lunedì 28 febbraio 2011

Una... benedetta domenica!

Domenica di riposo nel mio garage. Perciò ho tirato fuori il mio Cybook e mi sono dato alla lettura in ordine sparso. Così eccomi qui a darvi il mio parere di pancia, come sempre assolutamente soggettivo e non vincolante, su alcune operette che ho avuto modo di visionare.
Partiamo subito con un piccolo gioiello della editrice EbookAndBook: In bilico di Luigi Musolino. Devo ringraziare per questa lettura lo Sciamano che aveva qualche giorno fa segnalato il bellissimo racconto sul suo blog. Il nome (Luigi Musolino) avrebbe dovuto essere una certezza, ma anche gente del calibro di King dopo On Wryting aveva tirato i remi in barca. Perciò ci sono andato coi piedi di piombo; ma con Musolino sono rimasto ampiamente a bordo. In bilico è un ottimo racconto, al giusto punto tra critica sociale (con un ambientazione piena di cassa integrazione, paura di lincenziamento, e tutto ciò che questo dramma porta nei rapporti sociali) e visioni di una realtà distorta più dall'innaturale, a mio parere, che dal soprannaturale. Tutti sono in bilico, i vivi e i morti, coloro che ancora sperano e coloro che hanno sperato e si sono accorti che quella che sembrava la salvezza in effetti era l'ultimo passo verso il nulla. Non dico di più sulla trama perché oltre la storia c'è una scrittura senza sbavature, precisa ed essenziale; perciò voglio solo invitarvi a dedicare una mezz'oretta tranquilla a questo racconto. Insomma: placet.
Dalle note liete a un flop colossale, sempre a mio parere. E' la volta di Genova per noi, di Cristiano PugnoEdizioni Scudo. Le note di presentazione strombazzano una spy-story al femminile, dove femmine cazzute si trovano a Genova immischiate in un'azione degna di James Bond ma con la ferocia di Bruce Willis: "Un divertente poliziesco che fa sperare di vedere altre avventure delle anti-eroine che ne sono protagoniste". La storia mi ha ricordato pari pari, anche in alcune scene, un racconto già letto da qualche parte (ma mi potrei sbagliare perché la mia memoria spesso mi gioca brutti scherzi). Le 'anti-eroine' mi hanno dato l'idea di stereotipi buttati lì per riempire le pagine di qualcosa. Non me ne voglia l'autore, ma il mio parere non fa sicuramente testo e magari troverò altri suoi lavori che rasentano il capolavoro. Per ora è così: non placet.
Un bel lavoro, invece, sempre per i tipi 'virtuali' della Edizioni Scudo è quello di Luca Mariani - Marcello Moribonti II: Storie di Antomox. Riprendendo lo schema di Dune di Frank Herbert, Luca Mariani (è proprio lui?) ricrea un suo mondo, anzi dice di volerlo semplicemente portare alla nostra conoscenza dopo che "tale Guido Peccianti, bibliotecario della nazionale di Firenze" l'ha ricevuto per vie stranissime; potete andarvi a rileggere l'introduzione. Ad una prima occhiata potrebbe dare l'impressione di un lavoretto da dilettanti, invece la lettura riscatta completamente la prima sensazione: nessun capolavoro, ma storie belle, raccontate bene, un mondo futuro ma credibile, molto figlio del nostro, specie negli eccessi. Una storia su tutte è Don, Amon, che pur nella sua brevità rapisce e fa atterrare veramente su un mondo alternativo. Sicuramente: placet.
Infine giochiamo un po' in casa. E' la volta di Racconti 2006-2010 autoprodotto da Gianluca Redrum Santini. Le sue storie si leggono con gusto, fanno viaggiare abbastanza con la fantasia; peccato che (ma lo ammette lui stesso nell'introduzione: ha fatto solo una 'ricerca di errori e sviste') mancano di un po' di editing, che invece avrebbe fatto salire di molto le quotazioni di questo lavoro. Preparatevi ad un claustrofobico 'Risveglio' e ad affrontare una landa ghiacciata dove la 'Sopravvivenza' è a qualunque costo. Molto bello il tributo a Lovercraft di 'Un destino imposto' che richiama la storia e le atmosfere di "Colui che sussurrava nelle tenebre", o almeno così a me pare. (A proposito: sapevate che io sono nato nello stesso giorno e mese di H.P.L.?). Detto questo non posso che dire: placet juxta modum.
Alla fine, comunque, è stata una bellissima domenica.
TIM
(non so perché ad un certo punto del post mi cambia il carattere; ho provato di tutto, ma niente. Mi scuso con tutti)

6 commenti:

  1. Ottima cosa queste segnalazioni: una lettura parte quasi sempre dal consiglio di un conoscente, e per i lavori autoprodotti vale ancora di più visto che non hanno il sostegno delle librerie.
    P.s.: riguardo il cambio di carattere, io ho risolto i miei problemi seguendo questa procedura: creo il post su word (o su writer) poi lo copio/incollo sul blocco note di windows o qualunque altro programma di videoscrittura privo di formattazione, quindi copio/incollo dal blocco note al blog. Con questo sistema in genere i caratteri non fanno scherzi.

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  2. Grazie per il consiglio. E' la prima volta che mi succede, e io, normalmente, scrivo direttamente sul blog. Per quanto riguarda le letture, sono andato a naso, scegliendo, tra quelle che mi ispiravano di più, quelle brevi che mi davano la possibilità di vedere più cose possibili. Sono le 'mie' impressioni, quindi prendetele con le molle. La lettura di testi più lunghi va a rilento ma c'è, e quanto prima 'sparero' qualcosa.
    Temistocle

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  3. Uau! Sono contento che i miei umili racconti ti siano piaciuti. Per quanto riguarda l'editing ne sono conscio, li ho riletti anche io qualche settimana fa trovandoci errori colossali: ci sto già lavorando sopra comunque, sia per editarli che per fare una copertina degna di tale nome, ma ovviamente procedo a rilento, tra altri racconti da scrivere ed editing del survival blog. ;)

    Degli altri ho letto solo "In bilico" ed è piaciuto molto anche a me, proprio grazie al misto tra horror e attualità.

    Ciao e grazie,
    Gianluca

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  4. @ Gianluca: Quando uno ce la mette tutta, anche se i risultati non sono esaltanti, si vede subito. Questa è stata la mia impressione almeno. Penso che, come tutti noi, tu abbia bisogno di continuare a scrivere, riempire pagine, anche di schifezze, come esperimento; e alla fine lo stile verrà fuori come una statua da un blocco grezzo di marmo.
    Temistocle

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  5. Grazie del commento, comunque ti assicuro che il plot e originale. Forse il racconto ha delle contaminazioni con qualche film. Spero ti poterti far leggere altro che possa essere più ti tuo gradimento.
    Cristiano pugno

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  6. @ Cristiano: come forse tu avrai letto in tutti i post dove parlo di libri letti, premetto sempre (ora un po' meno perché ormai lo sanno tutti) che le mie non sono recensioni, giacché non sono preparato a farle. Io semplicemente leggo e dico, in tutta buona fede: mi piace o non mi piace. Naruralmente devo giustificare il mio giudizio ed è quello che ho fatto anche col tuo lavoro. Il mio è un blog libero da condizionamenti interni ed esterni, per cui io esprimo quello che voglio e, giustamente, chi commenta fa lo stesso. Il mio non era senza dubbio un giudizio sull'autore, visto che ho letto solo quel racconto di tuo e non ho trovato altro girando per la rete, perciò ho concluso la parte di post che ti riguarda dicendo: "magari troverò altri suoi lavori che rasentano il capolavoro". Ho espresso pareri non molto positivi anche su racconti di Alex Girola, che ritengo uno dei migliori scrittori fra quelli che mette in rete gratuitamente il proprio lavoro. Penso di aver chiarito il mio pensiero in merito e... amici come prima!
    Temistocle

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