbe ancora un’altra, se riesco a recuperarla, ma per ora non sono riuscito a rintracciare il titolare. Perciò prima di far scattare il Big Ben ha detto stop! aspetterò ancora qualche giorno. Alla fine vorrei fare un post riassuntivo di quest’esperienza, in cui cercherò di raccogliere un po’ tutti i punti vista e i pareri per vedere che tipo di blogger ne esce fuori (ma non il blogger-tipo!). Francesca ci tiene a far sapere che la foto di copertina non è sua. O meglio la prima è lei (ripresa da un'amica) che fotografa il mare sotto di lei, mentre la seconda parte è... il risultato della sua foto! Chiudo con la sua musica: naturalmente ha scelto lui, il maestro. Questa è una delle sue canzoni più belle. Ascoltiamola insieme, racconto di un incontro privo di retorica e pieno di ricordi che, come dice Francesca, ad un certo punto della sua vita ha avuto per lei un gran senso.


TIM

P.S.: per evitare di incorre nella scure e nella gabella della SIAE, a scopo quindi preventivo, visto che ancora non c'è niente di preciso, ho tolto il filmato del brano di Guccini e ho messo il semplice link.

(le altre interviste possibili: Nick, Simone M., Glauco, Alex, Edu, Ariano, Elvezio, Luca, Gelostellato, Enzo, Davide, Gianluca, Ferruccio, Angelo, Daniele Lapenna, Donata e  Zweilawyer)

12 commenti:

  1. :)
    p.s. sto ascoltando Faun... direi che potrebbe rientrare tra le mie musiche... :)

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  2. @ Fra: e allora anche Omnia ti potrebbe andare bene...

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  3. Bella anche questa, complimenti a entrambi. :)

    Ciao,
    Gianluca

    PS: Sarà bello leggere anche il post conclusivo, son curioso! :)

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  4. @ Gianluca: pare che chi era rimasto indietro si sia fatto sentire, probabilmente è stato un problema di compatibilità on line, non so come dire. Per cui dovremmo avere anche il prossimo!

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  5. Non conoscevo Francesca, direi che è una bella sorpresa: felice di conoscerti Francesca!

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  6. Molto spontanea come sempre. Vista la quasi comune anagrafe (io gli anta li ho superati da poco) rivedo lo stesso humus che ha nutrito la mia generazione.

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  7. @ Nick: sicuramente è un mondo diverso da quello in cui sguazziamo noi.
    @ Ariano: i must sono sempre quelli, in base all'età, perché noi cresciamo col mondo che ci circonda.

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  8. Piacere di conoscervi, Gianluca e Nick... :)
    Grazie Ariano per il commento sulla spontaneità, che mi fa sempre piacere :)
    Grazie a tutti per avermi letto in questo inusuale ruolo di persona intervistata :)
    Grazie ancora a Tim per averlo reso possibile... (adesso vado ad ascoltare anche Omnia...)

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  9. Caro Tim, sto ascoltando Omnia e mi sta piacendo UN SACCO! :)))

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  10. Rileggendo l'intervista, mi sono accorta di non aver messo, tra la mia musica preferita, Leonard Cohen... che sta in pole position tra le mie preferenze!

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  11. Sapevo che i due gruppi che ti ho segnalato potevano piacerti, visto che già ascolti Mc Kennit. A mio parere sono più spontanei dell'altra, e dal vivo rendono molto. Quanto a Nick è un terronciello come me ed è anche simpatico (ma non farglielo sapere). Comunque se fossi in te ci starei alla larga comunque!

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  12. nemmeno io conoscevo Francesca, ora ricordo di un suo commento in un mio recente post e snon ben contenta di dare un volto (virtuale) a chi l'ha lasciato! benvenuta!!

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