giovedì 24 febbraio 2011

Viva Gheddafi! anzi no... abbasso!

"L'Unione europea non esclude un intervento militare per fronteggiare l'emergenza umanitaria che si sta configurando in seguito alla crisi in Libia." Invece di mandare altri soldati a morire per un'altra guerra giusta, non era meglio che i nostri governanti non facessero affari con Gheddafi e tutti gli altri dittatori nordafricani in fuga, pretendendo (come giustamente è stato fatto e viene fatto con altri paesi meno amici: qui, qui, e perfino qui!) prima il rispetto dei diritti umani e poi la sigla degli accordi commerciali? Abbiamo bisogno del gas libico e del petrolio di qualche altro paese; le nostre industrie investono in tutto il bacino africano del mediterraneo, è vero. Ma sono loro ad aver bisogno dei nostri soldi, quelli italiani e quelli europei, come quelli americani. Perché in quei paesi l'accordo non si fa, ad esempio, con lo stato libico, bensì con Gheddafi che è signore e padrone della popolazione. Abbiamo fatto venire a giocare a calcio perfino suo figlio perché lui è padrone nella Fiat e nella Juventus!
Probabilmente, allora, il nostro governo ha visto finora in quelle situazioni un esempio perfettamente riuscito di come vorrebbe anche l'Italia.
E sta imparando bene. Musica.
TIM
(la foto è tratta da qui. Interessante anche l'articolo)

6 commenti:

  1. Tutto il nostro sistema è macchiato dal sngue, dai preziosi delle gioiellerie ai fornelli delle nostre cucine, non volendo foraggiamo il sistema che ci avviluppa e non ci lascia liberi.

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  2. Lasciamo stare, quella torunée di Gheddafi in Italia stile rockstar è stato il punto più basso della storia repubblicana. Una vergogna senza limiti.

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  3. Per questo ci vorrebbe più informazione. In questo molto probabilmente i blog possono aiutare quando non sono legati ad interessi particolari. Tutta la nostra economia poggia sul profitto, nel senso più deleterio del termine, e questo fa sì che lo sfruttamento delle fasce più deboli sia diventato la norma. E noi consumando, indirettamente, campiamo sul loro lavoro mal pagato. Dovremmo avere il coraggio di boicottare tutte quelle aziende che agiscono così, ma sarebbe troppo lungo capire quali sono realmente, visto che questa ha comprato quella che a sua volta è proprietaria di quell'altra e via dicendo.
    Temistocle

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  4. @ Ariano: riguardo a quella visita c'è un aneddoto raccontato e debitamente documentato non ricordo più da quale programma, tutt'altro che scandalistico. Quel giorno Berlusconi stava molto male, con dolori lancinanti alla schiena. Così telefona a Gheddafi, già in volo per Roma, per comunicargli che non sarebbe stato ad attenderlo all'aeroporto. Il libico risponde che se non fosse stato accolto con tutti gli onori del caso (quindi anche con la sua presenza) avrebbe fatto dietro front e sarebbe tornato subito a casa, con conseguente annullamento di tutti i trattati che si sarebbero dovuti firmare. E così il nostro paladino della libertà (la sua) si è imbottito di antidolorifici al punto che nell'attesa ai piedi della scaletta è svenuto per pochi secondi; il tutto, come dicevo, documentato. Da una persona così, anzi da due, cosa ci si aspetta? Evidentemente gli interessi economici (personali, visto che il premier con Putin sono abbondantemente immischiati con questioni di gas e petrolio!) prevalgono anche sulla dignità di un uomo e di un paese. E adesso che in Libia giocano con Gheddafi come al gatto col topo, il governo italiano si schiera dalla parte del popolo libico!
    Temistocle

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  5. Mentre leggevo questo tuo post, riflettevo proprio su quello che hai detto in un commento qua sopra, sul fatto che è importante che ci sia informazione da parte di blog indipendenti, tipo il tuo!
    Sul discorso aziende da boicottare, per un periodo ho provato a capire quali fossero davvero i "buoni" e i "cattivi", poi ho desistito...

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  6. @ Fra: grazie per l'"indipendente"! Per quanto riguarda le 'aziende da boicottare' ci sono moltissimi blog e siti che si interessando proprio di cercare di fare luce sulle scatole cinesi delle aziende. Ad esempio ci sono moltissime aziende italiane alimentari di primissimo piano che sono di proprietà della Nestlè, che come saprai porta in Africa il latte in polvere che poi le donne del luogo sciolgono nell'acqua stagnante dei loro pozzi pur di dare da mangiare ai propri figli. E alla fine è un massacro in nome della pubblicità. O la Nike che produce (come tante altre ditte anche italiane!) scarpe e palloni sfruttando il lavoro minorile asiatico e non fa niente per nasconderlo. Sarebbe un discorso da approfondire.
    Temistocle

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