sabato 24 dicembre 2011

E' Natale anche qui!

Mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa!
qui
Che poi se a battersi il petto è, che so, quella della foto alla vostra destra, vorrei anche aspettare a vedere l'effetto che fa! La mano che rimbalza su tutti quei centimetri quadrati di carne, dico.
So che più di qualcuno è arrivato qui solo per le fanciulle in copertina, ma c'è dell'altro.
Dicevo, mea culpa.
Inseguito ferocemente dal post di Gianluca di oggi, sono arrivato alla conclusione che è meglio una recensione oggi che una crisi di coscienza domani. Così ho deciso di appestarvi il natale con un pensierino su un ebook letto ultimamente ma di cui non ho avuto tempo e modo di parlarvi.
Si tratta de La prigionia del cielo di Davide Cassia.
La trama dall'introduzione di Daniele Bonfanti:
Ed Carini è il capo della polizia di San Patrizio e si trova a indagare su una serie di omicidi brutali riconducibili ad una vendetta meditata e studiata in ogni particolare. Parallela all’indagine, la sua vicenda sentimentale: a quarant’anni è in piena crisi di mezza età, con un matrimonio che va in pezzi, un’amante che cerca spazio e la sua famiglia che gli sfugge di mano.

Alex Carini è il figlio tredicenne di Ed, sognatore e artista, fin troppo strano. Saranno i suoi sogni – spettri che attraversano la sua stanza fluttuando a diverse altezze, convergendo in un unico punto in mezzo al bosco – a condurlo in mezzo a una storia di fantasmi e a un orribile delitto sepolto. Mentre a scuola deve imparare a farsi rispettare dai bulli e conquistare la bella Mara.

Ma sono solo visioni e incubi, come crede sua madre, oppure c’è qualcosa di vero? Perché lo psicanalista da cui lo mandano in cura è così sconvolto dalle sue confidenze?
Tra sedute spiritiche, incubi e visioni, vicende scabrose, tradimenti e corruzioni, ognuno dietro la tranquillità di San Patrizio ha qualcosa da nascondere.

Ho acquistato questo ebook all'esorbitante prezzo di 0.99 euro un paio di mesi fa, ho iniziato a leggerlo subito e non sono riuscito a smettere fino a che non l'ho finito. Sembra la consueta menata pubblicitaria di un editore in cerca di facili guadagni, e invece è proprio così.
E' una bella storia, calibrata in ogni suo punto, la trama è lineare e i diversi personaggi si ritrovano a recitare mai sopra le righe. Ed Carini è quello che mi ha impressionato di più, sempre preso tra le sue vicende personali e la ricerca della verità sugli omicidi che ha di fronte. Anche l'elemento fantastico non fa per niente a pugni con la durezza dell'argomento e il sangue che viene abbondantemente versato, e anzi vi si amalgama perfettamente.
La prigionia del cielo non lascia un attimo di sosta e, a mio modestissimo parere, si inserisce bene nella tradizione del giallo italiano, dove la violenza non è spiattellata a buon prezzo sul foglio, ma nasce (purtroppo) da quell'intreccio continuo e cangiante che è la vita quotidiana.
La scrittura è piana e sempre lucida. Se un piccolo appunto mi posso permettere di fare è sulla parte riguardante Alex, il figlio del poliziotto: la sua vicenda sembra in alcuni punti scritta da un altra mano, un po' meno felice dell'altra. Ma è una mia impressione.
Questo La prigionia del cielo mi ha ricordato molto un altro bell'ebook letto durante le vacanze, La Bella Napoli, di Giuseppe Mazzotta, che vi consiglio caldamente di andare a recuperare; anche perché è gratis, il che non guasta, specie in questo periodo di vacche magre.
A margine delle riflessioni sul libro di Cassia, devo riferire di una cosa che mi ha dato il segno della professionalità e onestà di Davide. Durante la lettura dell'ebook, avevo notato molti svarioni ortografici, tecnici e d'impaginazione. Ma dopo soli un paio di giorni, mi arriva una sua mail in cui si scusa, mi comunica di aver provveduto a rimborsarmi del prezzo pagato e di aver altresì mandato un'altra copia del testo emendata degli errori e imperfezioni. Era capitato, infatti, che era stata mandata in stampa una versione non definitiva dell'ebook. Onore all'uomo Davide Cassia.
Questo post, nonostante le mia ultime dichiarazioni pubbliche, serve anche a farvi i miei AUGURI di buone feste. Come dite? che sono contraddittorio e inaffidabile? No, sto solo studiando per fare il politico! 
E perciò AUGURI a tutti voi per.. tutto quello che vi passa per la testa, tutto quello che pensate di meritare e ancora non è arrivato.
Il prossimo sarà un anno difficile, secondo me peggiore di quello che sta finendo; ma nelle nostre case ci sono tante realtà quotidiane che non hanno niente a che fare con l'economia, lo spread e la corruzione di politici e calciatori. AUGURI che la serenità vostra e della vostra famiglia vengano prima di ogni altra cosa.
E AUGURI anche a tutti quelli che da Atlanta e dagli USA, da Groeningen e dalla Germania, dal Belgio, dall'Olanda, dalla Francia, persino da Corea, Ucraina, Russia, Giappone, Brasile, Perù, Singapore (spero di non aver dimenticato nessuno!) almeno una volta a settimana se non di più, vengono a visitare il mio garage. Non vi conosco e non so se siete italiani all'estero o indigeni che per sbaglio arrivano qui. AUGURI anche a voi!
Vi lascio con un po' di musica, come ai vecchi tempi di questo garage. In fondo anche il testo di questa canzone è un augurio, anche se con un finale amaro!


TIM




8 commenti:

  1. Ecco, "La prigionia del cielo" non lo avevo ancora preso.

    Auguri! :)

    Ciao,
    Gianluca

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  2. @ Gianluca: è un ottimo libro (un poliziesco con venature fantastiche), una buona lettura disintossicante da zombi e vampiri.
    Auguroni anche a te!

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  3. Auguri TIM, buone feste e a presto!!!

    Simone

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  4. Non avevo neanche notato le donzelle, ero passato per la nota culturale, ed a augurarti un felice Natale. ;-)

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  5. @ Simone, Narratore, Mark: auguri ricambiati! alla prossima settimana!

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