venerdì 28 gennaio 2011

Cronache da un altro mondo 14

Ancora il diario.




28 gennaio 2016
Ciao, io sono Carlo.
Io non ti conosco, ma so che Teo ti scriveva sempre. Allora se siete amici forse ora che lui non c’è più posso parlare con te.
Tu come ti chiami? E dove abiti? Posso venire a stare con te?
Finora sono stato con Teo. Ti ha detto che siamo dovuti scappare perché a casa sua sono arrivati quegli uomini cattivi? Si, mi sembra che te l’ha detto, perché ho visto mentre te lo scriveva.
Poi lui è morto due giorni fa e adesso io sono di nuovo solo, come quando se ne sono andati mamma e papà. Io li sto cercando ancora, ma non ci sono da nessuna parte.
Sono andato pure dove lavorava papà ed era tutto vuoto e rotto. Tutti i computer erano a terra ed erano spenti, così non li ho potuti usare. Perché volevo scriverti che Teo è morto e per chiederti dove ti posso trovare.
Ma adesso sono nell’ufficio di mamma e visto che qui non è tutto messo per aria, ho aperto questo computer e mi sono ricordato il tuo indirizzo.
In questi giorni sto seguendo i disegni di Dranwall e ho trovato qualche altro bambino, ma non ci sono grandi, solo bambini e bambine che vivono da soli dove capita. Tutti sono stati abbandonati dai loro genitori, anche se non mi sembrano che sono cattivi. Anch’io non sono cattivo, però mamma e papà mi hanno lasciato da solo.
Sono rimasto un po’ di tempo con Teo e alla fine siamo dovuti scappare. Poi l’altro giorno mentre cercavamo una casa sicura dove stare, siamo entrati in una villetta che sembrava abbandonata, vicino il parco giochi. Il giardino era tutto pieno di erbacce e Teo mi ha detto di aspettare fuori, che lui entrava a guardare cosa c’era dentro. Ma io fuori da solo avevo paura, così dopo un po’ sono entrato anch’io.
Prima non sentivo niente, allora ho cominciato a chiamare Teo, che però non rispondeva. Poi ho sentito dei rumori da sopra le scale. Avevo paura ma sapevo che lì dentro c’era Teo, allora sono salito al primo piano e intento continuavo a chiamarlo.
Quando sono arrivato ho guardato in una stanza da dove venivano i rumori e ho visto Teo che combatteva contro un uomo brutto, coi vestiti strappati e che rideva ad alta voce mentre lo picchiava. Stavano lottando per terra e Teo era sotto. Gli ho detto che doveva mettersi sopra, perché così dice Dranwall che si combatte. Allora Teo mi ha visto e mi ha gridato di scappare che era pericoloso. Io non volevo lasciarlo solo, ma poi ho avuto paura perché quell’uomo si è girato e mi ha guardato. Allora sono scappato e stavo pure cadendo per le scale. Mi sono nascosto in giardino e ho aspettato che Teo uscisse dopo aver ammazzato quell’uomo. Invece dopo un poco è uscito quell’uomo e aveva tutta la faccia sporca di sangue. Ho aspettato ancora ma Teo non è sceso. Allora sono tornato sopra. Non ho chiamato perché avevo paura che c’era qualche altro uomo. E quando sono arrivato sulla porta della stanza ho visto Teo per terra, che era girato di spalle e non si muoveva. Non gli vedevo la faccia, ma aveva tutti i vestiti fatti a pezzi e dai pantaloni strappati si vedeva che gli mancava un pezzo di gamba.
L’ho chiamato a bassa voce ma non mi rispondeva, così ho preso dei pezzetti di legno che c’erano lì e glieli ho tirati. Ma non si è mosso. Allora ho capito che era morto e sono scappato.
Ti devo dire la verità che ho un po’ paura adesso che sono di nuovo da solo, ma se vedi la mamma non glielo dire, che lei non vuole che io ho paura.
Adesso finisco questa lettera, così continuo a cercare qualche amico che mi lascia i messaggi di Dranwall, e magari trovo anche mamma e papà, ma penso che ormai è difficile che li trovo. Ma non si sa mai.
E tu dove abiti? Posso venire a stare con te? Domani torno qui e se vuoi lasciami una lettera che la leggo.
Ciao.

Carlo



(Qui tutte le pagine del diario)

5 commenti:

  1. Ahi ahi, finale drammatico. Anche il mio lo sarà a dire il vero, come lo è stato quello di Angelo "the swordman". Evidentemente il futuro non ispira più fiducia, e la fiction esprime questa paura nascosta che purtroppo ci sta attanagliando tutti.

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  2. (off): credo che saranno pochi gli happy end in una ambientazione come quella del survival blog... riguardo questo pezzo esprimo il mio parere positivo: ben scritto cercando di utilizzare uno stile adatto al personaggio Carlo. Come ho già detto questo è stato uno dei SB dai toni più originali, per il tipo di stile di narrazione, tra i più delicati. Rinnovo quindi i miei complimenti per tutto il SB e per la conclusione :)

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  3. @ Ariano e Gianluca: beh, in fondo è drammatico visto dal punto di vista di Theo (cioé io), ma l'ho voluto rendere pieno di speranza: il vecchio, nel senso della mentalità, del modo di rapportarsi al mondo reale, muore per lasciare spazio al nuovo che è sì ancora giovane, farà i suoi sbagli sicuramente, però è pieno di speranza (sta cercando amici, pensa ancora di trovare i genitori -ingenuità ma anche caparbietà sino in fondo).
    @ Gianluca: è vero, ho voluto rendere un linguaggio adatto ad un bambino di dieci anni. Sono contento che ti sia accorto della cosa.
    @ a tutti: grazie per avermi seguito sin qui, sia a quelli che hanno via via commentato che a quelli che hanno solo letto!
    Temistocle

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  4. (personaggio Off)
    Che dire ? Sono commosso.
    (personaggio On)
    Carlo cercherò di venirti a prendere.
    Nick

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  5. @ Nick: (personaggio off) grazie (personaggio on: Carlo) va bene. Quell'altro signore non mi ha scritto niente, ma sono contento che ci sei tu. Poi ti mando l'insirizzo. Ci sono bambini con te? è tanto che non gioco alla battaglia navale.
    Temistocle

    RispondiElimina

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