martedì 14 giugno 2011

Le interviste possibili: Raffaele "Gelo" Serafini

Non potevo che prendere quest'immagine (se l'è voluta lui, quando mi ha dato mano libera!) per rappresentare Raffaele Gelostellato Serafini, l'ideatore tra l'altro del Fun Cool! e della GeLotteria. Ma anche l'autore di Bare per barattoli, Usciti dalla fossa, Quadri per prigioni, Natale sotto spirito e del racconto Decadenza con cui ha vinto, insieme ad altri quattro autori (tra cui Matteo Poropat e Luigi Brasili NeroPremio. Ma se non lo volete fare, per così dire, innervosire andate a consultare la sua bio-bibliografia completa, che trovate qui. (E ve lo dico dopo essermi preso una ca***iata paurosa perché non ero preparato sull'argomento!).
Perché è difficile prendere sul serio Gelo, ma è colpa sua, non sai mai quando scherza o quando è serio. Sarà colpa dell'essere nato e cresciuto in una terra particolare? Quale? Vediamo se ce lo svela lui stesso qui dappresso.

Cominciamo con qualche notizia anagrafica.

Eh no, porcapassera, se cominciamo con delle domande grafiche non andiamo d'accordo! Ah, okay, scusa, ho letto male... vuoi sapere le cose come quelli là del faccialibro, eh... Birbone! Nato nel '75 sotto il segno del leone e vivente in mezzo al Friuli. Dovrebbe bastare. Come dici? Più dati? Il numero di telefono lo trovi nei bagni di un qualsiasi autogrill e il resto lo trovi sul blog o nel mio sito porno. (No, non ho un sito porno, ma mi hanno insegnato che se scrivi porno, sul web, arrivano più clic).

Leone, eh! bene, noi leoncini ruggiamo molto, ma molto dipende anche da chi ci sta davanti! ricordi Totò e Fabrizi? se uno non s'intimida... Iniziamo con le domande di avvicinamento. Parlando di letteratura, cine-tv, musica, con cosa sei cresciuto? La tua famiglia ti ha in qualche modo condizionato?


A parte che se aspettavo di crescere con letteratura, musica e TV a quest'ora sarei un corpicino putrefatto o mummificato, comunque no. Alla TV guardavo i cartoni animati, al cinema non ci vado da anni per mancanza di tempo (il che non vuol dire che io non guardi i film) e come letteratura leggevo quel che trovavo in biblioteca comunale, da adolescente, e di cui non ricordo praticamente nulla, eccetto che mi piacevano i mostri, sì, quelli sempre. Ah, ecco, in famiglia eravamo poveri, e i soldi servivano soprattutto per il semolino e i formaggini – per il sostentamento fisico – ma c'è una cosa che mi compravano sempre: enciclopedia e libri da colorare. Poi però andava a finire che leggevo solo le enciclopedie sugli animali e le piante. Sono infallibile in quegli argomenti! Il mammifero più veloce? Ghepardo, 120km/h! L'insetto? Il bombo! L'animale più longevo? Il tuatara! (okay, ci sarebbero i vermi di mare, ma mi schifano e non li voglio nominare). Insomma, le enciclopedie le leggevo.
Un tipo da Lascia o Raddoppia, insomma! E poi, come sono cambiati i tuoi gusti?


Le enciclopedie non le leggo più è vero... mi sono dato alla lettura varia, ogni libro che leggo mi dà qualcosa, e più leggo più mi accorgo di quanto sono ignorante e di quanto sia spocchiosa l'idea di scrivere senza aver letto tantissimo e bene. La TV non la guardo più e al cinema continuo a non andarci. E continuano a piacermi i mostri, questo sì. Mi sono dimenticato qualcosa? Ah sì, certo, la musica! Per fortuna ora se ne può ascoltare tantissima e io ne ascolto tanta. Di quella in effetti non so star senza. Poi certo, appartengo e apparterrò sempre agli orfani del grunge, ma sono debolezze con cui bisogna convivere...
Sulla TV siamo perfettamente d'accordo, meglio un buon racconto da leggere, o da scrivere. E a proposito di scrivere: il posto dove sei cresciuto e vivi, ha influenzato la tua scrittura e, più in generale, la tua vita?
Dài, su, per una volta ti rispondo seriamente. Vivo in un Universo, come diceva Nievo. Ho il mare la montagna, la collina, la laguna, il lago, il fiume, la pianura, i boschi tutto a meno di mezzora d'auto. Vivo in un buco di paesetto rurale che ignoro e mi ignora e non potrei chiedere di meglio, anche perché la sera prendi, fai due passi, e magari vedi la volpe, il picchio o uno scoiattolo e ti riconcilia la giornata. E poi posso usare i gatti come fossero presenze e le oche come fossero cani. Parlo, scrivo e insegno lingua friulana e mi piace, filtro la vita e le cose che faccio attraverso ciò che conosco meglio e ciò che conosco meglio è il posto dove sono nato e vissuto. Certo, non significa che scriva solo cose ambientate nel mio intorno, perché si può scrivere di dovunque e c'è il web ad aiutarti, ma quando scrivo di un mostro che nuota nelle acque di sorgiva, vestito di trote e libellule, io so di cosa parlo.
La tua famiglia, invece, si interessa a quello che fai ora da punto di vista, diciamo, artistico?
Certo! Però ora che mi sono ritirato dal fare concorsi, i miei sono un po' infastiditi, perché a loro piace venire alle premiazioni, soprattutto quando c'è il rinfresco! Io invece le odio, e vorrei avere un doppelgänger da mandare a tutte le cose sociali... Sì, anche dalla morosa, sì!
Bisogna stare attenti a dire pubblicamente certe cose. qualcuno potrebbe cogliere la palla al balzo e andare da lei a nome tuo, e, come direbbe il principe, da cosa nasce cosa... Mah, de gustibus... . Ecco, i gusti: come scegli gli amici ? E chi ti sta intorno, condivide i tuoi stessi interessi, conosce la tua passione per la scrittura o sa che gestisci un blog che magari si interessa di ‘cose strane’?

)
Suvvia... si scelgono gli amici? Naaaa... è come con le farfalle: a volte sullo stesso fiore per anni, altre in continenti diversi. Ma sempre farfalle si è, poi ogni tanto fai amicizia con un calabrone, o una zanzara... ma sono cose che vanno. I colleghi di lavoro sì, sanno della scrittura, del blog e di tutto il resto: altrimenti come farei a obbligarli alle presentazioni di libri e a partecipare alle cazzate del blog?
Posizione particolare la tua, ma rispettabilissima, visto che nasce, credo, da una riflessione non superficiale.Questa domanda non è più seria delle altre, perché ogni aspetto della vita di una persona va preso seriamente, anche se si scherza un po': tu sei credente?

Insomma, che domanda da un milione di neuro! Per credere si crede sempre, a qualcosa, se non altro nella sfiga o negli altri o nella spiritualità o – proprio se ti va di culo – in te stesso. Poi che sia uno o che sia un altro, credere alle divinità è inversamente proporzionale al livello di cultura e di felicità. E per ora sono stupido, ma felice.

E d'altra parte è la posizione di moltissime persone che ritengono che l'orizzonte che bisogna guardare per scoprire la verità non debba essere a partire dall'alto, ma dal basso. Cambiamo argomento: da dove vengono fuori i tuoi personaggi e le tue storie? qual è un tuo personaggio, o lavoro, a cui sei particolarmente affezionato?

Personaggi... tempo fa ti avrei detto che vengono così, da un'idea, da un conoscente, da una caratteristica. Sarebbe stata una risposta superficiale e sciocca. Accanto al processo creativo c'è molto, moltissimo di non creativo, per produrre uno scritto non mediocre. I personaggi devono venire da quanto sopra, ma vanno modellati dalle necessità della storia, del contesto, del fine da raggiungere... insomma. Non si improvvisano, si studiano e si disegnano. Poi logico, anch'io adesso che parlo con te e ho pensato a un giovanotto che fa diventare animali le canzoni plasmandole con le mani ho voglia di scrivere di lui, ma bisogna vedere la storia che ci sta intorno. Magari diventa donna e vecchia. :)
Sempre in tema di personaggi, ma questa volta storici, ce n'è uno a cui ti senti particolarmente legato e/o che ha influito e influisce sulle tue scelte?
No. Non mi viene in mente niente e nessuno, quindi penso che la risposta sia no.
So che rischio un risposta pepata anzicchennò, ma nell'anno del 150mo dell'unità d'Italia questa domanda sicuramente abusata te la devo fare lo stesso, anche per correttezza verso tutti gli altri che hanno già risposto: ti piace l’Italia oggi? quali sono i suoi pregi, i difetti, le potenzialità?
È una battuta, vero? Siamo un Paese adorabile, che può, in potenziale, eccellere in quasi tutti i campi del vivere, ma siamo anche un popolo esecrabile, in quanto soggetto a dar corda ai difetti umani – egoismo in primis, ma anche ignoranza, superficialità, boria e inettitudine – in modo da lasciarli dominare e porre il Paese intero in balia di una qualsivoglia deriva negativa, sia politica, di costume, sociale o semplicemente, di personalità degli individui. Dando uno sguardo storico, siamo uno dei pochi Paesi che ha sfruttato e sta sfruttando le grandi innovazioni tecnologiche del Novecento (telefono, televisione, informatica, scoperte scientifiche...) cogliendone solo i lati negativi e amplificandoli. Siamo un Paese fenomenale, per certi versi, perché le rivoluzioni vengono inglobate dallo status quo, che successivamente si ripresenta innovato, dopo aver depurato la rivoluzione dagli aspetti positivi. Prendi l'avvento dell'ebook, per farti un esempio breve e rapidissimo. Invece di sognare e realizzare una istruzione che viaggi con libri digitali liberi, migliori e a costo zero l'Italia è riuscita a evolversi in libri digitali gratuiti fino a ieri per diritti d'autore scaduti che ora costano 8-10 o 20 euro... Serve dire altro?
Sicuramente sono quelle cose che ti fanno passare la voglia di vivere in questo posto. Ma penso che la maggior parte dei Paesi europei non sia messa meglio di noi. Questo non migliora la nostra situazione o non ci giustifica, ma come si suol dire: mal comune mezzo gaudio. E della situazione dei flussi migratori che negli ultimi venti anni stanno cambiando gli equilibri culturali, sociali e politici d’Italia e d’Europa, cosa ne pensi?
Mi piace il kebab, ma non digerisco le cipolle, e vado sempre al cino giapponese, dove puoi mangiare, a pranzo, per otto euro, tutto quello che vuoi. Ma proprio tutto eh. Capisci? Io mangio così tanto che poi per due giorni potrei fare a meno. E puoi farti anche il gelato da solo, con il fapalle, che è una cosa fantastica e ti consiglio di provare. Tu metti le palline tipo di fragola, di limone e di cioccolata, e magari puoi fare anche i giochetti, mescolare e sciogliere. Anzi, se vuoi, ma questo è proprio da perversi, puoi metterci la banana fritta sopra e poi coprire tutto con panna. Certo, è inevitabile che i gusti si mescolino. Il gelato è fatto per sciogliersi, per evolversi, e prima o poi si mescolerà agli altri gusti. Però, se vuoi delle buone coppe di gelato, devi avere tanti gusti diversi e ben distinti, altrimenti i mix non funzionano. Okay? Comunque, come anche la tua domanda, è molto influenzata dai media. Non per farti arrabbiare, ma i flussi migratori recenti sono irrisori rispetto a quelli del passato secolo, e le modifiche interrazziali, su scala mondiale, sono altrettanto poca cosa. Sono i media che ci spingono a pensare che “stanno cambiando gli equilibri culturali, sociali e politici d’Italia e d’Europa”. Cosa che è inevitabile, sta succedendo da millenni e prima o poi sarà meglio decidersi a gestire – come Paese e come individui - se proprio non vogliamo fare quelli che cercano di vuotare la propria barca con un cucchiaino da caffè, invece di scoprire che l'acqua è bassa, si tocca, e molti sono già a riva a prendere il sole.
Io non mi arrabbio, le mie domande sono sempre provocatorie, anche quando chiedo: quanti anni hai? perché mi si potrebbe rispondere: quelli che ho, quelli che mi sento, o quelli che mi danno gli altri? sta a chi risponde saper interpretare al meglio l'imbeccata. Quindi fai benissimo a rispondere in questo modo. Capisco la tua risposta perché è vero che abbiamo avuto periodi storici di migrazioni a carattere biblico (nel senso letterale del termine!) ma ritengo che questo nostro periodo abbia sicuramente qualcosa di diverso e particolare rispetto al passato, almeno quello prossimo. Ed ora, se abbiamo fatto la pace, ti chiedo di dirmi una cosa, una qualunque, che vorresti restasse di te.
Qualche bella storia, di quelle che ti passeggiano in testa per anni.
E in vacanza quest’estate, dove ti troviamo?


A Lignano, al mare. Leggere, dormire, correre e sguazzare. Nient'altro.
Vuoi aggiungere qualcosa, che so una domanda che... ti sorge spontanea?
Aggiungere una domanda? Ma non mi hai già tediato abb... ah okay, va bene, devo cercare di essere simpatico e non far capire che odio la gente. Dunque, la domanda è: perché hai scelto la canzone che ti ho chiesto di scegliere?
Dunque. Quella della canzone che ti rappresenta è una mia vecchia fissa. E in realtà non c'è una canzone che ci rappresenta, è ovvio. Ce ne sono tante, a seconda dei momenti del giorno e del vivere. Però ti dico di mettere Plowed degli Sponge, che sono un pessimo gruppo pseudogrunge, e quest'album è pessimo, ma la canzone, anch'essa niente di che, ha un inizio che spesso mi fa pensare: ecco io vivo così. Poi magari penso anche che Pet Cemetery dei Ramones è la canzone più bella del mondo e quando non sono gli Sponge, sono i Ramones, ma come link ti dico “Plowed”. Cercatelo tu, però. :)
Ah, per la foto puoi prendere qualunque cosa di mio tu trovi per il web, anche la foto di un dodo che balla il tip tap, se la trovi.
Ma io avevo pensato a qualcosa di più personale. Spero che ti piaccia quella che ho scovato sul tuo Salvadeat. Allora abbiamo finito? Pensi che possa bastare così? Che ne dici?

Sì, tranquillo. La foto non la guardo nemmeno, ché sono indifferente al pensiero altrui, su queste cose. Ciao a tutti i poveretti che sono arrivati a leggere fin qua. Fatevi offrire un birra, va, ve lo meritate...

(Le altre interviste possibili: Nick, Simone M., Glauco, Alex, Edu, ArianoElvezio e Luca
Bene. Sono contento di essere uscito vivo da quest'intervista, ma vi giuro che ho dovuto sudare parecchio, e non perché faccia caldo, ché fuori c'è un temporale coi controfiocchi. Alla fine ho dovuto sobbarcarmi anche un trasloco veloce, perché c'erano due tizi con facce poco raccomandabili che stazionavano sotto casa mia da giorni (poi ho scoperto che erano Testimoni di Geova infuriate, ma ormai era troppo tardi!). Ed ora un saluto e alla prossima. Gelo... ehi Gelo... dove sei? Ma che fai lì sopra!? Scendi che è pericoloso!...

TIM

15 commenti:

  1. belle queste interviste! ogni volta che le leggo mi piacciono sempre più!

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  2. Mitico gelo!
    E comunque quella foto lo rappresenta benissimo. LOL

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  3. @ Liber@discrivere: grazie!
    @ Nick: è per questo che l'ho scelta: un uomo con davanti un futuro aperto e dietro un... presente pruriginoso.
    @ Glauco: più che altro è proteiforme (o sarebbe più giusto dire: prometeiforme?)
    Temistocle

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  4. Gelo: Se non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Bravo Tim, però ti sei dimenticato di citare l'iniziativa: "i 100 libri per sembrare più fighi" (lo dico così appena legge ti cazzia di brutto! Eheheh).

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  5. Come sempre ottimo lavoro, Tim.
    Ci sarà qualche sorpresa quando tutte le interviste saranno finite?

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  6. Gelo è troppo un grande... e poi è tipo l'unico editore simpatico che conosco! ^^

    Simone

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  7. Bellissima pure questo! :)

    Spumeggiante direi!

    Ciao,
    Gianluca

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  8. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  9. @Simone: Gelo è un editore?

    Comunque il bello di Raffaele è che è proprio così, così... cioè non so come, ma è così!

    Bella intervista, nonostante il soggetto ;)

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  10. @ Matteo: se lo dici tu, ci credo!
    @ Gianluca: grazie! e comunque penso che non passi neanche di qua a dare un'occhiata, ci snobberà tutti!
    @ Simone: come Matteo: Gelo editore?
    @ Edu: per ora non c'è niente, anche perché non vedo l'ora di tornare alla "normale programmazione". Non che non sia contento delle interviste! al contrario! sono felice dei vostri commenti, si vede che ci stiamo divertendo tutti! Ma le recensioncine "di pancia", la scoperta di qualche buon ebook fanno parte integrante di questo blog, per usare un linguaggio conosciuto, sono "la colonna portante" del mio garage. Probabilmente, alla fine del ciclo (penso di interrompere per l'estate anche se ci sarà ancora qualcuno da intervistare) ho in mente di fare una specie di statistica delle risposte, cercando di inquadrarle nel contesto geografico e culturale.
    Temistocle

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  11. Gelo editore?
    Noooooo, mi sono perso qualcosa.

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  12. @ Simone: non sembrerebbe eh!? eppure in fondo in fondo anche lui ha un cuore!
    Temistocle

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  13. Ma voi avete molta, molta crisi
    come fate a perdere il tempo a leggere l'intervista di questo cerebroleso?
    ah... pazzi! PAZZI!!!
    :P

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