Signori e signore, ladies and gentleman, sono onorato di presentare una nuova rivista nel mondo della fantascienza italiana: CITY !
Ops un momento, non è una nuova rivista. E' una vecchia rivista, qualcosa mi ricordo anch'io. Ma allora come stanno le cose? Sentite, sapete cosa facciamo? lasciamo la parola all'editoriale di Mario Sumiraschi che ci spiega meglio la questione (se non lo sa lui che c'ha messo la fatica!).
Allora avete capito? La cosa importante è che finalmente possiamo lustrarci gli occhi con questa bellissima realtà italiana rimessa a nuovo, con tanto di tiè a chi da per morta la cultura fantascientifica nel bel paese. E' bello poter navigare all'interno della webfanzin, con tutti quei clic da fare per scoprire pagine interne, esterne, ubicate forse su qualche altro pianeta. Voi cominciate pure a fare conoscenza con questi vecchi/nuovi amici, che io intanto vado a finire di leggere il bellissimo racconto di Giorgio Ginelli. Allora, dove ero rimasto? Ah si: Sul pianale della macchina del tempo erano accatastate alcune casse di vino ...Si ricomincia da tre ...
Perché dal numero tre? Innanzitutto una spiegazione: negli anni '80 uscirono due numeri di City fanzine, quella aperiodica, con le bellissime copertine di Tiziano Cremonini e con la presenza di autori come Nicoletta Vallorani, Donato Altomare, Alex Voglino, Sergio Giuffrida, Claudio Asciuti, et alter.I due fascicoli li potete leggere nel nostro sito. [CITY1 e CITY2] È da lì che riprendiamo e la numerazione progressiva ci riunisce con il bel tempo passato.
Il club City portava con sé un grande numero di appassionati e professionisti e la rivista era inserita in un progetto che comprendeva: pubblicazioni periodiche e non, conferenze, convegni, incontri, attività ludiche, biblioteca, rapporti nazionali e internazionali, promozione letteraria ed editoriale.
Riproporci oggi è ovviamente dialogare in una società diversa, con culture e tecnologie che hanno spostato i centri di interesse verso altri lidi, utilizzando una nuova lingua che esterna e ingloba una comunicazione che non ha più frontiere.
Decisamente diverso è stato editare una fanzine cartacea negli anni '80; il confronto con l’oggi, in cui una webzine viene prodotta con le tecniche informatiche e spedita in formato elettronico, ci mostra un’escursione di qualità formali davvero enorme. I vantaggi sono tanti, soprattutto nel settore grafico e con la possibilità potenziale di essere letti da un pubblico maggiore.
Ma il nuovo progetto City cerca di mediare tra un passato che ancora guarda alla ricerca letteraria, al fascino utopico e distopico, alla consapevolezza della sf come narrativa d’anticipazione in grado di far ragionare, di far arricchire la propria cultura e con la modernità che usa un linguaggio fatto di immediatezza, immagine, continuo ribaltamento, “guerriglia marketing”, consumo e interdisciplinarietà.
Le proposte di questo numero si inseriscono appieno in questa programmazione.
TIM
Mooooooolto interessante. Corro a sbirciare!
RispondiEliminaEh sì, è mooooolto interessante. L'ho scoperto qualche settmana fa, ma col SB in corso ho sempre rimandato la segnalazione. Speriamo che non sia una corsa mordi e fuggi.
RispondiEliminaTemistocle