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* Ieri si è tenuto un incontro tra il nostro primo ministro, Monti, e la pari grado danese Helle Thorning-Schmidt. Oltre a notare l'avvenenza della primo ministro nordica (come potete vedere qui di fianco), mi è saltato subito all'occhio che la squadra di persone che l'accompagnavano, e che lei ha presentato in modo ufficiale ai nostri vecchi bacucchi: era composta di ragazzi e ragazze non più che trentenni, vestiti in modo molto casual e dall'aspetto per niente formale. Su tutti spiccava un ragazzotto robusto con una giacca di pelle su maglietta bianca e con una borsa a tracolla enorme: più che altro sembrava qualche nostrano pendolare a cui la mamma al mattino mette in borsa il panino con la frittata e un paio di mutande di ricambio che non si sa mai. Tutto questo non per una gita fuori porta, ma per un incontro ufficiale al vertice tra capi di governo. A questo punto mi viene da pensare che, forse, se qualche stato è capace di fare scelte coraggiose e intelligenti è anche perché ha al timone di comando gente giovane o almeno non già con un piede nella fossa e un catetere che gli pende (con tutto il rispetto per Monti e la sua squadra e al di là di ogni altra considerazione). E voi cosa dite?
** Ho anche sentito stamattina un'osservazione, fatta da Andrea Camilleri che commentava il momento politico-sociale. Lo scrittore siciliano diceva che poiché viviamo in una democrazia, tutti possono fare tutte le discussioni che vogliono e il governo può fare tutte le leggi che vuole. Ma se alla fine viene approvata una legge ritenuta iniqua o ingiusta, la colpa non è del governo che l'ha fatta, ma dei partiti che l'hanno alla fine votata e quindi approvata. E' un po', penso io, come il famoso metodo anticoncezionale di Woody Allen: il più sicuro è quello orale: basta dire "no".
*** Poi una considerazione balzana che mi è venuta in mente appena alzato e che ho già espresso come commento sul blog di Ferruccio: Prestare un libro significa allungare la vita ad una persona. Chi lo riceve dovrà vivere a lungo almeno il tempo di poterlo restituire e chi lo presta dovrà vivere ugualmente tanto a lungo da poterlo ricevere indietro.Quindi leggete libri e prestateli: fa bene non solo al cervello ma anche alla salute del corpo. E' come la birra: chi legge campa cent'anni.
**** Infine una notizia. Stamattina appena aperta la posta, ho trovato un regalo da parte di Luca Morandi: la copertina per il primo episodio della serie del commissario Francesco Bacone che dovrei rilasciare entro la prossima settimana. E' fighissima, eccezionale. Penso che alla fine dobbiate scaricare il file anche solo per vederla e poi buttare tutto il resto!
E ora a domani, con uno nuovo capitolo del mio racconto a puntate.
TIM
Temistocle, hai evidenziato bianco su carattere bianco, ergo: si vedono solo strisce bianche e non si legge quasi nulla (almeno per me)...
RispondiEliminaIo credo che se a vestirsi informale fosse uno dei nostri politici, apriti cielo gliene direbbero di ogni genere tipo "guarda come si presenta in giro quello straccione con tutti i soldi che gli diamo!" Purtroppo poi da noi se sei giovane devi aspettare che i tuoi superiori vadano in pensione... e in politica c'è gente di 90 anni.
RispondiEliminaSe poi restituire un libro significa avere il "nulla osta" per schiattare allora fanno bene quelli che i libri se li tengono! ^^
E per la tua copertina complimenti, sono molto curioso di vederla.
Simone
@ Ariano: non so come sia successo, ma io non ho cambiato niente all'impostazione generale.Ora dovrebbe andare bene.
RispondiElimina@ Simone: certamente avere il libro indietro non è il nulla-osta per schiattare, anche se potrebbe essere una specie di corollario di Murphy! La copertina la vedrete quando metterò online il PDF, quindi c'è da avere pazienza ancora qualche giorno. Sul resto hai perfettamente ragione.
Sono curiosissimo per la copertina ^^ Quanto ai libri prestati, ho commentato da Ferruccio. Quanto alla politica italiana... tiriamo un velo pietoso.
RispondiEliminaLa gerontocrazia sta soffocando il paese da troppo tempo e non vedo soluzioni sul breve periodo.
RispondiEliminaUn mio amico diventò consigliere comunale a 29 anni. Tutti gli altri ne avevano in media 50-60. La gente del paese lo additava dicendo "cosa vuole quel ragazzino? Che si impiaccia delle cose dei grandi?"
Anche questa è l'Italia.
@ Alex: d'altra parte non ci sarebbe niente di male se i politici anziani portassero la loro esperienza nella cosa pubblica. Il problema è che invece la maggior parte è lì solo a rappresentare il vecchio e il passato fatto di furti, soprusi e intrallazzi.
RispondiElimina*** riporto il commento di Glauco Silvestri che, stranamente non compare in questa sezione ma mi è arrivato solo via mail: "Sono curiosissimo per la copertina ^^ Quanto ai libri prestati, ho commentato da Ferruccio. Quanto alla politica italiana... tiriamo un velo pietoso." ***
RispondiElimina@ Glauco: la copertina la vedrete solo il giorno in cui metterò online il racconto!
La penso esattamente come Alessandro Girola. c'è gente che non molla il posto anche quando fa solo danni. Sto pagando sulla pelle una certa situazione di questo tipo... scusate
RispondiEliminaah grazie per la citazione Nick:-)
@ Ferruccio: Sarei Tim, ma con Nick siamo quasi la stessa cosa! ci sarebbero tante storie da raccontare sulla dispoticità del potere, ma penso che la storia non possa fare altro che ripetersi, da quando Caino uccise Abele per essere il primo.
RispondiEliminaScusami Tim, te ghèè reson, svista:-)
RispondiElimina@ Ferru: traaanquilloooo!
RispondiEliminaSiamo la parte più vecchia e contraddittoria di un continente anagraficamente vecchio, che sicuramente al momento non sta recitando la sua parte migliore. La nostra politica è senz'altro, mediamente, la parte peggiore di questo mondo per cui, in luogo della poverbiale saggezza dei vecchi, ci ritroviamo un'ottusa pomposità autoreferenziale sulla quale sarebbe bello stendere un pietoso velo.
RispondiEliminaSe solo ce lo permettessero.
@ Mitvisier: come tu m'insegni, la realtà non è mai come la si vede. E noi finora abbiamo vissuto di tutto ciò che si poteva vedere: talkshow, reality show, show della domenica (hai notato come sia tutto uno "show", uno spettacolo?). E intanto la realtà andava da tutt'altra parte, perché qualcuno ha manovrato sotto. Ora che ci siamo svegliati ci rendiamo conto che, forse, è troppo tardi. E soprattutto che non sappiamo realmente come stanno le cose.
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